La recente pubblicazione del tanto atteso rapporto sulla competitività dell’UE da parte di Mario Draghi, ex presidente della Banca Centrale Europea, ha sollevato importanti questioni su come colmare le enormi lacune in termini di investimenti e innovazione in Europa. Per gli assicuratori europei, che sono uno dei maggiori investitori istituzionali con circa 9,5 miliardi di euro attualmente investiti nell’economia, l’attuale revisione di Solvency II rappresenta un’opportunità primaria per migliorare la capacità di investimento del settore e garantire la loro competitività a livello globale, mantenendo al contempo un elevato livello di protezione degli assicurati. Questo perché Solvency II dell’UE, uno dei regimi prudenziali più (se non il più) conservativi a livello globale, ha un impatto importante sulla capacità del settore di coprire i rischi, sulla sua capacità di offrire prodotti e sul livello e il tipo di investimenti che gli assicuratori effettuano. Lo afferma Insurance Europe in una nota.
Il settore assicurativo europeo accoglie con favore l’accordo politico sulla revisione della direttiva Solvency II – il testo di livello 1 – raggiunto nel dicembre 2023. In particolare, il settore accoglie con favore le modifiche introdotte dal Parlamento europeo e dal Consiglio per migliorare il trattamento delle attività a lungo termine, che creano il potenziale per i tanto necessari miglioramenti nelle aree del capitale e della volatilità. Tuttavia, l’impatto finale della revisione di Solvency II dipenderà in larga misura dalle imminenti misure tecniche di livello 2, attualmente in discussione.
Le richieste principali degli assicuratori europei per la revisione di Solvency II sono state quelle di apportare modifiche che portassero a:
- un migliore trattamento delle attività a lungo termine, riducendo i requisiti patrimoniali eccessivi e la volatilità e aumentando la capacità di assunzione del rischio del settore;
una migliore applicazione della proporzionalità, per garantire che il mercato assicurativo rimanga efficiente e diversificato; e - riduzione degli oneri operativi e di reporting per tutti gli assicuratori.
La direttiva di livello 1 aggiornata, se integrata da modifiche coerenti agli atti delegati dell’UE che stabiliscono i requisiti dettagliati per l’applicazione del quadro di Solvency II, consentirà secondo l’associazione di soddisfare ampiamente le prime due delle richieste principali.
A livello di critiche Insurance Europe evidenzia che la revisione comporterà un aumento dei requisiti operativi e di rendicontazione per la maggior parte degli assicuratori europei, cosa che va contro l’obiettivo di garantire che l’UE rimanga competitiva a livello globale. Ridurre gli oneri amministrativi migliorando la proporzionalità era uno degli obiettivi previsti e condivisi dal settore, dalla Commissione europea, dal Consiglio e dal Parlamento. Ora è, più in generale, una delle iniziative faro della Commissione.
La revisione ha anche aggiunto nuovi e significativi livelli di requisiti. Tra questi, i piani di gestione del rischio di liquidità a breve termine (LRMP), i piani di rischio di sostenibilità, gli scenari climatici a lungo termine nella valutazione del rischio proprio e della solvibilità (ORSA), i requisiti di revisione, la rendicontazione supplementare dei modelli interni e i piani di risanamento preventivo (dalla direttiva sul risanamento e la risoluzione delle assicurazioni (IRRD)).
Allo stesso tempo, la revisione non ha contribuito a ridurre la massa di requisiti normativi che gli assicuratori devono affrontare.
Per sfruttare i potenziali benefici della revisione di Solvency II, Insurance Europe invita gli Stati membri dell’UE a garantire che la legislazione di livello 2 rifletta pienamente l’accordo politico dei colegislatori. Questo è il modo migliore di agire e dimostrerebbe l’impegno dell’UE a liberare gli investimenti, a guidare la transizione climatica e digitale, a realizzare l’Unione dei Mercati dei Capitali (CMU) e, fondamentalmente, a mantenere la competitività internazionale. Inoltre, la Commissione europea dovrebbe mantenere l’impegno di semplificare e ridurre del 25% gli oneri di rendicontazione.
Nel luglio del 2024, Insurance Europe ha pubblicato una presa di posizione accompagnata da tre documenti di posizione sul miglioramento del trattamento delle attività a lungo termine, sull’aumento dell’efficienza normativa (proporzionalità e reporting) e sui piani di rischio di sostenibilità di Solvency II. Questi documenti illustrano il punto di vista del settore e un pacchetto di proposte chiave per lo sviluppo delle misure di livello 2 e 3 di Solvency II che, se attuate, contribuirebbero ad aumentare la capacità di investimento degli assicuratori europei e la loro capacità di competere sulla scena mondiale.