Il CEO del Gruppo Axa, Thomas Buberl, ha risposto alle domande dei giornalisti dell’Associazione francese dei giornalisti assicurativi (Anja), tornando sul tema del cambiamento climatico e, direttamente collegato a questo, sul concetto di assicurabilità.
“Non ho paura del rischio climatico“, ha detto Buberl, che ritiene che sia ancora un rischio assicurabile oggi “se cambiamo il modo in cui lo guardiamo“. Uno dei messaggi rilevanti è stato quello di insistere sulla crescente importanza della prevenzione nei contratti assicurativi, anche se ciò significa “diventare un elemento decisivo“.
L’introduzione di queste politiche di prevenzione solleva due questioni: il loro finanziamento e la comunicazione. Per quanto riguarda il primo punto, “spetta agli assicurati e alla collettività pagarle“, osserva, considerandole soprattutto un investimento per evitare tariffe molto più alte nel medio termine senza la loro introduzione. Per quanto riguarda la necessità di sensibilizzare il grande pubblico su questi cambiamenti – e quindi sull’impatto, in parte già visibile, sui loro premi assicurativi – il CEO del gruppo Axa ritiene che, al di là della semplice gestione dei sinistri, “l’assicuratore è lì per aiutare i clienti che si impegnano nella prevenzione”, facendo il collegamento con lo slogan del gruppo, “Now You Can”.
Interrogato sul concetto di assicurabilità, Thomas Buberl ritiene illogico che alcuni operatori vogliano ritirarsi da determinati rischi e/o territori. “La selettività non farà che aggravare il problema (…) Un assicuratore che comprende il proprio business non vorrà mai essere più selettivo, altrimenti sarebbe la morte del suo modello“.
Sempre in tema di clima, Buberl si è dichiarato sorpreso dal desiderio di alcune mutue assicuratrici di passare a uno schema cat’ nat’ a livello europeo. “Non ne vedo il vantaggio“, afferma, ritenendo che “un problema debba essere affrontato dove si verifica“, ossia a livello nazionale.
Oltre al clima, Thomas Buberl ha smentito le voci ricorrenti di una prossima vendita di Axa XL Re. “Se volessimo vendere questa entità, avremmo svolto un significativo lavoro di stabilizzazione e di investimento poco prima?“, ricordando il lavoro di pulizia del portafoglio svolto quando XL è stata rilevata da Axa.
Infine, ha accennato brevemente alla partnership appena formalizzata tra Axa e lo specialista francese dell’intelligenza artificiale generativa (AI), Mistral.AI, rivelando che le discussioni tra i due attori sono iniziate un anno fa. Thomas Buberl ha sottolineato che l’ambizione di questa partnership è quella di rispondere a una semplice esigenza: “piuttosto che creare un costoso LLM, stavamo cercando di costruire un modello che fosse quasi altrettanto potente ma a un costo molto più basso“. L’obiettivo di questa partnership è creare un modello dedicato al settore assicurativo e poi aprirlo ad altri attori.
Fonte: L’Argus