Un report commissionato da Fathom e condotto da IFI Global sostiene che il settore assicurativo è in ritardo nell’istituzione di commissioni dedicate al rischio climatico, riferisce Reinsurance News.

I risultati si basano sui dati dei report annuali ed ESG di 92 grandi aziende, tra cui 30 compagnie assicurative, 30 banche e 32 società di investimento, oltre a interviste con 42 Ceo, membri di Cda e dirigenti senior.

Lo studio afferma che solo il 30% delle compagnie assicurative dispone di un comitato dedicato al rischio climatico, una percentuale inferiore alle banche (63%) e molto inferiore alle società di gestione degli investimenti (31%).

Tra le compagnie che hanno istituito una commissione ad hoc, l’80% è indipendente dal consiglio di amministrazione, una percentuale superiore al 73% delle banche e al 72% delle società di investimento.

Nonostante tradizionalmente si concentrino sui rischi a breve termine, il 70% delle compagnie considera il rischio climatico una preoccupazione centrale, subito dopo la gestione degli investimenti (72%), mentre solo il 50% delle banche condivide la stessa opinione.

La ricerca evidenzia inoltre che l’81% degli intervistati cita la mancanza di dati accurati e coerenti come la sfida più grande nella gestione del rischio climatico. Tuttavia, solo il 43% delle compagnie utilizza toolkit o competenze esterne per le valutazioni del rischio climatico, rispetto al 56% delle società di gestione degli investimenti e solo al 17% delle banche.

Harry Vardigans, Head of Insurance presso Fathom, ha commentato: “Questa ricerca evidenzia un’importante opportunità per il settore assicurativo di migliorare la gestione del rischio climatico. Le compagnie assicurative trarrebbero grandi benefici dall’istituzione di commmissioni dedicati e dal miglioramento delle loro risorse dati per integrare meglio il rischio climatico nelle loro strategie”.