In risposta a una recente consultazione dell’Eiopa sull’attuazione del nuovo quadro di proporzionalità di Solvency II, Insurance Europe ritiene che “abbia il potenziale per migliorare la coerenza e ridurre gli oneri amministrativi”, ma avverte una serie di preoccupazioni che il settore sta cercando di affrontare.
Riconosce che le modifiche introdotte nella direttiva prevedono alcuni utili miglioramenti per le imprese piccole e non complesse (SNCU), ma ritiene che già l’attuale quadro di Solvency II consenta a qualsiasi assicuratore “di applicare misure di proporzionalità adeguate al proprio profilo di rischio specifico, e questa flessibilità dovrebbe essere mantenuta”.
Una delle principali preoccupazioni sollevate da Insurance Europe riguarda la restrizione delle misure di proporzionalità alle compagnie con profili di rischio “non sostanzialmente diversi” da quelli delle piccole compagnie, che è più restrittiva rispetto a Solvency II. Inoltre, rileva che le bozze di proposta dell’Eiopa “limitano le misure di proporzionalità alle imprese che non hanno subito cambiamenti sostanziali nel loro modello di business negli ultimi tre esercizi finanziari, senza riconoscere il dinamismo e l’evoluzione dei modelli di business nel settore assicurativo”. Insurance Europe raccomanda quindi “che i criteri quantitativi e qualitativi proposti servano da guida non vincolante per garantire la flessibilità”.