Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Febbraio da ricordare per le reti di consulenza italiane, trainate dal risparmio gestito e non solo. A cominciare da Banca Generali, che ha realizzato il miglior mese di febbraio della storia: 727 milioni di euro, per un totale da inizio anno di 1,1 miliardi. Le soluzioni gestite sono state pari a 143 milioni nel mese, per un totale di 267 milioni da inizio anno, quasi il triplo rispetto al 2024. Per Banca Mediolanum febbraio è stato addirittura il miglior mese di sempre: 1,61 miliardi di raccolta (quasi 2,5 nel bimestre), con il gestito che ha portato all’istituto 680 milioni. Anima sgr, che per la distribuzione si affida a reti bancarie (soprattutto Mps), ha messo a segno nel mese 186 milioni di euro di afflussi (al netto delle polizze Ramo I), per un totale di 801 milioni nel 2025. Il retail ha trainato la raccolta: 321 milioni a febbraio e quasi 2,5 miliardi nel bimestre.
Giovedì 27 marzo i soci di Unicredit saranno chiamati ad approvare l’aumento di capitale al servizio dell’ops su Banco Bpm. L’assemblea è stata anticipata di un paio di settimane perché il cda della banca è convinto che la maggior parte delle autorizzazioni stia per arrivare, in particolare quella della Vigilanza. Eppure c’è un esame su cui è complicato fare previsioni temporali certe. Si tratta dell’istruttoria condotta dal comitato Golden Power, l’organo creato nel 2012 e potenziato nel 2023 (con poteri anche su banche e assicurazioni) che tutela i settori strategici dell’economia da rischi per la sicurezza nazionale e l’ordine pubblico.
Dopo quasi 40 anni nel sistema bancario (di cui 13 da amministratore delegato di Unicredit e tre da presidente di Montepaschi) e altri 10 anni nella difesa come ceo di Leonardo e poi nella consulenza (Equita) e nel venture capital (Rialto Ventures), Alessandro Profumo torna a occuparsi di credito. Lo farà in un incontro che l’11 marzo a Palermo chiuderà il roadshow organizzato da Banca Agricola Popolare di Sicilia (Baps) e Arca Fondi sgr. Il meeting verrà guidato da Saverio Continella, amministratore delegato di Baps, e da Simone Bini Smaghi, vice direttore generale di Arca Fondi sgr e sarà volto a delineare il ritratto della banca di domani tra consolidamento, presidio dei territori e nuove esigenze della clientela.
Il welfare è un sistema che costa sempre di più per l’allungamento della vita media. Un aspetto che se da una parte è una buona notizia per la popolazione, non lo è per i conti dello Stato, soprattutto in un Paese come l’Italia alle prese con un debito pubblico da record e quindi con risorse sempre più limitate per far fronte all’invecchiamento demografico. Sulla base degli ultimi dati dell’XI Rapporto sul Bilancio del sistema previdenziale italiano, a cura del centro studi di Itinerari Previdenziali, nel 2023 le spese per sanità, assistenza e welfare hanno raggiunto il picco dei 318,1 miliardi di euro (tabella in pagina). Ma il sistema non è in equilibrio perché di questo importo soltanto 285,3 miliardi sono coperti dalle imposte dirette con un deficit di 32,8 miliardi, come sottolinea Alberto Brambilla, presidente di Itinerari Previdenziali (ed ex sottosegretario al Welfare dal 2001 al 2005, si veda intervento in pagina): «La spesa aumenta più delle entrate fiscali e quindi galoppa il debito pubblico italiano» che ormai è arrivato a 3 mila miliardi, circa 800 miliardi in più di dieci anni fa e oltre 1.000 in più rispetto al 2010.
L’Italia è un Paese strano. Prendiamo i fondi pensione complementari; apparentemente non interessano a nessuna forza politica, ma nelle ultime settimane su di loro e anche sulle casse di previdenza dei liberi professionisti si sono accesi gli appetiti della finanza nostrana sempre a caccia di nuovo business, attratta dai patrimoni di questi investitori istituzionali. Ha iniziato il Comi, il Comitato Operatori di Mercato e Investitori in seno alla Consob, nato per agevolare il confronto con gli operatori e presieduto da Pier Carlo Padoan (ex ministro, presidente di Unicredit e papà dei Pir, i Piani Individuali di Risparmio) che ha chiesto che il governo preveda per legge l’obbligo per i fondi pensione complementari di «un investimento in strumenti azionari emessi da pmi italiane o europee (quelle quotate a Piazza Affari all’Euronext Growth) e la previsione di incentivi di natura fiscale per tali investimenti». Il motivo, dice Giovanni Natali, presidente di AssoNext, è che i fondi pensione hanno investito 32,5 miliardi di euro in azioni estere e soltanto 1,5 miliardi (l’1,5% del totale azionario) in quelle italiane; peccato che la borsa italiana pesa meno del 2% quindi in proporzione avremmo dovuto investire poco più della metà.
Il divario di genere tra uomini e donne si estende in Italia anche al sistema pensionistico. Secondo i dati riportati nel XXIII rapporto annuale dell’Inps, aggiornati alla fine del 2023, i pensionati erano circa 16,2 milioni, di cui 7,8 milioni di maschi e 8,4 milioni di femmine. Sebbene rappresentino la quota maggioritaria sul totale dei pensionati (il 52%), le donne percepivano il 44% dei redditi pensionistici. L’importo medio mensile dei redditi pensionistici percepiti dagli uomini era superiore a quello delle donne di circa il 35%.
Il settore assicurativo europeo si trova all’interno di una solida tendenza rialzista di medio periodo. L’indice Eurostoxx Insurance, dopo aver superato a metà gennaio la resistenza grafica posta a quota 438 punti, ha infatti compiuto un forte balzo in avanti ed è salito oltre i 487 punti. Il quadro tecnico appare costruttivo (i principali indicatori direzionali si trovano infatti in posizione long) e solo il forte ipercomprato di breve termine può impedire un ulteriore allungo (che avrà un primo target in area 492-492,50 e un secondo obiettivo a ridosso dei 500 euro) e innescare una fisiologica pausa di consolidamento. Difficile per adesso ipotizzare un’inversione ribassista di tendenza: un’eventuale correzione troverà infatti un primo supporto in area 471-469,50 e un secondo sostegno a ridosso dei 457 punti. Nelle analisi che seguono è stata analizzata la struttura tecnica di alcuni tra i principali titoli assicurativi europei: per ciascuna azione sono stati individuati i più importanti livelli grafici, livelli da utilizzare per poter costruire delle valide strategie operative per il trading di breve termine.
- Le garanzie di Doppia Formula