Nell’ultimo anno si è registrato un aumento record delle temperature, consolidandosi come l’anno più caldo da quando sono iniziate le registrazioni. Questo aumento termico è stato accompagnato da eventi meteorologici estremi in tutto il mondo, che hanno colpito popolazioni ed ecosistemi. Alcuni esempi degni di nota includono la siccità in Spagna, le inondazioni in Cina e gli incendi in Cile.

L’aumento della frequenza e dell’intensità di questi eventi estremi, sempre più frequenti e di grandi dimensioni, rappresenta una sfida per gli assicuratori, in quanto porta a un aumento dei sinistri assicurativi. Le richieste di risarcimento legate al clima, come inondazioni o siccità, tra le altre, sono più costose in termini di risarcimento e costringono gli assicuratori a rivalutare i loro modelli di rischio e le loro polizze di copertura.

Lo evidenzia un articolo di Mapfre che affronta l’impatto del cambiamento climatico sul settore assicurativo, che cerca di adeguare le proprie strategie al fine di offrire un servizio più efficiente in un contesto di crescente incertezza climatica.

Il contesto di rischio sempre più complesso, in cui i tradizionali modelli di sottoscrizione e compensazione non sono più sufficienti, ha portato il settore a esplorare nuovi approcci nella valutazione e nella gestione del rischio, compresa l’implementazione di ulteriori servizi di previsione e assistenza per migliorare la risposta ai disastri.

In questo scenario, l’innovazione e i dati giocano un ruolo fondamentale. Gli assicuratori si rivolgono sempre più all’utilizzo dei dati per migliorare la valutazione del rischio, personalizzare i servizi e stabilire l’offerta economica dei propri prodotti, senza comprometterne la sostenibilità, per cui è importante puntare sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce. “È a questo punto che entra in gioco la governance e l’uso dei dati raccolti“, afferma Mapfre.

L’analisi dei big data consente agli assicuratori di studiare grandi volumi di informazioni provenienti da varie fonti, semplificando l’identificazione di modelli e tendenze che aiutano ad adattare i loro modelli di rischio in modo più accurato alle mutevoli condizioni ambientali e ad anticipare gli eventi in modo più accurato.

Oltre all’analisi dei dati, anche l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico influenzano tutta questa elaborazione dei dati e il processo decisionale, consentendo di automatizzare la valutazione del rischio e la gestione dei sinistri, rendendoli più efficienti e offrendo un servizio migliore ai propri assicurati. Né va dimenticato l’utilizzo in alcuni settori di sensori IoT che permettono di monitorare un’attività in tempo reale, aiutando ad anticipare e ridurre la gravità dei sinistri.

Ne è un esempio la collaborazione di Mapfre con Lobelia Earth per prevedere l’impatto del cambiamento climatico sui rischi fisici dei portafogli assicurati. Si tratta di un progetto pilota realizzato attraverso la piattaforma Lobelia.Climate attraverso il quale sono stati valutati e quantificati automaticamente quattordici indicatori climatici estremi comunemente utilizzati in sette rischi climatici, spiega il gruppo assicurativo.