Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
È il giorno della verità per la nuova governance di Generali e il mercato sembra puntare per la conferma dell’amministratore delegato Philippe Donnet per il quarto mandato. La lista di Mediobanca, che ripresenta il tandem composto da Donnet e Andrea Sironi (alla presidenza) avrebbe in tasca più del 30% del capitale, che sembra la soglia sensibile per il successo. Non mancano però le incognite. L’appuntamento è per le 9 del mattino al Generali Convention Center di Trieste, di cui il gruppo assicurativo è azionista di riferimento con il 47% del capitale, seguito da illycaffè (13%), banca Bcc Venezia Giulia (7%) e altri 62 soci tra aziende, istituzioni e privati cittadini del territorio giuliano. All’assemblea – che dopo cinque anni torna in presenza – sono attesi oltre 650 azionisti, molti di più rispetto all’ultima assise che si era tenuta prima che esplodesse la pandemia, quando i partecipanti era stati 450. Anche questa volta, come era stato nel 2022 quando il ceo Donnet vinse sulla lista presentata dal socio Francesco Gaetano Caltagirone, si prevede una partecipazione da record.
Secondo l’Osservatorio Inps, prendendo a riferimento il complesso delle nuove pensioni liquidiate nel primo trimestre del 2025 (194.582 contro le circa 187 mila dello stesso periodo del 2024), si vede che le donne ricevono in media il 32% in meno degli uomini: 1.011 euro al mese contro 1.486.
Se il dispositivo del governo con le prescrizioni sull’ops su Banco Bpm aveva un obiettivo, è andato oltre le sue reali intenzioni. Perché il sottotesto che emerge — leggendo anche la reazione di Unicredit — è la ricerca di un tavolo a cui sedersi per mediare. Tuttavia la mossa dell’esecutivo Meloni di venerdì scorso ha subito allertato Bruxelles. «Non commentiamo casi individuali» è stata la premessa super partes di Thomas Regnier, portavoce della Commissione europea, interpellato a proposito dell’uso del Golden Power in Italia.