La società di consulenza gestionale Zeb.Rolfes.Schierenbeck.Associates GmbH ha presentato per la sesta volta il suo “European Insurance Study” (EIS), che analizza l’andamento delle attività dei 25 maggiori assicuratori europei.

Secondo il rapporto, i primi 25 assicuratori europei sono riusciti ad aumentare il proprio fatturato nel 2023 del 5,3% rispetto all’anno precedente.

Mentre il segmento danni è cresciuto del 17%, il ramo vita si è ridotto del 3%.

Le ragioni della crisi del ramo vita sono molteplici. L’aumento dei tassi d’interesse ha reso nuovamente interessanti i prodotti d’investimento alternativi, tuttavia, in questo settore si sta delineando un’evoluzione che probabilmente si ripercuoterà in futuro su tutti gli altri settori: la società europea sta invecchiando e si sta contraendo, e gli assicuratori devono confrontarsi con mercati sempre più ristretti e con le esigenze di nuovi gruppi target.

Megatrend demografico: l’Europa invecchia in modo diverso

Il rapporto si concentra su come gli sviluppi demografici stiano influenzando il mercato assicurativo europeo. Il cambiamento demografico viene descritto come un “megatrend” che non lascia indenne nessuna economia europea.

Entro il 2070, quasi un terzo della popolazione dell’Unione Europea avrà più di 65 anni. Non solo si vive più a lungo, ma si fanno anche meno figli in media. L’immigrazione da sola non sarà in grado di compensare questa tendenza.

Ma l’Europa invecchia in modo diverso e la demografia non colpisce tutti i Paesi allo stesso modo. Questo è un dato fondamentale del rapporto. A tale scopo sono stati analizzati numerosi dati provenienti dal “World Population Prospects”, una raccolta di dati delle Nazioni Unite con cifre sulla struttura per età della popolazione, sulla partecipazione alla forza lavoro, sulla migrazione e così via.

Sulla base di questi dati, gli autori dello studio distinguono quattro diversi gruppi di nazioni:

  • Giovane e in crescita: Paesi con una struttura demografica relativamente giovane in cui il numero di persone in età lavorativa è solo in lieve calo o in crescita. Non si può parlare di emergenza demografica. Si tratta di Paesi come la Svezia, la Norvegia e i Paesi Bassi.
  • Vecchio e in crescita: Paesi con una popolazione relativamente anziana in cui il numero di persone in età lavorativa si svilupperà comunque meglio della media europea nei prossimi dieci anni e la popolazione crescerà leggermente. In questo caso, l’aumento della popolazione è dovuto principalmente all’immigrazione. Ne sono un esempio la Finlandia e la Francia.
  • Giovane e in calo: Paesi che hanno una popolazione relativamente giovane, ma che soffrono anche di una forte migrazione verso l’esterno. Di conseguenza, stanno perdendo persone in età lavorativa e manodopera qualificata. Si tratta, ad esempio, di Bulgaria, Polonia e Repubblica Ceca.
  • Vecchio e in calo: Paesi in cui la popolazione invecchia rapidamente e si riduce in modo significativo. È qui che l’ondata demografica colpisce più duramente, poiché anche il numero di persone in età lavorativa sta diminuendo. Si tratta di Italia, Germania, Austria, Portogallo e Svizzera.

Cosa comporta l’invecchiamento dei mercati per gli assicuratori

Ma quale impatto avrà l’invecchiamento dei mercati sul settore assicurativo privato? La valutazione degli autori dello studio è drastica. “Il trend demografico sta colpendo con forza gli assicuratori dei mercati vecchi e in contrazione”, si legge nel rapporto.

Da un lato, l’invecchiamento ha un impatto sulla base dei clienti. La struttura dei clienti esistenti e potenziali sta cambiando in modo significativo. Il gruppo particolarmente attraente dei giovani clienti di età compresa tra i 20 e i 40 anni si sta riducendo in modo significativo.

Anche il gruppo dei dipendenti di età compresa tra i 40 e i 60 anni, che si trovano nella fase intermedia della vita e dispongono in media di più denaro, si ridurrà in modo significativo.

Allo stesso tempo, il gruppo di persone tra i 60 e gli 80 anni sta crescendo ad un ritmo sempre più elevato. Gli assicurati “silver”, quindi, non solo costituiscono sempre più la base di clienti degli assicuratori, ma sono anche al centro dell’attenzione come potenziali nuovi clienti. Gli assicuratori devono concentrare sempre più i loro prodotti su questo gruppo target.

Tuttavia, l’invecchiamento ha un impatto anche sull’organizzazione degli assicuratori. Le compagnie impiegano un numero crescente di lavoratori anziani e devono adattarsi a questa situazione, ad esempio creando luoghi di lavoro più adatti all’età. Anche la concorrenza per i giovani professionisti è in aumento.

Tutti i settori interessati dalla tendenza all’invecchiamento

Secondo lo studio, la tendenza all’invecchiamento della popolazione interessa tutti i rami di attività. Tuttavia, anche i singoli tipi di assicurazione sono colpiti in modo molto diverso. Gli autori dello studio non forniscono cifre specifiche:

  • Nell’assicurazione auto, il numero di conducenti e il chilometraggio sono in calo, il che significa che anche la domanda sta diminuendo. Allo stesso tempo, il costo dei sinistri potrebbe aumentare perché la fascia di età superiore ai 65 anni è più spesso la principale responsabile degli incidenti.
  • Nel settore delle assicurazioni private di responsabilità civile, gli affari nuovi e quelli esistenti sono in calo a causa della diminuzione del numero di famiglie. Tuttavia, anche la spesa per i sinistri è in calo, poiché gli anziani hanno meno probabilità di causare danni.
  • Nell’assicurazione sanitaria privata completa e complementare, la nuova attività è in calo perché il gruppo target particolarmente attraente dei 20-40enni si sta riducendo. Allo stesso tempo, si prevede un aumento significativo delle spese per le prestazioni, dato che gli anziani hanno in media costi sanitari più elevati, che possono però essere ammortizzati grazie alle riserve per l’invecchiamento.
  • Gli autori dello studio prevedono che la domanda di prodotti di previdenza per la vecchiaia nell’ambito delle assicurazioni sulla vita aumenterà, poiché anche il fabbisogno è in crescita.
  • I nuovi affari diminuiscono per i prodotti biometrici, come l’assicurazione contro l’invalidità professionale, perché la fascia d’età compresa tra i 20 e i 40 anni si sta riducendo. Allo stesso tempo, le prestazioni aumentano a causa dell’invecchiamento degli assicurati. Anche gli indici di costo sono in aumento a causa della mancanza di scalabilità e del calo dei volumi dei premi.

La demografia offre anche opportunità

Sebbene l’invecchiamento della società abbia molti effetti negativi per gli assicuratori, Zeb Consulting vede anche delle opportunità. Queste sono strettamente legate alla capacità di conquistare il gruppo target più anziano, relativamente benestante, con prodotti adeguati e di trattenere precocemente il gruppo target giovane, più piccolo, per il proprio marchio.

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