Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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L’ultimo rinnovo sottoscritto è stato quello dei giornalisti delle testate online e dei settimanali cattolici, a dicembre scorso: 100 euro in più al mese. Cifra nettamente lontana da quella percepita dai bancari. Categoria, quella dei dipendenti delle banche italiane, che si conferma al vertice per gli aumenti retributivi tra i contratti nazionali rinnovati nel periodo 2022-2024. I ccnl sottoscritti con Abi per i grandi gruppi a novembre 2023 e con Federcasse per le banche di credito cooperativo a luglio 2024 hanno stabilito un incremento medio di 435 euro mensili. Un dato che rappresenta una cifra significativamente superiore alla media generale del triennio scorso, fissata a 186 euro, con una differenza del 57%. Le assicurazioni e la ceramica hanno condiviso un incremento di 205 euro, il 53% in meno, con, rispettivamente, 50 mila (0,4%) e 40 mila (0,4%) occupati.
Le auto elettriche non si vendono? Probabilmente questo è vero in Europa, ma non in altre parti del mondo: basta guardare i dati su scala mondiale. Nel 2024, secondo la società di consulenza britannica Rho Motion, le vendite globali sono cresciute del 25%, raggiungendo un record di 17,1 milioni di veicoli elettrici a batteria venduti (esclusi gli ibridi plug-in). Ma il problema è che c’è chi cresce e chi invece va indietro. La Cina è leader mondiale con 11 milioni di auto elettriche vendute, in crescita del 40% rispetto al 2023, mentre l’Europa, dopo anni di forte espansione, ha registrato un calo del 3% e ha faticato per arrivare a circa 3 milioni di unità.

Siccità estrema, alluvioni, grandinate: sono aumentati del 181% gli eventi estremi dal 2016 a oggi che si sommano al +1°C della temperatura media in Italia. Una situazione complicata per l’agricoltura e per la popolazione. «La siccità severo-estrema che interessa circa il 43% dei territori e oltre il 63% della popolazione soprattutto nel Nord Italia, evidenzia preoccupanti analogie con quanto registrato lo scorso anno, quando una pesante siccità colpì precocemente molte zone del Sud e delle isole già nei mesi invernali, protraendosi fino ad oggi e spaccando l’Italia in due». A segnalarlo è Francesco Vincenzi, presidente di Associazione nazionale bonifiche irrigazioni (Anbi). Nel 2024 gli eventi sono stati 2.619 (1.625 nubifragi, 682 grandinate con chicchi eccezionali e ben 382 tornado).

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Si scaldano i motori per un eventuale accordo tra le Generali e il gruppo francese Natixis sul fronte della gestione del risparmio. Sul tavolo del consiglio di amministrazione della compagnia triestina, già previsto per lunedì 20, verrà squadernato il dossier per un via libera alla firma di un memorandum of understanding (Mou) con Natixis. Operazione che il giorno prima, domenica 19, dovrebbe essere analizzata dal Comitato investimenti, che deve preventivamente autorizzare qualsiasi m&a superiore a 250 milioni. Prima di Natale sono stati nominati gli advisor che sul fronte del Leone di Trieste sono quattro, Citi, Mediobanca, Zaoui & Co e Ardea Partners, due per la controllante Generali e due per la controllata Generali investment holding (Gih).

Generali completa il parziale riassetto del debito avviato la scorsa settimana per cavalcare la riduzione dei tassi e incrementare la componente di esposizione green. In particolare, il Leone di Trieste ha annunciato di aver concluso il collocamento del suo ottavo green bond da 500 milioni con scadenza luglio 2035. La domanda per il titolo, che paga una cedola annua del 4,083%, è stata di 2,1 miliardi, oltre quattro volte l’offerta, e proveniente da oltre 180 investitori istituzionali. Contestualmente, Generali ha comunicato i risultati finali del suo riacquisto di tre serie di obbligazioni: alla scadenza l’offerta ricevuta era pari a 1,19 miliardi di euro, che rappresenta approssimativamente il 49% dell’importo nominale complessivo dei titoli in circolazione.
Con l’intervento delle Sezioni Unite – sentenza 26972/2008 – l’altalenante percorso della giurisprudenza di legittimità sul risarcimento danno da illegittima segnalazione sembra approdato a un punto fermo: escludere l’ automatismo tra lesione della situazione giuridica protetta e effettivo pregiudizio, con l’esito di mantenere inalterato l’ordinario riparto degli oneri di allegazione e di prova. Tuttavia, una cauta apertura in tal senso è data dalla possibilità di fondare la richiesta risarcitoria del danno da segnalazione indebita anche su prove presuntive, come chiarito dalla Suprema Corte.

Secondo un’indagine di Allianz, gli attacchi di hacker e le violazioni di dati continuano a spaventare maggiormente le aziende di tutto il mondo. Tuttavia, l’aumento maggiore nel “Barometro del rischio Allianz” annuale è dovuto ai pericoli posti da dazi, sanzioni e altre conseguenze delle tensioni geopolitiche e delle guerre commerciali, come ha annunciato mercoledì il gruppo assicurativo con sede a Monaco. Allianz Commercial, che fa parte del gruppo Munich Dax, ha intervistato un totale di 3.778 manager, esperti di sicurezza, broker e anche alcuni dei suoi stessi dipendenti in 106 Paesi. Nel barometro annuale dei rischi di Allianz, i cyberattacchi rimangono il rischio aziendale numero uno, seguito da interruzione dell’attività, disastri naturali e cambiamenti dei requisiti legali e normativi. Mentre l’anno scorso il 36% dei manager e degli esperti di sicurezza intervistati temeva attacchi hacker, questa volta la percentuale è stata del 38%. Strettamente correlato a questo dato è il blocco delle operazioni causato in molti casi da attacchi informatici, al secondo posto, che, come nell’anno precedente, preoccupa il 31% dei partecipanti.