Un rapporto di Fitch Ratings ha evidenziato il ruolo fondamentale dell’assicuratore statale contro le catastrofi, il Consorcio de Compensación de Seguros (CCS), nel rafforzare la resilienza del mercato assicurativo spagnolo ai rischi climatici, come dimostrato dalle recenti inondazioni che hanno colpito il Paese.

Le inondazioni hanno causato la morte di oltre 220 persone e all’inizio di questo mese il CCS ha reso noto che le perdite assicurate derivanti dal disastro ammontavano a 3,5 miliardi di euro.

La maggior parte di questi costi deriverebbe da danni ad abitazioni, veicoli a motore, uffici, negozi, magazzini, siti industriali e infrastrutture, oltre a perdite derivanti da interruzioni di attività.

Secondo il report di Fitch, l’efficacia del CCS nell’attenuare l’impatto finanziario dei disastri naturali sugli assicuratori spagnoli è evidenziato dai dati storici.

Gli analisti della società hanno infatti spiegato che “il CCS ha pagato l’equivalente di 10,6 miliardi di euro in risarcimenti per rischi straordinari nel periodo 1987-2022, con le inondazioni che hanno rappresentato circa il 70%. Il combined ratio medio per l’assicurazione multirischio sulla proprietà in Spagna dal 2014 al 2023 è stato un robusto 94%, evidenziando la stabilità garantita dal CCS nonostante le frequenti perdite legate alle condizioni meteorologiche”.

Fitch osserva che il combined ratio non dovrebbe essere influenzato in modo significativo dalle recenti inondazioni, spiegando che gli assicuratori dovranno però pagare i danni da grandine verificatisi più o meno nello stesso periodo nella regione di Valencia, in quanto non coperti dal CCS.

A titolo di riferimento, il rapporto di Fitch ha anche ricordato il programma francese Cat Nat, che garantisce una copertura completa in caso di calamità naturali. “Lo Stato francese, tramite la CCR (Caisse Centrale de Réassurance), fornisce garanzie di riassicurazione illimitate. Il sistema impone agli assicuratori di fornire copertura e consente loro di riassicurare parte del loro rischio con la CCR, che può coprire fino al 100% delle perdite oltre una certa soglia“, ha spiegato il report.

Secondo Fitch, questo schema si è dimostrato “efficace nel mantenere la stabilità del mercato” e nel garantire che cittadini e imprese ricevano un adeguato risarcimento per i danni causati da calamità naturali.

Il report conclude sostenendo che i diversi approcci in Europa alla gestione dei rischi catastrofali attraverso l’assicurazione riflettono diversi livelli di intervento statale e meccanismi di mercato. “Poiché il cambiamento climatico continua ad aumentare la frequenza e la gravità dei disastri naturali, il ruolo di tali programmi diventerà sempre più significativo nel supportare la capacità del settore assicurativo di gestire il rischio e fornire un risarcimento tempestivo agli assicurati”.