La Consulenza tecnica salute e sicurezza dell’Inail ha pubblicato uno studio sui casi di infortuni mortali nel lavoro di magazzinaggio, evidenziando che in un solo anno si sono registrati almeno tre episodi molto simili tra loro con esiti fatali riconducibili a una specifica catena di eventi e azioni osservata nel dettaglio.
L’uso improprio dei muletti per la movimentazione e lo stoccaggio di carichi e la mancata percezione del rischio grave e immediato al quale si sottopone l’operatore sono stati riconosciuti come fattori determinanti.
Un rischio sottovalutato
L’approfondimento tecnico dell’Inail è stato sviluppato in seno al progetto “Infortuni mortali e strumenti di prevenzione”, che prende in esame tutti gli infortuni mortali accaduti in un anno, analizzando la documentazione a disposizione. Nell’ambito dell’approfondimento degli infortuni mortali nei lavori di magazzino, il focus si concentra sugli eventi che hanno coinvolto i muletti (sollevatori a forche motorizzati), strumenti indispensabili ma potenzialmente pericolosi.
I dati dello studio rivelano tre casi emblematici di infortuni mortali, analoghi tra loro, nei quali il carrello elevatore è stato il primo elemento di una catena di eventi che ha condotto a un esito fatale, con il crollo del carico sull’operatore.
L’analisi ha messo in luce un elemento cruciale e cioè che spesso i lavoratori coinvolti non percepiscono il rischio grave e immediato al quale si espongono.
Per affrontare queste criticità, nella scheda informativa pubblicata l’Inail sottolinea l’importanza di adottare misure preventive strutturali e organizzative, anche attraverso la redazione di idonee liste-controllo dei vari fattori di rischio. Tra le soluzioni raccomandate, vi sono la corretta definizione delle altezze massime di accatastamento, regole chiare per lo stoccaggio e il prelievo delle merci, in particolare quando si tratta di materiali deformabili, più difficili da gestire, nonché una manutenzione regolare di pavimentazioni, pallet e mezzi di movimentazione. Fondamentale è anche l’addestramento specifico dei lavoratori sull’uso dei muletti e sulla gestione dei rischi. La scheda informativa dell’Inail, inoltre, è stata concepita in ottica divulgativa, in modo che la sua stessa distribuzione e l’illustrazione dei suoi contenuti ai lavoratori interessati costituisca una prima e importante azione finalizzata alla prevenzione.
Le modalità di accadimento, al netto del dettaglio dei singoli casi esaminati, sono le seguenti:
- l’infortunato, durante le operazioni di movimentazione di pallet di sacchi contenenti materiale granuloso o polveroso (imballaggi e carichi deformabili), con le forche del ‘muletto’ danneggia alcuni sacchi già posizionati che si squarciano e perdono materiale;
- l’infortunato, smontato dal ‘muletto’, si reca a piedi presso i sacchi danneggiati per ripararne gli squarci e bloccarne la perdita con del nastro adesivo;
- a causa dello ‘sgonfiarsi’ dei sacchi danneggiati, alcuni sacchi posti sopra di essi cadono e investono l’infortunato, che resta schiacciato e in condizioni di possibile soffocamento.