Secondo l’ultima Natural Catastrophe Review di WTW, il gap di protezione assicurativa per le catastrofi naturali è stimato al 60%, mentre le perdite assicurate globali hanno superato i 140 miliardi di dollari nel 2024, segnando il quinto anno consecutivo in cui i danni assicurati hanno superato i 100 miliardi di dollari.
La società globale di consulenza e brokeraggio ha evidenziato alcuni eventi importanti che hanno contribuito a queste cifre, tra cui la catastrofe naturale più costosa della Spagna, l’alluvione di Valencia, che ha provocato sinistri per 3,7 miliardi di euro; il più alto numero di sinistri assicurativi registrati in Canada per le catastrofi naturali (5,6 miliardi di dollari); gli uragani Helene e Milton che hanno colpito la Florida, causando complessivamente 45 miliardi di dollari di danni; e la stagione dei tifoni del Pacifico occidentale più letale dal 2013.
La Natural Catastrophe Review di WTW afferma inoltre che le tempeste convettive gravi negli Stati Uniti hanno continuato la loro recente tendenza ad aumentare i danni nel 2024, con perdite assicurate totali superiori a 50 miliardi di dollari per il secondo anno consecutivo.
Come già accennato, le inondazioni globali hanno causato notevoli disagi, con l’Europa che ha vissuto uno dei suoi peggiori anni di storia per quanto riguarda i danni legati alle inondazioni. Oltre alle inondazioni in Spagna, la tempesta Boris ha portato piogge estreme e inondazioni nell’Europa centrale e orientale, con sinistri per un totale di 2,2 miliardi di dollari. Nel frattempo, nell’Asia meridionale, intense piogge monsoniche hanno colpito milioni di persone, interrompendo settori chiave come l’agricoltura, l’energia e la produzione, ha aggiunto la Natural Catastrophe Review di WTW.
Con perdite assicurate che supereranno i 140 miliardi di dollari nel 2024 e danni economici totali che supereranno i 350 miliardi di dollari, WTW ha suggerito che il divario di protezione rimane sostanziale, evidenziando l’inadeguatezza della resilienza ai rischi legati al clima. Secondo la Natural Catastrophe Review, inoltre, il 2024 sarà il primo anno in cui si registrerà il superamento di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, un traguardo significativo.
“L’impatto finanziario crescente delle catastrofi naturali continua a essere determinato dall’aumento del numero e del valore dei beni a rischio. Tuttavia, anche il cambiamento climatico sta giocando un ruolo sempre più importante: nel 2024 diversi eventi sono stati collegati al riscaldamento causato dall’uomo, tra cui gli uragani Helene e Milton, la siccità in Sud America e la tempesta Boris, che ha colpito l’Europa”, ha dichiarato WTW.
Alla luce di tutto ciò, diventa necessaria una migliore modellazione del rischio, di soluzioni assicurative innovative e di misure proattive di adattamento e mitigazione per affrontare i crescenti impatti del cambiamento climatico sulle economie e sulle società.
Peter Carter, Head of Climate Practice di WTW, ha dichiarato: “Dati e modelli di rischio credibili possono aiutare a fare scelte informate sui compromessi: fare investimenti per diventare più resilienti, acquistare più protezione assicurativa o accettare il rischio. Attenzione, però, a non diventare troppo convinti di un unico approccio. Il semplice fatto di disporre di molti dati o di un unico approccio modellistico potrebbe non fornire le solide prospettive di rischio di cui avete bisogno. La ricerca del contributo di esperti e di un approccio di modellazione più sfumato, che metta in discussione l’approccio di modellazione principale (“defender”) con un approccio diverso (“challenger”), fornirà prospettive alternative. In questo modo si potrà navigare in un ambiente di rischi naturali sempre più volatile in modo molto più efficace”.