L’Unione Europea ha indicato all’Italia 5 raccomandazioni in realzione all’e-Health, alla luce della Valutazione sullo stato di avanzamento dei paesi dell’Ue per raggiungere l’obiettivo e-Health del decennio digitale, ovvero quello di avere il 100% dei cittadini dell’UE con accesso alle cartelle cliniche elettroniche entro il 2030:

  • Rendere disponibile ai cittadini di tutte le regioni la tipologia di dati delle immagini mediche attraverso il servizio di accesso online.
  • Assicurarsi che tutti i tipi di dati siano resi disponibili in modo tempestivo.
  • Offrire ai cittadini di tutte le regioni un’applicazione mobile per accedere alla propria cartella clinica elettronica.
  • Aumentare l’offerta di dati sanitari coinvolgendo più categorie di fornitori di servizi sanitari.
  • Basarsi sulle disposizioni di legge esistenti e implementare funzionalità tecniche in tutte le regioni per quanto riguarda le opportunità di accesso per i tutori legali, le persone autorizzate e i gruppi svantaggiati.

Lo studio ha esaminato i progressi compiuti dagli Stati membri dell’Ue (nonché da Norvegia e Islanda) riguardo l’accesso dei cittadini alle loro cartelle cliniche elettroniche al 31 dicembre 2023. E’ stato utilizzato un indicatore composito, che incorpora quattro livelli che analizzano in modo completo molteplici aspetti dell’accesso alle cartelle cliniche elettroniche: l’implementazione di servizi di accesso elettronico per i cittadini, le categorie di dati sanitari accessibili, la tecnologia di accesso utilizzata (eID, accesso tramite portali o app), la copertura (per popolazione e operatori sanitari) e le opportunità di accesso eque.

Dal report emerge che l’Italia registra l’83% di maturità (contro il 71% di un anno prima) posizionandosi fra i 12 paesi che vantano una percentuale compresa fra l’83 e l’88%, mentre i primi cinque paesi più maturi sono Belgio (100%), Danimarca (98%), Estonia (98%), Lituania (95%) e Polonia (90%).

I servizi di accesso regionale sono tecnicamente disponibili in Italia. L’Italia ha ottenuto un punteggio dell’80% per le categorie di dati sanitari, rispetto a una media europea del 74%. Il sottoindicatore del Paese con il punteggio più basso in questo livello tematico è quello relativo ai dati di sintesi delle cartelle cliniche, con un punteggio di maturità del 57%.

L’80-100% della popolazione nazionale è tecnicamente in grado di accedere ai servizi di accesso online per le cartelle cliniche e-health sia attraverso applicazioni mobili native che attraverso portali online, effettuando il login con un’identificazione elettronica conforme al regolamento Eidas. Inoltre, 3 delle 11 categorie di fornitori di servizi sanitari applicabili forniscono i dati pertinenti. Per quanto riguarda le opportunità di accesso per alcune categorie di persone, l’Italia ottiene un punteggio dell’84% rispetto a una media europea del 77% e segue le linee guida sull’accessibilità dei contenuti web.

Secondo l’indagine poco più del 40% delle regioni ha implementato funzionalità per mettere in pratica le disposizioni di legge sulle opportunità di accesso. Solo una gamma limitata di categorie di fornitori di servizi sanitari fornisce dati sanitari.