Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Il mercato assicurativo italiano rimarrebbe solvibile anche in presenza di shock particolarmente severi. Questi i risultati dello stress test condotto dall’Autorità europea delle assicurazioni diffuso dall’Ivass. Per l’Italia hanno partecipato all’esercizio europeo i 4 gruppi già coinvolti negli esercizi precedenti: GeneraliIntesa Sanpaolo Assicurazioni, Poste Vita e Unipol. La copertura del mercato italiano, considerando tutte le imprese individuali italiane coinvolte nell’esercizio, è dell’85%. Come per il passato, l’Ivass ha esteso lo stress test ad altri 7 assicuratori nazionali, con attivi superiori ai 3 miliardi di euro, al fine di valutare in maniera più completa la resilienza del sistema assicurativo nazionale.
Nel 2024 gli investimenti nelle startup italiane tornano a crescere, invertendo il trend negativo del 2023, con un incremento del 13% rispetto allo scorso anno. Il volume totale dei round di finanziamento raccolti nel nostro Paese ha raggiunto circa 1,3 miliardi di euro, distribuiti in 181 operazioni complessive, con un incremento del 10% rispetto alle 164 del 2023. Il trend positivo riguarda non solo la quantità, ma anche la qualità degli investimenti, con ben sei round che superano i 60 milioni di euro. Tra questi, spiccano i 150 milioni raccolti da D-Orbit, leader italiano nel settore dello Space Tech, e i 142,5 milioni ottenuti da Bending Spoons. Altri round rilevanti includono Medical Instrument (101 milioni), Alps Blockchain (100 milioni), Newcleo (87 milioni) e Satispay (60 milioni). Biotech e Fintech i principali settori destinatari dei finanziamenti, ciascuno con il 7,3% del totale. A livello regionale, la Lombardia conserva il primato, attirando il 44,1% dei finanziamenti complessivi, seguita dal Piemonte (14,3%), Lazio (9,9%) ed Emilia-Romagna (4,9%).

Disponibili 253,6 milioni di euro di risorse supplementari per il Fondo di mutualizzazione nazionale. Serviranno a copertura dei danni causati dagli eventi catastrofali del 2024. A queste risorse va aggiunta la quota di partecipazione alla copertura mutualistica da parte degli agricoltori, pari a 105 mln di euro. In più, vanno considerate le eventuali economie di spesa realizzate nel corso del primo anno di applicazione del nuovo intervento per la gestione dei rischi. A tracciare lo stato dell’arte del funzionamento del Fondo per il 2024 è un nuovo decreto del ministero dell’agricoltura (Masaf), il n. 657468 del 12 dicembre 2024. Il provvedimento contiene anche il via libera all’avviso pubblico per la presentazione delle proposte inerenti le integrazioni delle quote di adesione alla copertura mutualistica per i danni causati dal clima nel 2024 alle produzioni agricole.
Un ponte per la pensione anticipata a 64 anni. Sarà possibile cumulare la previdenza obbligatoria e quella complementare per raggiungere un assegno pensionistico pari a tre volte il minimo. Lo prevede un emendamento della Lega (a firma di Tiziana Nisini) approvato dalla commissione bilancio della camera che ieri sera ha concluso l’esame della Manovra 2025, trasmettendo il testo all’aula di Montecitorio che oggi in serata voterà la fiducia al governo. La chance sarà prevista per chi ha iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995, quindi interamente con il sistema contributivo. Dal 2025, quindi, per superare questa soglia si potrà utilizzare l’eventuale rendita maturata presso un fondo di previdenza integrativa.
Quello olivicolo-oleario è storicamente uno dei settori di punta della produzione agroalimentare nazionale, tuttavia, negli ultimi anni, gli operatori riscontrano una flessione nell’andamento economico per la perdita di redditività dovuto al decremento produttivo ed agli alti costi. La produzione di olio d’oliva in Italia è, infatti, in calo strutturale: negli ultimi anni quella media è stata di circa 330 mila tonnellate contro le oltre 500 mila del triennio 2010-2012.  Anche la campagna in corso, del resto, non ha premiato il nostro Paese che stando alle ultime stime, perde un terzo dei quantitativi rispetto allo scorso anno e chiude il 2024 con circa 224mila tonnellate di olio di oliva (-32%). Nel resto dei Paesi produttori ed in particolare nel Bacino Mediterraneo, invece, l’andamento è positivo e la produzione globale sarà maggiore del 30% e del 12% rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Per effetto dell’alternanza produttiva, ma anche dei cambiamenti climatici, il nostro Paese per la prossima campagna, sulla base dei dati COI (Consiglio Oleicolo Internazionale), sarà il quinto produttore al mondo dopo la Spagna (1.290 mila tonnellate, +51%), la Turchia (450 mila tonnellate, +109%) la Tunisia (340 mila tonnellate, +55%) e la Grecia (250 mila tonnellate,+ 43%).

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Il caso più caldo è quello dell’Ania, dove si avvia a concludere il suo terzo mandato triennale da presidente Maria Bianca Farina. A chiedere la successione – l’Ania riunisce tutte le maggiori compagnie, tranne Unipol – è stata questa volta Generali con il suo manager Giovanni Liverani. Ma, per una questione forse di merito più che di metodo, la sua designazione è stata avversata da Intesa Sanpaolo Vita, che si è astenuta al consiglio direttivo di novembre che lo ha scelto, e da Allianz, che a quella riunione proprio non ha partecipato. Le due compagnie puntavano a mantenere Farina alla presidenza ancora per un anno, introducendo intanto un direttore generale forte e depotenziando così – temeva Generali – la figura del presidente. Il 10 dicembre l’assemblea per la nomina di Liverani è slittata anche alla luce di quei dissidi. Domani si replica e spira aria di obbligata concordia: Liverani sarà eletto e Farina lo affiancherà per un anno come presidente onorario. Tra gli impegni la riforma della governance.

I dirigenti e gli impiegati della finanza sono i lavoratori più pagati, anche solo considerando la retribuzione base annua. Per i primi il valore medio è 138.777 euro, il 15% in più della media generale che riguarda finanza, industria, commercio e servizi (120.562), mentre per i secondi è di 39.831, ossia il 12% in più sempre della media generale. La variabile settore è sicuramente quella che ha fatto registrare gli scostamenti più elevati nel 2024, secondo il report di ODM consulting che ha analizzato un data base di 1.400 aziende rappresentativo del mercato italiano. «La retribuzione base può variare significativamente in funzione della dimensione aziendale, dell’area territoriale e del settore, con un’incidenza diversa per ciascun inquadramento», spiega Miriam Quarti, responsabile area Reward & Engagement di ODM Consulting (la società che si occupa di consulenza hr e fa parte di Gi group holding).
Il cda di Generali ha deliberato l’emissione di due bond senior da complessivi 231 milioni di euro, destinati a essere sottoscritti dalle controllate Generali Italia, Alleanza Assicurazioni e Genertellife. Tra gli obiettivi dell’operazione – come riportato da Radiocor – c’è quello di costruire un ulteriore livello di prudenza volontaria nel buffer di liquidità, ora richiesta al livello minimo di 500 milioni, portandolo a 1 miliardo.
Il 2025 delle società di telematica, grandi protagoniste della mobilità aziendale, si preannuncia all’insegna di nuove funzionalità che avranno il compito di rendere le auto più sicure ed efficienti, migliorando l’esperienza di utilizzo complessiva. Si scommette sugli sviluppi dell’Ia per anticipare le necessità di manutenzione dei mezzi e ottimizzarne i percorsi, abbattendo tempi e costi. Sempre con l’obiettivo sostenibilità nel mirino.