Metà degli italiani fa sport, anche in maniera saltuaria, e sono sempre di più coloro che si allenano con il supporto di app e dispositivi dedicati al fitness e al monitoraggio delle performance. Lo rileva l’ultima indagine dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, che insieme a Nomisma ha analizzato l’atteggiamento e le abitudini degli abitanti del Bel Paese nei confronti dell’attività fisica.

Dalla ricerca – che ha coinvolto un campione rappresentativo di 1.200 persone su tutto il territorio nazionale – emerge come il 29% dichiari di praticare un’attività sportiva in maniera continuativa, in aumento rispetto alla rilevazione svolta nel 2022, quando la percentuale era solo del 25%. Se a questi si aggiunge il 21% che dice di fare sport in maniera saltuaria, il totale degli sportivi arriva al 50%, con una prevalenza degli uomini (59%) rispetto alle donne (41%). Diminuisce invece il numero degli inattivi, ossia di chi dichiara uno stile di vita totalmente sedentario, che passa dal 21% al 14% del campione.

L’indagine evidenzia come la tecnologia sia un’alleata sempre più preziosa per chi fa sport: quasi tre sportivi su quattro dichiarano di aver fatto uso almeno ogni tanto di app e device dedicati al fitness nell’ultimo anno, in particolare per usufruire di funzioni come il contapassi (64%), il monitoraggio delle calorie bruciate (45%) e il cardiofrequenzimetro (42%). Inoltre, in linea con un trend iniziato negli anni della pandemia, oltre la metà (55%) ha seguito anche corsi o dirette streaming di allenamento online.

Guardando alla frequenza di allenamento, il 49% dichiara di allenarsi almeno 3 volte a settimana, con il 14% che arriva anche a cinque o più sessioni nella settimana tipo. Uno su tre (31%) si allena con il supporto di un personal trainer o di un istruttore. Le attività più praticate sono lacorsa e altre discipline affini all’atletica leggera (34%), lo yoga e il pilates (22%, ma sale al 40% tra le donne) e altri corsi in palestra (20%). Si conferma inoltre la passione degli italiani per il pallone, con il 19% che dichiara di giocare a calcio, calcetto o calciotto. Seguono per popolarità ilciclismo e il nuoto, entrambi al 15%.

Ma quali fattori spingono gli italiani a dedicarsi all’esercizio fisico? Secondo i dati della ricerca, il 28% degli intervistati lo fa principalmente percurare l’aspetto fisico e mantenersi in forma; mentre il 24% per migliorare le proprie condizioni di salute. Ma lo sport svolge per molti anche una funzione chiave nella gestione dello stress e nel miglioramento del benessere mentale, con il 19% che indica questo aspetto come motivazione principale per la sua attività sportiva.

Infine, la ricerca ha esaminato anche le caratteristiche di coloro che non praticano sport. È emerso come per la maggior parte (80%) si tratti di persone che lo hanno praticato in passato, anche solo in maniera saltuaria, ma ora hanno smesso. Come mai? La mancanza di tempo, a causa degli impegni richiesti dal lavoro e da altre attività quotidiane, è tra i motivi indicati dalla maggioranza del campione (54%). Altre motivazioni comuni sono i costi troppo alti (20%) e l’insorgere di problemi a livello fisico (19%). Uno su tre (34%), comunque, ammette di essere semplicemente pigro e di non amare fare sport.