L’INVIATO SPECIALE
Autore: Ugo Ottavian
ASSINEWS 368 – Novembre 2024
Bambini e anziani restano i grandi esclusi
Sono le tendenze a comandare
C’è un fatto di base da considerare: gli acquirenti di case sono giovani. La struttura delle abitazioni nell’occidente industrializzato dei tempi dell’intelligenza artificiale del ventunesimo secolo, nonostante i molti proclami non è proprio fatta a misura d’uomo, risponde a dettami industriali, domotica e mode, piuttosto che uniformarsi ad esigenze schiettamente umane.
Anche gli aspetti ambientali delle nuove costruzioni, le tendenze green che oramai risuonano da anni nelle orecchie delle persone stentano veramente ad affermarsi. In proposito l’Unione Europea stava, prima delle elezioni, abbozzando delle proposte sostenibili, ma vedremo con la nuova legislatura se e quando questi intenti si tradurranno in realtà.
Ma ciò che emerge nell’analisi dello stile di vita dei grandi numeri, quelli appunto relativi alle grandi città, è che sono soprattutto due le categorie di abitatori delle case di residenza ad essere svantaggiati. Sono i bambini e gli anziani le persone che meno vengono considerate in tema di ergonomia d’uso per le nuove case.
Le case devono esser fatte per viverci, non per essere guardate
Il giovane che acquista, prevedendo, dovrebbe volere le cose giuste:
- strutture agibili, magari tutte su un piano
- abbondanza di verde nei dintorni
- ridottissima pericolosità
- facilità d’uso dei locali
- arredamenti idonei
Proprio perché sono le scelte giuste che riducono i danni patiti dentro casa sia per i bambini che per gli anziani. E fatalità è proprio in queste due fasi della vita che vivendo in un ambiente idoneo si riducono le occasioni di pericolo e quindi di danno alle persone.
Le cose che fanno la differenza
Cosa fare se non è possibile cambiare casa e trasferirsi? Certo un appartamento o una casa di dimensioni adatte e posta vicino ai servizi della città, è la priorità numero uno per una coppia che intende comprare un’abitazione, sottovalutando talvolta il numero dei figli che si vogliono avere ed il fatto che il viaggio della vita porterà anche l’età anziana. Di sicuro possiamo tenerci una carta di riserva e valutare in futuro l’idea di modificare la casa, ma chi ben comincia… Allora quali sono le cose da fare?
- ampi spazi interni sgombri da cianfrusaglie
- camere ben illuminate e di grandi dimensioni
- cucine senza pensili sopraelevati e funzionali ad un uso semplice
- imposte motorizzate
- bagni con arredi e servizi sicuri
- tappetini antiscivolo all’interno di vasca e doccia
- vasche da bagno apribili lateralmente ovvero sedili per docce e maniglioni di sicurezza
- un piano unico per casa e servizi (garage, lavanderia, cantine, dispensa, ripostigli).
- gradini con strisce antiscivolo
- se ci sono scale valutare un montascale
Queste dovrebbero essere le prime attenzioni da porre in atto perché i bambini piccoli non si possano ustionare, non aprano inavvertitamente il gas, non mettano le forcine dentro le prese elettriche, in una parola non mettano a rischio la loro giovane vita. Avere una casa a misura di bambino, significa quindi rendere l’abitazione più sicura per tutta la famiglia. Ma il ragionamento vale anche per le cadute o gli altri guai degli anziani in casa, per i quali, come per i piccoli, hanno importanza:
- sedie, poltrone e divani ergonomicamente adatti
- letti motorizzati con alzate regolabili
- piastrelle antiscivolo
- porte a scomparsa
- mobili ed arredi senza spigoli taglienti di facile apertura
- pratici impianti di illuminazione
- distribuzione dei servizi con pratici e sicuri rubinetti di apertura e chiusura
- la sola elettronica che si è capaci di usare
- fare attenzione agli animali domestici, meglio che non siano presenti almeno nelle fasce di età appena nominate, soprattutto se pericolosi.
Cosa fanno le assicurazioni
Gli incidenti in casa si possono verificare in qualsiasi momento. I bambini, soprattutto quelli nella fascia di età che va dagli 0 ai 5 anni, sono i più colpiti dagli incidenti domestici. Le donne over 65 sono poi i soggetti più colpiti dagli infortuni in casa. Capita a loro il 25% degli incidenti domestici totali. Seguono gli uomini, con l’11% dei traumi avvenuti all’interno delle proprie abitazioni.
Proprio per prevenire le situazioni di pericolo e consigliare idonee misure, sono molte le società di assicurazione che si sono poste all’attenzione dell’utenza con manuali di prevenzione e con percorsi premianti verso quegli assicurati che – seguendo i consigli – installano entro le mura domestiche congegni costantemente monitorati ad esempio per informare tempestivamente delle fughe di gas, dell’effrazione di porte e finestre o dello spargimento di acqua sul pavimento, se non dell’allagamento dei locali. E i consigli non si fermano alla teoria. Installare un rilevatore di fumo che consenta di accertare se sia in atto un principio di incendio, può rivelarsi a volte risolutivo verso un danno che potrebbe avere conseguenze catastrofiche. Ecco che l’assicurazione è disposta – nel caso di installazione dei sistemi di prevenzione e sicurezza appena citati – a concedere sconti in polizza.
Per tirar e le somme
Tante potrebbero essere le cose utili da fare per riuscire a vivere almeno nel contesto delle mura domestiche, una vita serena. E bisognerebbe cominciare da lontano, ancora da quando si è giovani acquirenti di casa, a valutare le offerte per il valore che hanno anche in previsione di un tempo che verrà, piuttosto che farsi affascinare dalle mode.
Pensare alle proprie esigenze ed ai propri progetti di vita è di primaria importanza, poiché spesso le nostre priorità poco coincidono con quelle dei costruttori o delle agenzie immobiliari. Quanti figli uno pensa di avere o di quali servizi avrà necessità non sono quindi domande pleonastiche, ma è dalla loro risposta che dipenderà anche il tipo di abitazione di cui dotarsi. Paiono concetti fuori del tempo oggi, dove a comandare sono le tendenze e l’immagine che diamo di noi. Ma anche se la nostra casa è poco instagrammabile, ma più sicura, se è più predittiva anche se poco social, forse non ci darà fastidio il fatto che salvaguarderà meglio il nostro valore primario e cioè la nostra vita dai danni che ci possono succedere proprio là, dove abbiamo scelto di viverla, proprio fra quelle quattro mura.
Avere questa sensibilità, anche a scapito di architetture più ardite o sembrare di non essere proprio à la page magari ci può tornare utile. Dovremo far sempre mente locale al fatto che la cosa più preziosa per noi siamo noi stessi. Se prendessimo, per quanto possibile, questa buona abitudine a cominciare dalle nostre scelte ne potremo avere dei grandi vantaggi.
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