Polizze vita a disposizione del curatore dell’eredità giacente. A quest’ultimo vanno consegnate le copie della polizze “vita” sottoscritte dal defunto, compresa l’identità del terzo beneficiario. È quanto ha stabilito il tribunale di Savona (sentenza n. 4/2025 dell’8 gennaio 2025), che ha messo in evidenza che non ci sono ostacoli discendenti dalla disciplina della privacy, trattandosi di richiesta di accesso alle informazioni proveniente da un organo previsto dal codice di procedura civile. Nel caso specifico, un curatore, dovendo ricostruire l’asse ereditario giacente e avendo trovato una polizza vita tra gli effetti personali del defunto, si è rivolto alla compagnia di assicurazioni, che ha riposto picche trincerandosi dietro ragioni di privacy del terzo beneficiario.