Chi ha periodi di lavoro non coperti da contributi e già caduti in prescrizione (il termine è decennale) potrà richiedere all’Inps la costituzione di una rendita vitalizia, reversibile, pagando di tasca propria (onere equivalente a quello del riscatto). La novità consente di arrotondare la pensione, resuscitando periodi di lavoro definitivamente caduti in oblio. Prevista dall’art. 30 del ddl Lavoro, che ieri ha ricevuto il via libera definitivo al senato, interessa i lavoratori dipendenti e i co.co.co. in relazione ai contributi non versati per inadempimento del datore di lavoro o del committente (la relazione tecnica al ddl lavoro parla di 10mila pratiche respinte per scadenza dei termini prescrizionali, con importo medio della riserva matematica pari a 10.500 euro e per periodi di riscatto, in media, di 47 settimane).