Secondo Andrea Poggi, Deloitte Central Mediterranean Innovation Leader l’Intelligenza Artificiale, che grazie ai recenti sviluppi della tecnologia generativa rappresenta una rivoluzione per la nostra società con un impatto già tangibile, “nel prossimo futuro permeerà ogni aspetto della nostra vita quotidiana con un ruolo cruciale nel sovvertimento dei paradigmi esistenti in ambiti fondamentali come la salute, la mobilità, la casa, il risparmio, le imprese, i cambiamenti climatici e conseguentemente porterà trasformazioni significative anche nel settore assicurativo”.

“Questi cambiamenti – aggiunge Poggi nel presentare la nuova analisi di Deloitte sulla rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale (IA) mercato assicurativo – non riguarderanno solo le singole compagnie ma l’intero sistema assicurativo, che potrà evolvere il suo ruolo e diventare una forza trainante nella risoluzione delle sfide del Paese, grazie a dati, know-how e l’attivazione di collaborazioni con altri operatori privati e pubblici.”

L’impatto sul settore assicurativo in Italia

Il settore è nel nostro paese ancora in una fase iniziale del percorso. Secondo le analisi di Deloitte, infatti, gli investimenti da parte delle compagnie italiane in IA arriveranno a sfiorare quota 100 milioni di euro nel 2025, circa il doppio rispetto al 2024.

Le principali iniziative di adozione dell’IA intraprese in Italia mirano a definire il modello operativo e tecnico del futuro che evolverà in logica di efficienza e data-driven, grazie all’utilizzo esteso dei dati, abilitando un aumento di produttività e qualità dei processi aziendali, dalla stima del rischio alla liquidazione del sinistro.

“Le tempistiche di adozione diffusa di soluzioni basate su IA nel settore assicurativo in Italia dipendono fortemente dalla capacità del settore di continuare ad investire in modo strategico in innovazione. Al contempo, è essenziale che gli investimenti del settore siano supportati da una regolamentazione equilibrata, adeguate incentivazioni e da un upskilling delle risorse umane che abbiano competenze adeguate”.

“Nel corso del 2024 il settore assicurativo italiano potrà già vedere i benefici derivanti dall’adozione sempre più pervasiva dell’l’IA all’interno della propria catena del valore, sia facendo leva sui molteplici dati a sua disposizione che sull’esperienza acquisita nel corso degli anni. A partire dal 2025 le Assicurazioni, grazie anche alla crescente consapevolezza riguardo alle potenzialità dell’IA che verrà acquisita nel corso di quest’anno, potranno vedere la vera accelerazione nel processo di adozione, facendo leva sull’utilizzo esteso dei dati all’interno della nostra vita e sull’incremento della maturità della tecnologia, raggiungendo una adozione diffusa di sistemi basati su IA all’interno dei processi aziendali del settore”, prosegue Poggi.

L’evoluzione del ruolo delle assicurazioni

Secondo il Report Deloitte “IA e Assicurazioni: una partita aperta e senza precedenti le trasformazioni che l’intelligenza artificiale, e in particolar modo l’IA Generativa, porta nel mondo assicurativo si sviluppano lungo tre direttrici principali

1. Il modello operativo e tecnico del futuro evolverà in logica di efficienza e data-driven, grazie all’utilizzo esteso dei dati, abilitando un aumento di produttività e qualità dei processi aziendali9. Secondo lo studio Deloitte “Generative AI: CEO innovation in the insurance industry”il 91% dei CEO si aspettando che l’IA generativa possa portare ad un incremento della produttività con una riduzione dei costi dal 40% al 60%.

2. il ruolo delle compagnie, grazie all’IA, evolverà da singoli “assicuratori” a protagonisti di ecosistemi multiplayer e multidisciplinari, afferenti a molteplici aree di bisogno di cittadini e imprese, in cui le Assicurazioni sono centrali, offrendo nuovi servizi che andranno oltre la protezione, integrando soluzioni di player diversi grazie all’IA. Gli ecosistemi in cui le assicurazioni potranno essere protagoniste e in alcuni casi leader di un’offerta multisettore integrata, sono quelli della salute, della mobilità, del clima, della casa e dei rischi cyber e di impresa. Si andrà sempre di più nella direzione di ecosistemi a centralità assicurativa, in cui le Compagnie orchestreranno i diversi attori coinvolti. Infatti, sempre secondo il report Deloitte “IA e Assicurazioni: una partita aperta e senza precedenti” il 60% delle iniziative più rilevanti delle compagnie assicurative nel campo dell’IA a livello globale sono sviluppate in partnership con soggetti terzi, come provider di servizi, startup insurtech, aziende di tecnologia e anche mondo accademico e della ricerca.

La trasformazione dell’IA innalzerà anche il livello del servizio offerto dalle assicurazioni alle imprese e ai cittadini, garantendo, l’innalzamento del livello di assistenza e soddisfazione dei bisogni e una maggiore facilità e ampiezza della protezione erogata. Infatti, l’IA garantirà nuovi prodotti per nuovi rischi e nuovi servizi oltre la protezione e, al contempo, si prevede una evoluzione dell’assistenza clienti in ottica sempre più “umana”.

Inoltre, per gli assicuratori l‘IA rappresenta anche un potenziale nuovo mercato: per Deloitte i nuovi rischi legati all’utilizzo dell’IA potranno arrivare nel 2032 a generare, a livello globale, 4.7 miliardi di dollari di premi assicurativi sull’IA, con un CAGR (tasso annuo di crescita composto) dell’80%.

Questi cambiamenti avranno un impatto anche sul ruolo degli agenti assicurativi che, grazie all’IA, potranno far evolvere il loro lavoro di consulenza personalizzata verso gli assicurati e di gestione delle necessità di assistenza, innalzando quindi la customer satisfaction e il servizio di protezione erogato.

  1. L’intero sistema assicurativo potrà inoltre mettere a disposizione know-how, informazioni e servizi al Paese e alla PA, incrementando la capacità dello Stato di assicurare protezione e sviluppo ai propri cittadini e imprese. Assistiamo già ad esempi oltreoceano dove un Pool di compagnie statunitensi hanno dato vita ad una società per affrontare il cybercrime, collaborando con le forze dell’ordine, creando dataset aggregati e fornendo aggiornamenti sulle minacce cyber emergenti. O ancora, sempre negli USA, alcune Agenzie governative stanno collaborando con il settore assicurativo per creare un centro di ricerca finalizzato a fornire al settore modelli di analisi per gli impatti delle catastrofi naturali.