di Francesco Sottile

Tantissimi i temi trattati al Milano Festival delle Assicurazioni e della Previdenza 2024 andato in scena la scorsa settimana; fra questi un focus importante è stato dedicato alla previdenza complementare e ai modelli virtuosi da intraprendere.

Fra gli ospiti il Presidente di Assofondipensione Giovanni Maggi, e Nadia Vavassori – Head of BU Pension Saving Funds, Amundi SGR.

La discussione si apre partendo dal tema iscrizioni alla previdenza complementare, che rimangono ancora molto basse rispetto al potenziale bacino di interessati, anche in considerazione all’ammontare dei versamenti inadeguati. Così la Dott.ssa Vavassori: “Sicuramente la previdenza non è nemmeno adolescente in Italia, nonostante abbia oltre 20 anni di mercato. L’industria non può essere autoreferenziale su questo tema, noi dobbiamo seguire per forza quello che è il sentiment e interpretare il sentiment dei clienti sennò altrimenti non riusciremo mai a fare breccia in una consapevolezza reale di copertura di un bisogno”. Dello stesso avviso anche il Dott. Maggi: “È stata una sfida quella di far partire la previdenza complementare datoriale, vinta dal mio punto di vista a metà: non ci si può ritenere soddisfatti con un 35% di tasso di adesione, un Paese moderno come l’Italia dovrebbe avere un tasso dell’80%. I fondi sono cresciuti tantissimo in questi anni, finalmente nell’ultimo periodo ci si è resi conto che sta diventando sempre di più un pilastro fondamentale per la sostenibilità del welfare nel medio – lungo termine”.

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