Uno scandalo di frode negli Stati Uniti punta i riflettori sui possibili punti critici di questa forma di assicurazione
Leandro Giacobbi
Le polizze parametriche rappresentano un’importante novità nel settore assicurativo mondiale. Il dibattito sul loro sviluppo è molto acceso e la stessa IVASS, nel maggio 2024, si è fatta promotrice di un’iniziativa intitolata “Le polizze parametriche tra mercato, tecnologia e diritto” disponibile sul sito ivass.it.
La loro peculiarità è che la Compagnia paga automaticamente se viene raggiunto un certo valore indice che può essere calcolato scientificamente. L’evento viene denominato “trigger” e l’ente destinato a calcolare scientificamente le conseguenze dell’evento “oracolo”, che deve avere un ruolo di assoluta imparzialità.
I principali vantaggi sottolineati sono la flessibilità e la semplicità dell’applicazione. In caso di sinistro, non è necessario valutare in che misura si sia verificato un evento assicurato. Invece, la prestazione assicurativa è dovuta se viene superato o non raggiunto un determinato valore indice (trigger), senza bisogno di ulteriori prove. I costi di liquidazione dei sinistri sono quindi particolarmente bassi.
Questo nuovo scenario assicurativo trova un naturale ambito di applicazione per le garanzie assicurative connesse agli eventi atmosferici del settore agricolo. Determinate quantità di pioggia o grandine o gelo o altri eventi meteorologici, facilmente misurabili, possono essere definiti come fattori/trigger scatenanti per attivare una prestazione assicurativa.
L’esperienza su tali coperture ha un ruolo importante negli Stati Uniti, insieme agli aiuti statali a sostegno dell’agricoltura, se si pensa che negli USA nel solo anno 2022 sono stati pagati 1,65 miliardi di dollari agli agricoltori per la siccità.
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