Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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A differenza di Eurovita ad occuparsi della questione non può essere direttamente l’Ivass italiana (e i ministeri italiani) considerando che Fwu opera in Italia in regime di libera prestazione di servizio e in liberà di stabilimento. La responsabilità, in altri termini, fa capo alle autorità di controllo assicurative di Lussemburgo e Austria, sede rispettivamente di Fwu Life Insurance Lux e di Fwu Life Insurance Austria Ag. L’istituto italiano presieduto da Luigi Federico Signorini non può fare altro che lavorare ad un’azione di coordinamento con Eiopa (l’autorità europea) e provare il pressing sulle altre due autorità locali. A distribuire le polizze in Italia sono stati di fatto esclusivamente broker mentre non ci sono banche o agenti. E tra i più attivi c’è certamente Solyda srl, con sede a Milano, partecipato direttamente dal gruppo tedesco. Il comitato promotore fisserà le regole per il fondo di garanzia. A comporlo Gianluca Brancadoro, Vincenzo De Stasio e Pierpaolo Marano
Fwu, il gruppo tedesco che opera tramite le controllate assicurative in Lussemburgo e Austria, ha dichiarato insolvenza al tribunale di Monaco coinvolgendo oltre 100.000 clienti italiani. Alexander Dirrheimer, direttore commerciale del gruppo, figlio del fondatore 72enne Manfred, ha inviato una lettera che anticipa risposte alle domande che di certo arriveranno dai clienti.  La dichiarazione della Caa in termini di insolvenza «si basa sul coefficiente di solvibilità di Fll e non sullo stato aziendale della stessa. Fll sta lavorando a un piano per ripristinare il coefficiente».
La sede milanese si trova nei pressi della Stazione Centrale. Ma non c’è anima viva. Al telefono alla domanda del cliente chiede: «Ma posso ritirare i miei soldi?». «Certamente», risponde la signora. «Basta fare richiesta via mail. La società non stipula più nuovi contratti, ma per quelli in essere al momento non c’è problema. Le comunicheremo i costi dell’operazione e così potrà prendere la sua decisione».
Dopo mesi di trattativa, anticipata lo scorso 6 febbraio da MF-Milano Finanza, Axa in Italia ha chiuso l’acquisizione di Nobis, la compagnia presieduta da Alberto Di Tanno, che ne è anche il principale azionista con circa l’83% delle azioni. Un’operazione conclusa proprio mentre Axa, a livello di gruppo, ha deciso di dare avvio a «trattative esclusive» per vendere Axa Investment Managers a Bnp Paribas per 5,4 miliardi. Un’operazione che permetterebbe al gruppo francese di ritirarsi dal settore del risparmio gestito mentre l’alleanza di Axa IM con Bnp Paribas darebbe vita a uno dei principali operatori europei del risparmio gestito, con un patrimonio gestito pari a 1.500 miliardi di euro.
Margine di interesse a 1,98 miliardi (+10%) e fees a 940 milioni (+11%). Ai soci 1,1 miliardi tra 885 milioni di cedole e 200 milioni di buyback. L’ad Nagel: soddisfatti del vertice Generali
Proprio per il loro forte stampo industriale e imprenditoriale, i family office tendono a privilegiare operazioni con un elevato contenuto strategico e di sviluppo, dove possono contribuire in termini di contatti e relazioni, apportando oltre ai capitali anche specifiche esperienze e competenze. Inoltre investono sia attraverso operatori specializzati e regolamentati, tipicamente i fondi chiusi, sia direttamente, da soli o più spesso partecipando a club deal.
A luglio il mercato italiano dell’auto mantiene il segno positivo, ma torna a rallentare il passo. Le immatricolazioni sono state 124.806 con un incremento del 4,7% su luglio 2023. Nei primi sette mesi dell’anno, secondo i dati del ministero dei Trasporti, il numero complessivo di immatricolazioni è invece a poco più di un milione unità, pari a un incremento del 5,25%. Il mese scorso, segnala Motus-E, sono state registrate in Italia 4.129 vetture full electric (+0,9% rispetto allo stesso mese del 2023), con una quota di mercato pari al 3,3% (dal 3,4% di luglio 2023).

Entro il 31 marzo 2025 banche e intermediari dovranno inviare alla Banca d’Italia nuove segnalazioni periodiche antiriciclaggio. Lo prevedono le disposizioni in materia di organizzazione, procedure e controlli interni volti a prevenire l’utilizzo degli intermediari a fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo poste in pubblica consultazione fino alla metà di settembre.
L’idea che il governo possa scendere in campo, introducendo «forme di tutela per gli esercenti le professioni sanitarie, in relazione alle norme penali» piace (molto) ai «camici bianchi». E, sempre nella «galassia» delle categorie impegnate nella tutela della salute, spunta, invece, l’appello all’Esecutivo della Federazione nazionale degli Ordini dei tecnici di radiologia medica, della riabilitazione e della prevenzione affinché, al pari di altre, possa «beneficiare di una propria Cassa di previdenza e assistenza», riaprendo i termini del decreto legislativo 103/1996 (il provvedimento che diede la stura alla nascita degli Enti pensionistici privati di «nuova generazione», caratterizzati dall’applicazione del metodo di calcolo contributivo pure dei trattamenti, ndr).
Semestre solido per Banca Mediolanum, spinto da commissioni e margine di interesse in crescita a doppia cifra. L’utile netto è salito del 24% su base annua a 449,9 milioni, a fronte di 587,4 milioni di commissioni nette (+15%) e di 418 milioni di margine di interesse (+20%). Sul fronte patrimoniale il Cet 1 era al 23,7%.
Azimut ha chiuso il semestre con un utile netto adjusted di 330 milioni di euro, in crescita del 43% su base annua. I ricavi sono saliti del 9% a 702 milioni. La posizione finanziaria netta consolidata era positiva per 637 milioni, in aumento di 245 mln rispetto a fine 2023. Il gruppo è fiducioso nella capacità di superare gli obiettivi fissati per l’intero anno: oltre 7 miliardi di raccolta netta, già ampiamente superato nel semestre con 10 miliardi, e 500 milioni di utile netto.

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  • Peste suina al Nord. «Nuove misure»
Si riaccende l’allarme tra gli allevatori per la peste suina africana.Una minaccia che si ripresenta con 6 nuovi focolai individuati in allevamenti in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna. Già iniziati gli abbattimenti degli animali, ma il ministero della Salute annuncia nuove «misure straordinarie» per «scongiurare l’ulteriore diffusione della malattia». Dura la Cia-Agricoltori Italiani: «Con oltre 2 milioni di cinghiali liberi sul territorio nazionale e operazioni di contenimento a rilento, non ci può essere freno a questa peste».