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Il 2024 è stato un anno d’oro per l’attività delle reti di consulenti finanziari che hanno messo a segno una raccolta netta in forte crescita grazie al buon andamento dei mercati che è tornato a spingere il risparmio gestito. I dati Assoreti segnalano che il bilancio negli 11 mesi dell’anno appena concluso è positivo per 45,3 miliardi di euro, con un incremento del 18,8% nel confronto con lo stesso periodo 2023. La classifica per società vede sul podio Mediolanum con flussi netti per oltre 8,1 miliardi, tallonata da Fideuram con 8 miliardi, segue poi Finecobank con 6,9 miliardi e Banca Generali con 5,6 miliardi.
Prosegue spedita l’opa totalitaria lanciata da Banca Generali su Intermonte, finalizzata al delisting dall’Egm della investment bank indipendente. Nell’ultimo aggiornamento sull’andamento dell’offerta, annunciata lo scorso 16 settembre, la società di risparmio gestito del Leone guidata dall’ad Gian Maria Mossa ha informato che, dal 30 dicembre al 3 gennaio, sono state portate in adesione 363.554 azioni Intermonte, pari all’1,125% delle ordinarie oggetto di offerta.
L’esecutivo ha appena incluso in un decreto reale una disposizione che modifica il sistema di tassazione del settore bancario. La misura prevede un gettito aggiuntivo del 15% per gli istituti che acquisiranno entità creditizie, finanziarie o filiali di banche estere e poi ne elimineranno l’entità legale assorbendola con una fusione. La nuova normativa prevede inoltre che l’imposta abbia una durata iniziale di tre anni e che sia progressiva, basandosi sui margini di interesse e sulle commissioni di ogni istituto. Le aliquote saranno: 1% fino a 750 milioni di euro, 3,5% fino a 1.500 milioni, 4,8% fino a 3.000 milioni, 6% fino a 5.000 milioni e 7% per importi superiori ai 5.000 milioni.

Ok alla notifica delle multe alla pec al professionista. Il verbale del codice della strada può essere inviato all’indirizzo di posta elettronica certificata, anche se si tratta di una comunicazione estranea allo svolgimento dell’attività professionale. È quanto deciso dal Tribunale di Torino, con la sentenza della sezione terza civile n. 10/2025 del 2 gennaio 2025, che ha superato anche un parere del Garante della privacy, che si era pronunciato in senso diverso.
Si è ormai estinto il diritto al risarcimento del danno che spetta ai congiunti del paziente morto per la trasfusione di sangue infetto: il termine non decorre dalla morte del danneggiato ma da quando è stata scoperta la malattia o risulta percepito il fatto che sia ascrivibile al contagio da trasfusione. E ciò perché la prescrizione del diritto al risarcimento del danno da fatto illecito comincia a decorrere non dal momento in cui l’evento pregiudizievole si verifica materialmente ma dal momento in cui diventa conoscibile il danno nella sua dimensione giuridica; un danno ingiusto, cioè, che non soltanto è oggettivamente percepibile all’esterno ma che può anche essere ricondotto, almeno in astratto, alla causa colposa o dolosa di un terzo. La Cassazione civile, sez. III, sentenza 31029 del 4/12/2024, accoglie il ricorso del Minsalute: la Suprema corte decide nel merito dichiarando prescritta la domanda di risarcimento proposta dai familiari della paziente. Sbagliano i giudici del merito quando ritengono non estinta l’azione proposta non in quanto eredi dai congiunti nei confronti del Ministero, ritenendo che il termine decorrerebbe dal decesso della danneggiata.

In un’intervista a Handelsblatt, il CEO di Allianz Oliver Bäte chiede sgravi fiscali per i redditi medi. Per finanziare tale misura, propone un aumento dell’imposta di successione. “Per me si tratta di tassare le persone che possono vivere molto comodamente senza aver lavorato un solo giorno”, ha dichiarato il capo del più grande gruppo assicurativo tedesco in un’intervista a Handelsblatt. “Sono politicamente molto a sinistra su questo tema”.