Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

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Stop alla patente per chi guida l’auto con il cellulare in mano. Sale la cilindrata delle vetture che potranno guidare i neopatentati, ma il limite durerà tre anni. Casco, contrassegno tipo targa e assicurazione per i monopattini, però soltanto dopo il provvedimento attuativo. Più tutela per ciclisti e centauri. Meno limiti da parte dei Comuni alla circolazione con le “zone 30 km/h” nei centri abitati. Entrerà in vigore sabato 14 dicembre la legge 25/11/2024, n. 177, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 29/11/2024 n. 280, che riforma il codice della strada (si veda anche ItaliaOggi Sette di lunedì 2 dicembre 2024) e affida al Governo la delega per disciplinare entro un anno la normativa sulla motorizzazione e delegificare una serie di materie tecniche soggette a frequenti aggiornamenti.
Il settore della mobilità condivisa in Italia ha raggiunto la maturità e quindi ora si sta evolvendo per rispondere meglio alla domanda. Gli operatori di carsharing stanno introducendo formule più flessibili, come noleggi a ore o giornalieri, e aumentando le flotte elettriche per favorire la sostenibilità. Il bikesharing si sta concentrando sull’espansione delle biciclette elettriche, mentre il mondo dei monopattini si sta riorganizzando.
Armi spuntate contro i deepfake, cioè contro tutti quei video o quelle foto fasulle generate dall’intelligenza artificiale che utilizzano volti, corpi e voci di persone reali ma inconsapevoli, per lanciare messaggi spesso falsi o manipolatori. Per proteggere l’identità delle persone e il loro diritto a che la propria immagine non venga utilizzata per realizzare questi video, al momento non esistono normative efficaci. Le poche norme utilizzabili, che potrebbero servire a bloccare la diffusione di questi video in rete, per essere applicate seguono i tempi della giustizia, che sono nettamente più lenti di quelli del web. In attesa che il parlamento completi l’esame del ddl n.1146/2024 (Disposizioni e delega al Governo in materia di intelligenza artificiale), che prevede una norma ad hoc per arginare il fenomeno, il confronto sul tema dei deepfake e sui danni che questi video provocano alle vittime inconsapevoli, ma anche alla reputazione di aziende e manager, è molto acceso tra gli addetti ai lavori.

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L’ultimo rapporto della banca Ubs, che traccia le previsioni 2025, parla di tempesta perfetta sull’auto. Quali sono gli elementi di questa bufera? Nel report sono elencati uno in fila all’altro: la pressione sui prezzi, le perdite di quote di mercato in Cina, le regolamentazioni sempre più severe sulla CO2 e le multe, i dazi, tra gli effetti di quelli sulle e-car cinesi e il rischio dell’arrivo di quelli di Trump, e una domanda che non solo stenta a riprendersi, ma che potrebbe calare, esclusi i produttori cinesi, di un 1%.
Le dinamiche del rinato consolidamento bancario – al picco del ciclo dorato partito tre anni fa – sono comuni. Il rialzo dei tassi 2022 rese evidente i vantaggi competitivi offerti dalla raccolta a vista (quasi gratis, per le banche italiane: a novembre il tasso medio Abi sui conti correnti era lo 0,48%, quello sugli impieghi il 4,61%). Da giugno, i tagli ai tassi Bce per il rientro dell’inflazione rendono ugualmente chiaro che i 25 miliardi di utili 2024 per il settore sono un picco da cui ora si scende. Di qui la caccia alle economie di scala, siano sportelli, depositi o masse gestite, per spalmare i costi informatici e di regolazione, e ridurre quelli del personale che “eccede” le fusioni.
Secondo le rilevazioni di uno studio del Censis, le innovazioni tecnologiche hanno trovato nelle imprese agricole un terreno molto fertile.  Il futuro viene ormai associato comunemente agli scenari avveniristici dell’intelligenza artificiale, della progressiva iperconnessione o di chissà quali altre tecnologie dirompenti; ma è anche migliorare i comparti storici, senza necessariamente creare qualcosa ex novo, resta una forma di innovazione. Il settore agricolo, dalla sostenibilità ambientale all’innovazione tecnologica passando per l’attrazione dei giovani, sembra aver costruito la sua anti-fragilità proprio sulla capacità di adattarsi ai cicli economici, sociali e tecnologici, assorbendo l’innovazione senza perdere la tradizione
Senza l’esperienza degli ultimi anni, con l’economia capace di resistere a ogni turbolenza, vi sarebbe di che preoccuparsi. Le tensioni geopolitiche e lo spettro dei dazi sono le principali minacce che incombono sull’economia mondiale e che rischiano di portare a scelte di risparmio e investimento errate. Perché, a fronte di un’inflazione che da ultimo ha dimostrato di non essere ancora domata, lasciare i risparmi fermi significa accettare un impoverimento sicuro.

Con l’Italia che invecchia anno dopo anno, c’è un tema sottovalutato che rischia di avere pesanti implicazioni non solo a livello familiare, ma anche sociale: la non autosufficienza. Gli strumenti per tutelarsi non mancano, a partire dalle polizze vita, «che è la soluzione più semplice in assoluto, anche se utilizzata principalmente a tutela dei giovani — puntualizza Fumo —. Ma ci sono anche prodotti dedicati, come le Ltc, le Long term care, che in caso di non autosufficienza forniscono una rendita periodica e la possibilità di avere un anticipo di capitale utile per sostenere tutte le prime spese, come l’adeguamento della casa e l’acquisto dei presidi necessari. In questo modo, è possibile coprire i costi delle cure necessarie, che in 20 anni possono arrivare fino a 700mila euro».
Dopo il fuoco d’artificio di venerdì, con il Crédit Agricole che ha incrementato la propria quota nel capitale del Banco Bpm dal 9,9 al 15,1 per cento, la prima mano della partita di poker che vede al tavolo Andrea Orcel e Giuseppe Castagna entra nel vivo. Con un terzo pokerista agguerrito, Philippe Brassac, amministratore delegato dell’Agricole. La mossa dei francesi, che chiederanno autorizzazione a salire fino al 19,9 per cento nel capitale del Banco Bpm è da interpretare in ottica difensiva. Non ci sarà una contro opa dell’Agricole sul Banco Bpm: Parigi vuole solo difendere il proprio investimento. Di sicuro è un colpo di scena.
Per il Private Banking il 2025 sarà all’insegna della «Crescita». Crescita del patrimonio delle famiglie e delle imprese familiari. Ovvero, le piccole e medie imprese che sono il tessuto economico del nostro Paese che negli anni hanno saputo creare ed esportare il made in Italy, generando una ricchezza privata tra le più significative al mondo. Tenendo conto che il 23% dei clienti private sono imprenditori, i bankers, oltre a guidare, come sempre, le famiglie verso scelte d’investimento più consapevoli, per la conservazione e la crescita del loro il patrimonio, rafforzeranno il sostegno agli imprenditori. L’aiuto consisterà nell’individuazione di strategie aziendali vincenti, con l’obiettivo di aprire anche una nuova fase di sviluppo per il nostro Paese. È quanto ha dichiarato Andrea Ragaini, presidente dell’Associazione, alla XX edizione del Forum Aipb.

Per acquistare l’alloggio il 52% delle famiglie italiane dichiara di aver ricevuto (in tutto o in parte) il supporto economico dei genitori. Una percentuale che sale al 70% tra i giovani under 35. A dirlo è il report annuale del Centro studi internazionali sulla Famiglia, in libreria dallo scorso 5 dicembre («Case e città a misura di famiglia», edizione San Paolo). Un sostegno finanziario che, per il 52,9% è stata una «donazione» (quindi un regalo da non restituire), per il 21,3% «un anticipo sull’eredità» e per il 19,3% un «prestito»
Aumenta il bacino di macchine con cui il neopatentato potrà fare pratica, ma aumenta anche il rischio di non ottenere subito il documento di guida: le novità che riguardano i giovani vanno ben oltre il semplice aumento del limite di potenza dell’auto. Dal 14 dicembre infatti, chi ha appena conseguito la patente potrà guidare vetture con un rapporto peso/potenza massimo di 75 kW per tonnellata (ossia 101,9 cavalli per mille chilogrammi) e una potenza complessiva non superiore a 105 kW (142 cavalli). Una soglia più alta rispetto alla precedente di 55 kW/t e 70 kW totali, ma che limiterà il neopatentato non più per uno ma tre anni. Aumentano anche le sanzioni per chi viola i limiti: multe tra i 165 e i 660 euro, e sospensione della patente da due a otto mesi.
Verso il 14 dicembre. In attesa di decreti attuativi e chiarimenti ministeriali, polizia locale e municipi devono fare i conti con i nodi irrisolti delle novità del Codice della strada prima che entrino in vigore