Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Ora che sono stati assolti in via definitiva perché «il fatto non sussiste», gli ex vertici Giuseppe Mussari e Antonio Vigni vogliono rifusi i danni dalla loro ex banca che li ha fatti finire sul banco degli imputati. Anche l’ex presidente Giuseppe Mussari si preparerebbe a muovere causa per danni contro la banca che ha presieduto dal 2006 al 2013. Nelle scorse settimane con i suoi legati ha inviato una messa in mora all’istituto.
Nuova riunione in Assogestioni sulla lista di minoranza per l’assemblea del 24 aprile di Generali. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, ieri il comitato dei gestori ha esaminato i profili dei potenziali candidati al nuovo board del Leone. Sul tavolo c’è una long list di 10-12 nomi per arrivare a una short list di 3-4. Il numero dei partecipanti si è ridotto rispetto all’ultimo incontro di venerdì scorso, quando sarebbe stato posto il tema dei conflitti di interesse. Questione sollevata da un parere legale dello studio Annunziata, secondo cui da un lato i soggetti in conflitto di interesse non dovrebbero partecipare al processo e dall’altro, in uno scontro tra opposte cordate che si contendono la governance, Assogestioni non dovrebbe condizionare gli equilibri in assemblea e nel cda. Alla riunione di ieri avrebbero partecipato i rappresentanti di Eurizon e Fideuram (Intesa Sanpaolo) e, secondo alcune fonti, di Poste, anche se per quanto riguarda il gruppo di Matteo Del Fante non ci sono conferme.
Parte la prima delle offerte pubbliche destinate a ridisegnare la geografia del sistema finanziario italiano. Ieri è iniziato il periodo di adesione per l’opa da 1,78 miliardi che Banco Bpm ha lanciato su Anima, la sgr partecipata al 22% da Piazza Meda. Le azioni della target hanno chiuso la seduta quasi invariate a quota 6,98, poco al di sotto del prezzo di 7 euro offerto dal Banco dopo il rilancio. Il ritocco ha insomma chiuso la forbice che per diversi mesi c’è stata tra l’importo offerto e il valore di borsa, segno che per il mercato il prezzo è quello giusto.
Si è chiuso con un utile consolidato di 220 milioni di euro, in crescita del 40%, il 2024 di Reale Group, secondo quanto emerso dall’anteprima del bilancio integrato esaminato dal cda della capogruppo, la compagnia assicurativa Reale Mutua. A sostenere i profitti del gruppo è stata la crescita dei premi totali, in aumento del 10%, con una raccolta complessiva di 6,3 miliardi. In particolare, in Italia l’incremento è stato del 9,6%, mentre le compagnie estere del gruppo hanno registrano un aumento dell’11,5%.
Non c’è solo la recente entrata in Simon-Kucher, società di consulenza strategica globale, nel presente di Giancarlo Giuliani, manager di lungo corso ed ex ad di Zurich Italia. Qualche settimana fa il manager è diventato socio con oltre il 2% di MyPass, piattaforma che integra l’accesso diretto a molti servizi evitando biglietterie, code e garantendo la massima flessibilità. Tra i soci figura anche Helvetia. Giuliani è entrato sottoscrivendo parte di un aumento da 250 mila euro.

Febbre da criptovalute. Al 31 dicembre il valore delle valute virtuali in Italia era pari a 2,6 miliardi, in crescita del 34%, con un valore medio per cliente pari a 1.634 euro. Trend positivo che caratterizza anche coloro che possiedono delle cripto. Il quadro emerge dall’analisi dei flussi trimestrali inviati all’Organismo agenti e mediatori. A fine dicembre 2024 il valore delle criptovirtuali detenute dalla clientela italiana è salito a oltre 2,6 mld di euro, dopo le contrazioni registrate nel secondo e terzo trimestre dell’anno. In aumento anche il numero di clienti che detengono criptovalute che crescono del 7% per un totale di 1,6 milioni di soggetti. Chi possiede le cripto. Il mercato delle cripto si conferma dominato dai grandi virtual asset service providers mentre la domanda resta in mano alla Generazione X.
Chi va in pensione quest’anno avrà rivalutato del 3,66% il montante contributivo (è la somma di tutti i contributi versati durante la vita lavorativa su cui si calcola l’assegno di pensione). Un esempio: il montante di 250mila euro di contributi versati diventano 259.156 euro e l’importo della pensione, incrociando le braccia a 67 anni d’età, sale da 14.307 a 14.831 euro annui. A renderlo noto è l’Inps nel messaggio n. 914/2025.

A pochi giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto attuativo sulle polizze contro le calamità e le catastrofi naturali che le imprese devono stipulare, con l’obbligo che decorre dal 31 marzo, Confindustria scende in campo. E lo fa per denunciare l’esistenza di troppi aspetti ancora da chiarire sull’applicazione delle nuove norme e il rischio che, soprattutto nella prima fase quando ancora la copertura non si è diffusa, le aziende si trovino a pagare premi esosi, fino a decine di migliaia di euro anche per le realtà piccole, se situate in regioni più esposte alle calamità. «Abbiamo presentato al ministero per le Imprese la richiesta di chiarimenti su un articolato elenco di aspetti, alcuni molto tecnici, altri più preoccupanti – rivela – Non abbiamo informazioni, ad esempio, sul livello dei premi, su quale sarà la contrattualistica e su quali saranno gli impegni chiesti alle imprese in caso di investimenti per la mitigazione dei rischi. Sono tutti elementi che non consentono di avere un quadro chiaro e trasparente di applicazione della norma».
Un reato ogni 2 ore, per un totale di 117.919 illeciti ambientali, pari al 15% del totale nazionale. La Campania, difende e mantiene i suoi primati negativi in tema di ambiente. Restano attive soprattutto le ecomafie che, dal 1997 al 2023, hanno inferto un attacco incessante all’ambiente, alla salute delle persone e all’economia legale. Si tratta di un ritmo impressionante contrassegnato anche da 98.587 persone denunciate e 33.960 sequestri effettuati.

Un consorzio che ruota attorno al gruppo assicurativo Allianz, al gestore patrimoniale Blackrock e l’assicuratore giapponese T&D sarebbe in procinto di acquistare la società di run-off di portafoglio Viridium. Handelsblatt lo ha appreso da fonti del settore. Il venditore è la società di private equity Cinven, che è caduta in disgrazia presso l’autorità di vigilanza finanziaria Bafin in quanto principale proprietaria di Viridium a seguito della crisi dell’assicuratore vita italiano Eurovita. Secondo le informazioni attuali, il prezzo di acquisto di Viridium potrebbe essere di 3,5 miliardi di euro. Viridium acquista vecchie polizze di assicurazione sulla vita e gestisce questi contratti fino alla scadenza.