Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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L’Italia chiuderà il 2024 con una crescita del pil dello 0,5% e nel 2025 registrerà un aumento dello 0,8%. Ma nonostante la progressione moderata, la dinamica di fusioni e acquisizioni nel Paese si è dimostrata solida: si stima che il numero di operazioni di m&a con target in Italia per l’anno 2024 si attesterà intorno a 1.300 deal, con una crescita del 7% rispetto al 2023. Sono le stime proprietarie che EY ha presentato nel corso del digital talk Investire in Italia. Ma come? Previsioni sul 2025, con i contributi di Oxford Economics. Il totale investito alla fine di quest’anno dovrebbe raggiungere i 60-65 miliardi, con un aumento del 5% su base tendenziale. Gli investitori finanziari, in particolare i fondi di private equity, continuano a svolgere un ruolo significativo. Circa il 75% delle operazioni è stato guidato dal consolidamento in settori o filiere produttive. Inoltre, le aziende italiane mantengono un solido trend di investimenti all’estero, con oltre 270 operazioni e un investimento complessivo di circa 15 miliardi.
Il manager, molto apprezzato nel settore, dal 2015 al 2022 è stato amministratore delegato di Generali Deutschland. Sotto la sua guida la compagnia che presidia il primo mercato estero del gruppo Generali, è stata profondamente ristrutturata, con la razionalizzazione di marchi, la fusione di reti, e la maxi vendita delle polizza garantite di Generali Leben. Poi, ad aprile 2024 la nomina ad amministratore delegato della business unit «Germania, Austria, Svizzera» di Generali, la seconda divisione del gruppo con oltre 20 miliardi di euro di premi. Area che è però scomparsa con il successivo riassetto organizzativo deciso dal ceo Philippe Donnet. Nell’assemblea di ieri mattina, Intesa Sanpaolo Vita e Allianz, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, hanno continuato ad astenersi dal voto per la sua nomina, come avevano già fatto al consiglio direttivo dello scorso novembre chiedendo revisioni alla governance. E, novità di ieri, agli astenuti si sarebbe aggiunta Mediolanum come pure (benché di certo meno significativa in termini di premi) Bene Assicurazioni di Andrea Sabia.
La short list è stata messa a punto proprio ieri e a metà gennaio è fissato l’avvio delle audizioni per arrivare, entro gennaio, alla scelta dei nove gestori. A lanciare la gara è stato Telemaco, il fondo negoziale del settore delle telecomunicazioni, che ha un totale di circa 58 mila iscritti e un patrimonio gestito di 2,3 miliardi. Una competizione che, evidentemente, suscita molto interesse considerando che i partecipanti ammessi sono stati 41 per asset in gara pari a circa 2 miliardi (sono rimasti fuori soltanto i private asset e il comparto garantito).
La proposta dell’Authority, da ieri messa in consultazione presso il mercato finanziario fino al 15 gennaio, chiarisce che solo i soci che hanno votato per la lista del cda possano procedere alla votazione dei singoli nomi presenti nella lista, per la costituzione vera e propria del board. Inoltre viene proposta la introduzione del principio maggioritario in modo che la lista vincente debba avere comunque la maggioranza dei consiglieri, salvo che lo statuto non preveda un proporzionale puro.

Dal prossimo 1° gennaio le compagnie danni Allianz Viva e Tua assicurazioni, controllate da Allianz spa, daranno vita a Allianz Next attraverso il conferimento dell’azienda di Tua ass. in Allianz Viva. Allianz Next sarà guidata dall’amministratore delegato Paolo Novati e si avvarrà di una rete di 1.200 agenti professionisti qualificati, offrendo soluzioni assicurative nei rami Danni dedicate alla persona, alla famiglia e all’impresa.

Generali ha completato la cessione di Generali Sigorta a Kiler Holding, Ekol Girisim Sermayesi Yatırım Ortaklıgı, Arex Yatırım Holding e Arex Sigorta, uscendo dal mercato turco.
Nata nel 2011, la nuova versione della app sarà disponibile da oggi su dispositivi iOS e Android, offrendo oltre 40 servizi e consentendo un facile accesso a informazioni e documenti da smartphone e tablet. Gli utenti potranno scegliere di mettere sulla schermata iniziale i tre servizi più rilevanti per le loro esigenze. Anche senza autenticazione potranno accedere a due servizi: il simulatore di pensione «Pensami» e il simulatore per l’«Assegno unico e universale per i figli a carico», così da farsi un’idea sull’importo delle prestazioni. Al primo accesso verranno visualizzate le tre card relative ai servizi più utilizzati: estratto conto contributivo; stato pagamenti e cedolini; stato domanda. La nuova interfaccia grafica consentirà agli utenti di controllare facilmente lo stato delle domande, i pagamenti, scaricare cedolini e certificazioni, e consultare informazioni previdenziali, compreso l’estratto conto previdenziale.

Nonostante le novità previste nel disegno di legge di Bilancio 2025, che secondo il Governo aumenteranno la flessibilità nell’accesso a pensione, l’anno prossimo le soluzioni per diventare pensionati prima di raggiungere i 67 anni, cioè l’età minima richiesta per il trattamento di vecchiaia, saranno analoghe a quelle attuali. Grazie alle quali, nei primi nove mesi del 2024, ci sono stati 89 pensionamenti anticipati ogni 100 di vecchiaia, con un’ età media alla decorrenza oscillante tra i 61 e i 62 anni nelle varie gestioni previdenziali (mentre per la vecchiaia si fluttua tra i 67 e i 68 anni). Le nuove disposizioni, che dal 2025 consentiranno di valorizzare la pensione integrativa al fine di raggiungere i requisiti di importo, riguardano le pensioni interamente contributive, ordinariamente accessibili a chi non ha contributi prima del 1996.
La terza edizione dello studio Bce sulle abitudini di pagamento dei consumatori nell’area dell’euro (Space) pubblicata ieri ha rilevato come in termini di numero di pagamenti, il contante è ancora utilizzato nei negozi, punti vendita, come principale mezzo di pagamento, con una quota pari al 52% sul numero totale di transazioni. Il contante resta inoltre l’opzione di pagamento più importante per la maggior parte degli intervistati (31% molto importante, 31% abbastanza importante), soprattutto per questioni di privacy.