Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Via alla nuova normativa sul capitale delle banche. Le regole finali di Basilea 3 (note anche come Basilea 3+) sono state pubblicate ieri in Gazzetta Ufficiale ed entreranno in vigore tra 20 giorni (si tratta del regolamento Crr3 e della direttiva Crd6). Per l’Italia una norma di rilievo riguarda il congelamento del valore di una parte significativa dei titoli di Stato nei bilanci delle banche fino al 2025 ai fini patrimoniali. Gli istituti potranno così applicare la normativa dal terzo trimestre, dato che l’entrata in vigore del testo è successiva al 30 giugno e quindi al primo semestre. Una misura riguarda soprattutto la partecipazione di Mediobanca in Generali. Le nuove norme consentiranno alle banche con quote assicurative di mantenere lo sconto patrimoniale sulle partecipazioni (noto come Danish Compromise) a tempo indeterminato, non più fino a fine 2024. Le quote non saranno dedotte dal capitale ma ponderate, quindi ci sarà un minore assorbimento di patrimonio. Così Mediobanca non avrà più pressione regolamentare a cedere la quota in Generali. Per l’istituto il beneficio patrimoniale, già incluso nel piano 2023-2026, è dell’1% di capitale.
Nel 2023 i fondi pensione hanno immesso nell’economia italiana 36,6 miliardi di euro. Oltre la metà degli investimenti sono stati allocati in obbligazioni governative (il 14,1% sono titoli del debito pubblico italiano) e altri titoli di debito. È quanto emerge dalla relazione 2024 della Covip-Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione presentata al Parlamento dalla presidente facente funzione Francesca Balzani. Nel 2023 è cresciuto del 3,7% il numero degli iscritti alla previdenza complementare raggiungendo quota 9,6 milioni, di cui 3,9 milioni iscritti ai fondi negoziali, il 5,4% in più rispetto al 2022. Le risorse accumulate dalle forme pensionistiche complementari si sono attestate a 224,4 miliardi di euro, con un incremento del 9,1% rispetto all’anno precedente, «determinato prevalentemente dalla dinamica positiva dei mercati finanziari».
  • SALUTE SOLO PER IL 55%
Il 55% degli italiani vivono in Regioni con risultati soddisfacenti per la tutela della salute,
mentre per il 45% le cose non vanno del tutto bene. Questo il primo risultato che emerge
dall’analisi delle opportunità di tutela della salute nelle Regioni, condotta dai 104 esperti raggruppati dal Crea Sanità, centro per la ricerca economica applicata in sanità (per il quale operano ricercatori e docenti universitari nei campi dell’economia, del diritto, dell’epidemiologia, dell’ingegneria biomedica, della statistica medica) in un Panel
multistakeholder diviso in cinque gruppi: Istituzioni, Management aziendale, Professioni sanitarie, Utentii, Industria medicale. . La buona notizia di questa edizione è che negli ultimi
cinque anni si è registrato un miglioramento del 46% delle performance che ha interessato
tutte le ripartizioni geografiche e, in maggior misura – anche se il Sud è ancora indietro rispetto alla valutazione delle singole performance – le Regioni del Mezzogiorno, poi quelle del Nord-Est, del Nord-Ovest e del Centro

corsera

Giovani e pensione integrativa? Due mondi ancora lontani. Solo uno su cinque ha un fondo pensione secondo i dati della Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (Covip). Se a fine 2023 gli iscritti alla previdenza complementare sono saliti s 9,6 milioni resta il gap generazionale. La quota di giovani fino a 34 anni è del 19,3% nel 2023 in salita dal 17,6% del 2019. Crescono gli under 20, saliti dal 2,2% del 2019 al 2,6 del 2023. La presidente Covip, Francesca Balzani: « Ciò rispecchia le decisioni familiari di aprire una posizione previdenziale per i propri figli in vista di una successiva alimentazione una volta entrati nel mondo del lavoro».


Handelsblatt

 

Negli ultimi tempi la raccolta premi di molti assicuratori vita è diminuita in modo significativo. Migliori condizioni contrattuali e nuovi prodotti potrebbero rivitalizzare la nuova attività a partire dal 2025.