Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Nel primo semestre dell’anno le catastrofi naturali hanno provocato nel mondo danni complessivi per 120 miliardi di dollari, pari a circa 110 miliardi di euro. Un conto che per la metà è stato pagato dalle assicurazioni che, nello stesso periodo, hanno registrato perdite per 60 miliardi di dollari, ossia circa 55 miliardi di euro al cambio attuale. l dato è emerso dall’analisi appena pubblicata da Swiss Re e denota una crescita del 62% rispetto alla media degli ultimi 10 anni, come spiega a MF-Milano Finanza Lucia Bevere, senior catastrophe data analyst del gruppo riassicurativo elvetico.
La presidenza del Consiglio viene portata per la prima volta in tribunale per il caos legislativo del Superbonus da oltre 250 imprese edili italiane. L’udienza fissata dal Tribunale di Vicenza (davanti al terzo giudice della prima sezione civile) per il prossimo 5 novembre chiama il governo a prendersi le responsabilità delle diverse modifiche normative sulla misura e della conseguente confusione. Nello specifico a rispondere dei danni alle imprese appaltatrici che si sono viste bloccare la cessione dei crediti, risarcendole.
Arriva la conferma dal consiglio dei ministri: i Paperoni stranieri che si trasferiscono in Italia dovranno pagare una flat tax di 200 mila euro. Il raddoppio dell’imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero è prescritto dall’articolo 3 dello schema di decreto legge Omnibus, contenente «misure urgenti di carattere fiscale, proroghe in termini normativi, interventi di carattere economico nonché in favore delle pubbliche amministrazioni e degli enti territoriali» approvato dall’ultimo cdm pre-pausa estiva delle Camere, che è durato due ore, trattando ben 15 provvedimenti diversi.
Azimut raddoppia le stime per la raccolta dell’intero 2024, prevedendo al termine dei 12 mesi afflussi complessivi per 14 miliardi di euro: la guidance fornita al mercato a inizio anno era intorno a 7 miliardi. Il mercato premia il titolo della società di gestione presieduta da Pietro Giuliani, che ha chiuso le negoziazioni di mercoledì 7 agosto in rialzo dell’1,8% a 20,73 euro per azione. A trainare il gruppo c’è anche la raccolta di luglio, pari a 604 milioni, di cui il 74% (445 milioni) è stato indirizzato verso soluzioni di risparmio gestito

Privacy e cibersicurezza a braccetto. Ma si applica il ne bis in idem delle sanzioni in caso di data breach. Le imprese e le pubbliche amministrazioni, tenute agli adempimenti di cibersicurezza (si veda ItaliaOggi del 6/8/2024), devono anche osservare gli obblighi del Gdpr (regolamento Ue sulla privacy n. 2016/679), tra cui la notifica del data breach al Garante della privacy. Ma in caso di illeciti non c’è doppia punizione: per la trasgressione delle misure di gestione dei rischi informatici, qualificabile come data breach, si applicano solo le sanzioni irrogate dal Garante privacy. È quanto prevede il decreto legislativo di recepimento della direttiva (UE) 2022/2555 (NIS 2), relativa a misure per un livello comune elevato di cibersicurezza nell’Unione europea, approvato in via definitiva dal consiglio dei ministri del 7 agosto 2024.
La Legge di Bilancio 2023 ha confermato la detrazione fiscale per l’installazione di sistemi di sicurezza. Acquistando un nuovo impianto di allarme o videosorveglianza, o sostituendo quello già esistente, sarà possibile usufruire della detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute. Il bonus sicurezza è disponibile fino a tutto il 2024 e consiste in una detrazione fiscale dell’Irpef che dev’essere ripartita in dieci quote annuali di uguale importo. Lo ricorda la Cna in una nota in cui si spiega che gli italiani che partono per le vacanze hanno una grande preoccupazione in comune: lasciare la casa incustodita e alla mercé dei ladri. Un’indagine Cna rivela che questa preoccupazione riguarda oltre sei italiani maggiorenni su dieci. Un livello in linea, o di poco superiore, ai dati del Censis (55%) e del sito di comparazione facile.it (60%). Il furto/rapina nelle abitazioni rimane un reato che intimorisce particolarmente gli italiani. Benché le statistiche lo diano in calo, se ne registrano comunque circa 135mila in un anno. Vale a dire 370 al giorno. Oltre 15 l’ora.
Revisori esclusi (e arrabbiati) dalla legge che ridefinisce le responsabilità per i componenti dei collegi sindacali (Atto Camera 1276, approvato da Montecitorio in prima lettura il 29 maggio). Il testo va a riscrivere l’articolo 2407 del Codice civile, mettendo un tetto economico alle responsabilità dei sindaci, che ad oggi era illimitata. La norma però, denunciano dall’Inrl (Istituto nazionale revisori legali) non comprende tutte le professionalità coinvolte. «Il nuovo comma introdotto all’art.2407», si legge nella nota diffusa dall’Inrl, «recita che “L’azione di responsabilità verso i sindaci si prescrive nel termine di 5 anni dal deposito della relazione relativa all’esercizio in cui si è verificato il danno…” e, secondo le motivazioni della relazione illustrativa, è stato introdotto con la necessità di uniformare la disciplina della prescrizione con quella prevista per i revisori legali per i quali “l’azione di risarcimento si prescrive nel termine di cinque anni dalla data della relazione…”, in considerazione del fatto che non di rado il collegio sindacale o sindaco unico svolge anche la funzione di revisione legale».