Dall’Inviato Speciale Ugo Ottavian
L’estate si sa è tempo di lettura e di relax. La vacanza concilia però anche qualche riflessione ed è così che l’inviato speciale è saltato sulla sedia, proprio sui dati comunicati da IVASS sulla situazione delle truffe assicurative on-line. Cosa poteva fare quindi se non andare a vedere la situazione di persona? Quello che segue è solo il suo asciutto resoconto dei fatti.
I fatti
La maggior parte delle proposte fasulle acquistate via internet riguardano le polizze temporanee della RCA. Ma tutto si svolge sull’onda emotiva dei fatti di cronaca. E’ capitata un’alluvione, ti propongono la copertura della tua casa con i catastrofali a prezzi mai visti. C’è stata una scossa di terremoto, ecco arrivarti la mail per coprire le tue cose dai sismi. E poi fai tutto tu, ti scegli le garanzie, sottoscrivi il contratto, ti dichiari informato delle sue condizioni e paghi on line. Tutto sembra a posto, il nome della Compagnia ti risuona all’orecchio come un marchio importante, la grafica è quella giusta… Solo alla fine del gioco, così per scrupolo vai a controllare l’URL nella barra dei comandi di internet. E’ lì che cade l’asino.
I mezzi più scelti per arrivare a questo splendido risultato, sono solitamente oltre ai siti web, i blog, i social network, le mail e le campagne pubblicitarie. E tu ci caschi. E la tendenza informatica delle truffe in rete è in crescita.
Le conseguenze
E’ qui che ti casca la mascella, non è il sito della Compagnia che pensavi che fosse, magari il dominio che hai consultato è in uno stato africano. E ora è troppo tardi, ti sei fidato, hai pagato, non hai avuto niente in cambio. Il peggio però deve ancora venire se l’intera procedura l’hai usata per comprare una RCA temporanea. Saranno le forze dell’ordine quando ti fermano per strada che ti diranno che la tua polizza non esiste, con tutto quello che ne consegue e relativa multa e sequestro del veicolo. E ti è andata ancora bene… Pensa a cosa sarebbe successo se avessi avuto un incidente, magari con feriti o peggio.
Qualche proposta
Fortunatamente sul tema c’è sempre qualcuno che vigila. La polizia postale, cui ci possiamo rivolgere sia via web che interpellandola direttamente, ha giurisdizione regionale. Basta una semplice ricerca in rete per sapere dove e come informarsi. Una comunicazione espressa per conoscere i siti truffaldini, viene inoltre fatta ed aggiornata da IVASS (e riportata dal nostro portale). Ma possono anche essere utili in proposito le Associazioni dei Consumatori.
Una conclusione di semplice buon senso
Va sempre ricordato che per essere ritenuto regolare, qualsiasi intermediario assicurativo, che operi sia tramite una sede sul territorio che in rete, deve essere iscritto al RUI (Registro Unico degli Intermediari Assicurativi). Quindi quando consultiamo un sito assicurativo, in primo luogo facciamo caso al numero di iscrizione al RUI di quell’intermediario titolare del sito e prima di proseguire, con una semplice consultazione informiamoci della veridicità di quanto ci viene detto presso IVASS. Proseguiamo solo se le informazioni pubblicate sono esatte, abbandonando subito la presa delle mentite spoglie del falso assicuratore in caso contrario. E magari provvediamo subito a segnalare il fatto alle autorità per evitare che altri vengano truffati.
Dal canto suo quando IVASS viene a conoscenza di fatti simili chiede all’Autorità Postale che vi provvede l’oscuramento del sito truffa. E non si limita a questo, ma emette comunicati stampa di informazione e ne passa i contenuti anche ai “Social”.
Scattano così tutte le reti di protezione e dei fatti vengono interessati tutti i soggetti della filiera istituzionale a partire dalle Compagnie e dai loro intermediari autorizzati all’esercizio. Di modo che queste pratiche truffaldine possano essere bloccate all’istante. Tutti vengono allertati: i Broker, le Compagnie di mercato ed i loro uffici antifrode, i server provider dei servizi hosting del sito, gli Istituti di Credito, il registro nazionale dei Domini Internet, l’unità antifrode ed i circuiti delle carte di credito. A Google viene poi richiesto di rimuovere dal motore di ricerca il falso sito assicurativo.
Il decalogo dei buoni comportamenti, un Vademecum operativo per evitare le truffe
Prima di pagare, è sempre meglio:
- Consultare l’elenco dei siti irregolari pubblicato sul sito IVASS.it
- Informarsi sul comportamento da tenere chiamando preventivamente il contact center consumatori di IVASS (800-486661) dal lunedì al venerdì dalle 08,30 alle 14,30.
- Chiedere un preventivo numerato e confermato dalla Società di Assicurazioni
- Scappare a gambe levate da un sito in cui manchino i riferimenti RUI dell’intermediario
- Non proseguire nella trattativa quando i siti mettano a disposizione solo contatti via mail, whatsapp o tramite un numero di cellulare
- Non pagare mai a favore di una carta ricaricabile o verso un CCB personale di qualcuno, specie se non è iscritto al RUI
- Se hai però già fatto l’acquisto, magari di una RC auto, controlla che la tua polizza sia stata registrata sul sito: https://www.ilportaledellautomobilista.it
- Richiedi sempre prima di sottoscrivere e pagare, che ti vengano rilasciate le condizioni generali di assicurazione e le informative precontrattuali e non proseguire se non ti sono state date.
- Nel malaugurato caso ti sia capitato un sinistro con il contraente di una polizza falsa in RCA, l’unica speranza di indennizzo potrà essere avanzata al Fondo Vittime della Strada gestito da CONSAP.
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