Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Con la prima udienza a Vicenza in programma questa mattina, entra nel vivo il braccio di ferro sul Superbonus110 tra imprese e governo: oltre 250 realtà edili italiane chiamano la presidenza del Consiglio ad assumersi le responsabilità delle diverse modifiche normative sulla misura e della conseguente confusione. Nello specifico a rispondere dei danni alle imprese appaltatrici che si sono viste bloccare la cessione dei crediti, risarcendole.
A settembre le reti di consulenza hanno registrato una raccolta pari a 3 miliardi di euro, in crescita sia rispetto ad agosto (+24,8%) sia nel confronto con il risultato mensile del 2023 (+23,4%). Si conferma il maggiore interesse nei confronti delle soluzioni di investimento del risparmio gestito che accolgono risorse nette per 2,1 miliardi con una crescente propensione per le gestioni individuali e i prodotti assicurativi.
Il mercato italiano dell’auto, dopo due mesi in calo (agosto a -13,4% e settembre a -10,7%), prosegue nella caduta anche a ottobre registrando un altro -9% con 126.488 nuove immatricolazioni rispetto alle 139.068 unità nello stesso mese del 2023. Nei primi nove mesi dell’anno la crescita del mercato si riduce all’1% rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiungendo un totale di 1.328.663 unità. Esaminando le immatricolazioni per tipo di alimentazione, torna in negativo il mercato italiano delle auto elettriche. Dopo il +29% di settembre, a ottobre sono state immatricolate 4.963 vetture full electric, in calo del 13,3% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, con una quota di mercato pari al 3,9% (dal 4,1% dell’ottobre 2023). Secondo i dati raccolti da Motus-E, nei dieci mesi del 2024 le auto elettriche registrate in Italia sono state 52.523, in aumento del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con una market share pari al 3,9%, invariata rispetto al periodo gennaio-ottobre 2023. Al 31 ottobre il parco circolante elettrico italiano risultava composto da 266.098 veicoli.
  • IL BENEFIT IN COOPERATIVA
Che il welfare aziendale sia largamente diffuso tra le imprese italiane e migliori le condizioni il lavoro ormai è indubbio, ma cosa ne è nel mondo delle cooperative, in quella miriade di organizzazioni «composte da associazioni autonome di persone» e che fungono spesso da serbatoi di manodopera per centinaia di aziende italiane? Un’indagine dell’Università Statale di Milano ha cercato di approfondirlo per conto di Legacoop Lombardia, Agci Lombardia,
Confcooperative Lombardia e dei sindacati lombardi Cgil, Cisl e Uil. E il primo risultato è che risulta ampiamente adottato: su 113 società prese in esame, 80 (il 70%) offre ai dipendenti prestazioni e servizi di welfare, che ovviamente sono maggiori e più estesi nelle cooperative più grandi rispetto alle piccole e medie imprese.
  • La cultura del welfare si diffonde alle piccole e medie imprese
Secondo il 62,8% dei consulenti del lavoro, la diffusione degli strumenti di welfare aziendale tra le Pmi è aumentata rispetto al 2023, in particolare nelle regioni del Nord Italia, Ovest ed Est. E anche guardando in prospettiva le previsioni sono all’insegna dell’ulteriore consolidamento. Sono i risultati emersi dal secondo rapporto «Il welfare aziendale: diffusione e prospettive nelle Pmi», realizzato da Fondazione Studi Consulenti del Lavoro e Pluxee, la società nata dallo spin off di Sodexo, multinazionale operante
nel settore dei servizi per le imprese. Secondo il rapporto, le piccole e medie imprese preferiscono misure di welfare di sostegno economico a dipendenti e famiglie, a cominciare dai buoni pasto e buoni multicategoriali. A seguire, servizi legati a salute, conciliazione
vita-lavoro e formazione

L’attestazione di lavori mai eseguiti per ottenere crediti fiscali non spettanti integrano il profitto ingiusto e il danno altrui: il reato si configura prima che l’ultimo cessionario compensi o riscuota. Scatta la truffa aggravata, e non il più lieve reato d’indebita percezione di erogazioni pubbliche, quando le fatture false attestano lavori mai eseguiti per ottenere il bonus 110% o il bonus facciate non spettante. Basta il falso documentale a indurre in errore l’amministrazione e la prima cessione del credito d’imposta a integrare il reato, senza individuare l’ultimo cessionario che porti in compensazione il bonus e ottenga la liquidazione: ci sono già gli elementi costitutivi della truffa rappresentati dal danno alla p.a. e dall’ingiusto profitto. Così la Corte di cassazione penale, sez. seconda, nella sentenza n. 40015 del 30/10/2024.

corsera

Le denunce di infortunio presentate all’Inail  nei primi nove mesi hanno raggiunto quota 433.002 (+0,5% rispetto allo stesso periodo del 2023 e -19,2% rispetto al 2022). I casi mortali sono cresciuti a 776 (+2%).
Frena rispetto ad agosto, ma nel confronto con il 2023 resta comunque caro. Il prezzo medio dell’Rc Auto si ferma dopo diversi mesi in salita e a settembre staziona a 414 euro, contro i 418 euro del mese precedente. Una crescita su base annua del 6,8% certifica l’Ivass: ad agosto era stata del 6,7%.

Aumentano gli anziani, la loro necessità di essere assistiti e il peso del loro accudimento sui redditi delle famiglie. Il problema è comune a molti Paesi tra quelli ad alto reddito. Tanto che, secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, la percentuale di over 65 che necessitano di assistenza crescerà del 30% entro il 2050: la Corea del Sud, registrerà l’aumento più elevato, seguita dalla Grecia e dall’Italia. A lanciare l’allarme è il rapporto «Health at a Glance» dell’Ocse appena pubblicato, che stima come le spese dedicate a questo «si moltiplicheranno di 2,5 volte entro il 2050», pari a un incremento del 150%. Negli ultimi decenni l’allungamento della vita media e la riduzione della natalità hanno favorito l’invecchiamento della popolazione. In Italia, la quota degli ultra 65enni rispetto al totale dei residenti arriverà al 35% nel 2050 e gli ultra 80enni saranno il 14%.