Sulla base di un campione di imprese (pari al 90% del ramo in termini di premi), limitatamente alle sole autovetture ad uso privato, l’ANIA stima che nel 2023 siano state commercializzate oltre 10 milioni di polizze per le coperture delle due garanzie incendio e furto, valore in crescita rispetto al dato dei due anni precedenti, quando i veicoli assicurati erano circa 9,7 milioni.

In rapporto al totale delle autovetture assicurate nel ramo r.c. auto, ANIA stima un’incidenza per le due garanzie vicino al 35% a livello nazionale (in linea con il biennio precedente). Esiste però una notevole differenza a livello territoriale.

Le penetrazioni superiori alla media si riscontrano nelle regioni del Centro-Nord: più di una vettura su due si assicura in Lombardia (53,1%), circa il 45% nel Piemonte e nel Lazio, il 37% in Emilia-Romagna, il 34% in Liguria e il 32% in Veneto. Valori di penetrazione molto bassi, di poco superiori al 21%, sono registrati prevalentemente in quasi tutte le regioni del Sud, fatta eccezione per la Campania dove si arriva al 22,6%; tuttavia anche in Trentino-Alto Adige e in Valle d’Aosta si registrano incidenze di autovetture assicurate inferiori al 23%.

Frequenza sinistri

L’indicatore della frequenza sinistri (ottenuta come il rapporto fra il numero dei sinistri accaduti in un anno e il numero dei rischi esposti) mostra valori molto più alti per l’assicurazione del furto del veicolo (7,57 furti ogni 1.000 veicoli assicurati nel 2023, valore in significativo aumento rispetto al 2022, quando era pari a 6,87) che non per quella contro l’incendio, dove la frequenza sinistri è molto più contenuta (0,40 incendi l’anno ogni 1.000 veicoli assicurati nel 2023, valore comunque in aumento rispetto al 2022, quando era pari a 0,33).

Vi è inoltre una forte variabilità di questo indicatore a livello territoriale. La regione con la più alta frequenza sinistri di furti nel 2023 è la Campania (20 veicoli rubati ogni 1.000 veicoli assicurati, valore in aumento sia rispetto al 2022, quando erano 17, sia rispetto al 2021 quando erano pari a circa 14 ogni 1.000 veicoli), seguita dalla Puglia (quasi 19 veicoli nel 2023, in lieve miglioramento rispetto al 2022 quando erano circa 20, ma ancora superiore al valore del 2021 quando erano 18), dalla Sicilia (quasi 13 veicoli, valore in aumento rispetto al 2022 e soprattutto rispetto al 2021 quando non arrivavano a 9) e dal Lazio (12 veicoli, 1 in più rispetto al 2022 e 2 in più rispetto al 2021).

In particolare, le province dove si riscontra in assoluto il valore dell’indicatore più elevato nel 2023 sono: Foggia (33 furti – valore in linea con il 2022 ma erano 28 nel 2021), Barletta-Andria-Trani (32 furti ogni 1.000 veicoli assicurati, in deciso miglioramento rispetto ai 40 del 2022 e in linea con quelli registrati nel 2021), Palermo (26 veicoli rubati ogni 1.000 assicurati, in aumento rispetto ai 21 rilevati nel 2022 e soprattutto ai 14 del 2021), Napoli (25 furti, erano 22 nel 2022 e 19 nel 2021) e Caserta (21 veicoli rubati ogni 1.000 assicurati, valore superiore ai 16 del 2022, ma anche ai 14 del 2021).

Le regioni d’Italia più virtuose sono quasi tutte nel Centro-Nord; in particolare la Valle d’Aosta, con un indicatore nel 2023 pari a 1,63 veicoli rubati ogni 1.000 veicoli assicurati (era 2,07 nel 2022 e 2,56 nel 2021), il Trentino-Alto Adige, con 1,87 veicoli rubati ogni 1.000 veicoli assicurati (in lieve miglioramento rispetto al 2022 quando era pari a 1,93, ma più elevato di quanto si registrava nel 2021 quando era 1,26) e il Friuli-Venezia Giulia, con 2,45 veicoli rubati ogni 1.000 veicoli assicurati (valore superiore al 2022 e al 2021, quando
era pari rispettivamente a 1,99 e 1,59). Anche la Liguria (2,53 veicoli rubati ogni 1.000 assicurati), le Marche (3,04 veicoli rubati ogni 1.000 assicurati), il Veneto (3,22 veicoli rubati ogni 1.000 assicurati) e l’Umbria (3,60 veicoli rubati ogni 1.000 assicurati) mostrano valori ben al di sotto della media nazionale, sebbene quasi tutti in crescita rispetto al 2022.
La Sardegna registra un valore contenuto della frequenza sinistri, circa 2,98 veicoli rubati ogni 1.000 assicurati, in aumento rispetto al 2022 (2,71 veicoli rubati ogni 1.000 assicurati) e al 2021 (2,57 veicoli rubati ogni 1.000 assicurati).

Le città dove l’indicatore è più basso sono Verbania, Aosta e Belluno, dove la frequenza dei furti è pari al massimo a 1,4 veicoli ogni 1.000 assicurati.

Per la garanzia incendio, rispetto a una media nazionale della frequenza sinistri pari a 0,40‰, vi è una sinistrosità particolarmente bassa in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia, in Molise e in Valle d’Aosta, con valori dell’indicatore non superiori a 0,20‰, circa la metà della media nazionale. Anche nelle Marche, in Trentino-Alto Adige, in Emilia-Romagna, in Umbria, in Toscana, in Liguria, in Campania, in Piemonte, in Lombardia e in Abruzzo si registrano valori della frequenza inferiori alla media nazionale, tuttavia, quasi tutti in aumento rispetto al 2022. Le regioni che nel 2023 presentano valori di frequenza sinistri più elevati sono il Lazio (0,95 veicoli incendiati ogni 1.000 assicurati), la Sicilia (0,81 veicoli incendiati ogni 1.000 assicurati), la Sardegna (0,79 veicoli incendiati ogni 1.000 assicurati), la Calabria (0,73 veicoli incendiati ogni 1.000 assicurati), la Puglia (0,59 veicoli incendiati ogni 1.000 assicurati) e la Basilicata (0,49 veicoli incendiati ogni 1.000 assicurati).
Le punte estreme di rischiosità si registrano nel 2023 nelle provincie di Nuoro, Palermo e Crotone, con una frequenza mediamente prossima all’1,60‰, seguite da Reggio Calabria, Roma e Barletta-Andria-Trani con una frequenza vicina all’1,00‰. Le province più virtuose sono invece Prato, L’Aquila, Rovigo, Verbania e Grosseto dove la frequenza non ha superato lo 0,10‰.

Grado medio di danno

Il grado medio di danno che esprime la percentuale del valore del bene assicurato che viene “persa” a seguito del sinistro.
L’esposizione media (calcolata come valore assicurato diviso rischio assicurato), per entrambe le garanzie, nel 2023 è in aumento rispetto al 2022 e pari a circa 12.500 euro (era circa 11.500 euro nel 2022 e 11.200 euro nel 2021).

Per la garanzia furto, si rileva nel 2023 un valore medio nazionale del grado medio di danno pari al 41,0%, circa un punto in meno rispetto a quanto si registrava nel biennio precedente; ciò significa che i furti parziali hanno ancora un peso considerevole, essendo infatti l’incidenza del danno medio risarcito rispetto al valore assicurato pari a meno della metà. Nel caso dell’incendio, invece, il valore è stato pari a circa il 56,7%, in aumento di oltre 2 punti rispetto all’anno precedente (era 54,5% nel 2022) ma inferiore di circa 4 punti rispetto al 2021 (era 60,7% nel 2021) e ciò indica che aumenta lievemente, rispetto al 2022, il peso dei sinistri che hanno causato un sinistro parziale di media e piccola entità, anche se rimane inferiore a quanto si registrava nel 2021.

Anche per il grado medio di danno vi è, in entrambe le garanzie, una marcata variabilità a livello territoriale (figura 2). Nel caso del furto, si registrano valori superiori alla media nelle regioni del Sud. In particolare, risulta un valore quasi doppio rispetto alla media nazionale in Puglia (85,3%), seguita dalla Basilicata (70,9%), dal Molise (58,4%), dal Lazio (58,2%), dalla Campania (55,6%), dall’Abruzzo (49,8%) e dalla Calabria (47,6%). In particolare, le
province dove si riscontra in assoluto il valore dell’indicatore più elevato nel 2023 sono Barletta-Andria-Trani (circa il 100% di perdita del valore del bene assicurato), Bari (88%), Matera (86%), Nuoro (84%), Brindisi (83%).

Nel caso dell’incendio si rileva un grado medio di danno pari a circa il 100% in Sardegna, al 94% in Campania, al 91% nelle Marche e all’83% in Puglia. A livello provinciale, valori del 100% sono stati registrati in molte città quali Ancona, Caserta, Sud Sardegna, Taranto, Nuoro, Messina, Cagliari, Caltanissetta e Sassari.

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