Allianz chiude il I semestre l con un volume d’affari complessivo in crescita del 6,4% a 91,0 miliardi di euro. L’utile operativo aumenta del 5,3% a 7,9 miliardi di euro. L’utile netto di base degli azionisti è aumentato del 7,7% a 5,0 miliardi di euro.

Relativamente al II trimestre, i volume d’affari cresce del 7,6% a 42,6 mld di euro, il risultato operativo raggiunge i 3,9 mld e l’utile netto è stabile a 2,5 mld.

“Allianz ha ottenuto ottimi risultati nei primi sei mesi dell’anno e siamo fiduciosi nella nostra capacità di raggiungere le nostre ambizioni per l’intero anno. La nostra performance dimostra i punti di forza e la resilienza della nostra compagnia, soprattutto perché i risultati sono stati ottenuti in un contesto di significative catastrofi naturali nel secondo trimestre, in particolare nel nostro mercato domestico. Questi eccellenti risultati nel ramo danni e infortuni sono stati completati da un’ottima performance nei segmenti Vita/Malattia e Asset Management, a dimostrazione di come la nostra strategia incentrata sul cliente si traduca in una crescita dei profitti solida”, ha commentato il ceo Oliver Bäte.

Enntrando nel dettaglio, nei rami danni il volume d’affari complessivo è aumentato del 7,3%, raggiungendo i 44,8 (41,7) miliardi di euro. L’utile operativo è aumentato del 3,3%, raggiungendo l’eccellente livello di 4,0 (3,9) miliardi di euro. Il combined ratio si è attestato al 92,7% (92,0%). Il loss ratio si è attestato al 68,3% (67,2%), in quanto l’aumento dei sinistri dovuti a catastrofi naturali è stato in parte compensato da un migliore run-off. La redditività sottostante è migliorata in linea con le aspettative. Il rapporto costi/premi è migliorato di 0,4 punti percentuali, attestandosi al 24,4%.

Nel vita-malattia, il PVNBP è salito a 41,1 (36,2) miliardi di euro, sostenuto dalle forti vendite di prodotti ad alta efficienza di capitale. L’utile operativo è aumentato a 2,7 (2,5) miliardi di euro grazie agli sviluppi positivi in quasi tutte le regioni. Il margine di servizio contrattuale (CSM) è salito a 53,6 miliardi di euro da 52,6 miliardi di euro alla fine del 2023, grazie a una crescita normalizzata del CSM del 3,1%. Il margine delle nuove attività è stato forte, pari al 5,7% (5,8%). Il valore delle nuove attività è salito a 2,4 (2,1) miliardi di euro, grazie soprattutto alla crescita dei volumi nella maggior parte delle entità.