di Francesco Sottile

Dopo una lunga attesa nei giorni scorsi è stata approvata in Conferenza Stato-Regioni l’intesa sul nuovo decreto del Ministero della Salute, di concerto con il Mef, che modifica il DM 23 giugno 2023 “Decreto Tariffe”. Tale provvedimento entrerà in vigore dal 30 dicembre 2024 e aggiorna rispettivamente dopo 28 anni e 25 anni, i nomenclatori delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e dell’assistenza protesica.

Obiettivo dell’intervento è quello di assicurare su tutto il territorio nazionale la piena erogazione dei nuovi Livelli essenziali d’assistenza (LEA), superando le attuali disomogeneità territoriali.

Per quanto concerne la specialistica ambulatoriale, il nuovo nomenclatore avrà al proprio interno 406 prestazioni aggiuntive (per un totale di 2.108, rispetto alle 1.702 attuali). Minimo comune denominatore dell’intervento è quello di includere prestazioni tecnologicamente avanzate ed escludere prestazioni ormai obsolete. Fra le novità più importanti:

  • l’erogazione omogenea su tutto il territorio delle prestazioni di procreazione medicalmente assistita incluse nei LEA. Sul punto sono state adottate le tariffe applicate dalla Regione Emilia-Romagna che comprendono la remunerazione di tutti i cicli del percorso delle coppie assistite, tenendo anche in considerazione l’inclusione del reperimento dei gameti ed il relativo monitoraggio, prevedendo una necessaria integrazione tariffaria sulle seguenti prestazioni: Agoaspirazione dei follicoli, Fecondazione in vitro con o senza ICSI (omologa), Trasferimento embrioni;
  • prestazioni per la diagnosi o il monitoraggio della celiachia e malattie rare;
  • prestazioni indispensabili ad approfondimenti diagnostici strumentali di alta precisione nell’ambito della diagnostica per immagini in grado di consentire diagnosi più rapide ed affidabili;
  • enteroscopia con microcamera ingeribile, screening neonatali (in aggiunta, estensione degli screening neonatali a ulteriori patologie tra cui la SMA);
  • Viene introdotta la consulenza genetica per coloro che si sottopongono ad una indagine utile a confermare o a escludere un sospetto diagnostico
  • si aggiornano le prestazioni di radioterapia assicurando a tutti gli assistiti l’erogazione di prestazioni altamente innovative come la radioterapia stereotassica, adroterapia e radioterapia con braccio robotico.

Con riferimento all’assistenza protesica, il nuovo nomenclatore provvede ad ampliare e aggiornare l’elenco delle ortesi e protesi per arti superiori e inferiori, inclusi ausili per la mobilità e calzature ortopediche; almeno per questo momento è stata esclusa la classe degli ausili addominali per la terapia dell’ernia. Viene inoltre reintrodotta all’interno del catalogo del Servizio Sanitario Nazionale la Fotoferesi Extracorporea. Le novità più importanti riguardano comunque:

  • gli ausili informatici e di comunicazione (inclusi i comunicatori oculari e le tastiere adattate per persone con gravissime disabilità);
  • gli apparecchi acustici a tecnologia digitale;
  • le attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti;
  • gli arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.

L’impatto dell’intervento sarebbe così suddivido: 502,3 milioni per la specialistica ambulatoriale e 47,6 milioni per la protesica.

© Riproduzione riservata