Dall’ultima indagine ANIA sulle aspettative dei consumatori italiani (pubblicata a fine 2024) emerge che in media i cittadini italiani si attendono una contrazione del proprio reddito nei 12 mesi successivi alla data dell’indagine.

Tale pessimismo va tuttavia migliorando: ad ottobre 2023 gli intervistati si aspettavano, in media, un calo del reddito familiare pari a -1,19%, a luglio 2024 la contrazione attesa si era ridotta a -0,87%, segnando un miglioramento delle aspettative di reddito future.

Non stupisce che le aspettative più ottimiste appartengano alle persone che rientrano nelle fasce più abbienti. Per converso, gli intervistati con un reddito minore si aspettano una contrazione del loro potere d’acquisto maggiore.

Anche le aspettative di reddito da lavoro (o da pensione) variano da -10% a +10% e hanno, in media, valori negativi. Come nel caso del reddito familiare, i dati evidenziano una condivisa percezione di contrazione economica, ma anche un generale miglioramento delle aspettative: ad ottobre 2023 i consumatori si aspettavano una contrazione media pari a -0,74%, a luglio 2024 quest’ultima si era ridotta a -0,51%.
Le aspettative sul reddito da lavoro sono eterogenee nei vari settori produttivi. Gli intervistati occupati nel settore agricolo hanno aspettative più negative rispetto alla media del campione (-1,65%), mentre gli individui occupati nei settori di intermediazione monetaria, finanziaria e assicurazioni (-0,10%), avvocati, notai, architetti, commercialisti (-0,15%) e attività immobiliari e servizi alle imprese (-0,23%) hanno aspettative più ottimiste.

Analogamente a quanto rilevato per il reddito familiare, le aspettative sul reddito da lavoro
atteso sembrano essere correlate positivamente con la classe di reddito percepito.

Dal’indagine emergono anche le aspettative di consumo complessivo familiari (spese
per beni alimentari in casa e fuori casa, abitazione, abbigliamento, trasporti, viaggi, vacanze, ecc.): gli italiani si attendono un’espansione dei consumi nei 12 mesi successivi alla data della rilevazione. Espansione che si sta però riducendo: dopo il picco di gennaio 2024  (+0,77%), le aspettative sul consumo atteso hanno iniziato a diminuire, registrando un +0,62% a luglio 2024. A preoccupare maggiormente sono gli aumenti delle spese per le bollette di energia e gas.

Una voce di spesa particolarmente significativa è quella relativa alle spese sanitarie
future. Le aspettative di spesa sanitaria dei cittadini italiani presentano un andamento decrescente nelle quattro rilevazioni oggetto di analisi.
Anche qui le classi più ricche della popolazione tendono ad avere aspettative di spesa futura maggiori rispetto a quelle delle classi meno abbienti. Nell’ultima rilevazione il divario fra il primo e il quinto quintile si è leggermente ridotto: ad aprile 2024 le aspettative del quintile meno abbiente erano quattro volte inferiori rispetto a quello più ricco. A luglio 2024 la differenza si è ridotta a tre volte.