Moody’s ha pubblicato un report in cui evidenzia che gli assicuratori Danni europei si trovano oggi ad affrontare una crescita di vulnerabilità strutturale, e non ciclica, rispetto agli eventi meteorologici estremi.

Questo mutamento di condizioni è principalmente dovuto alla forte riduzione di disponibilità di riassicurazione e all’aumento dei costi, che costringe gli assicuratori primari a farsi carico di una quota maggiore dei sinistri legati alle condizioni meteo.

Nel 2023, la frequenza e la gravità degli eventi meteorologici come inondazioni, grandinate e incendi hanno generato perdite significative nelle casse degli assicuratori Danni europei. La ridotta copertura riassicurativa disponibile ha esacerbato questo problema, poiché oltre a diminuire l’offerta di coperture i riassicuratori hanno aumentato i prezzi.

Di conseguenza, gli assicuratori primari hanno dovuto trattenere più rischi, portando a un notevole deterioramento dei loro combined ratio.

Guardando al 2024, Moody’s sottolinea come il mercato della riassicurazione rimanga molto sfidante. Nonostante la natura ciclica del mercato, con prezzi che potrebbero raggiungere il picco nel 2024, Moody’s non si aspetta che i riassicuratori possano rivedere i livelli di copertura dei rischi secondari e riportarli alle condizioni pre-2023, costringendo quindi gli assicuratori primari a un’elevata esposizione agli eventi atmosferici.

Secondo logica, gli assicuratori primari dovrebbero quindi aumentare i prezzi delle coperture per compensare l’aumento dei sinistri legati al clima. Tuttavia, trasferire questi costi ai clienti è alquanto complicato, proprio a causa dei recenti aumenti dei prezzi sulla spinta dall’inflazione.

Inoltre, Moody’s spiega che valutare accuratamente i costi associati ai sinistri legati al clima è diventato più impegnativo, come dimostrato dai costi imprevisti delle grandinate che nel 2023 hanno interessato l’Italia. Per gli assicuratori, un’alternativa è quella di ritirare o limitare la copertura per determinati rischi, ma ciò potrebbe portare a pressioni sociali e anche a possibili interventi del governo.

Il conclusione, il report di Moody’s sostiene che la crescente vulnerabilità degli assicuratori Danni europei agli eventi atmosferici estremi è un grosso problema in un’ottica di lungo periodo, “ma il settore deve affrontare per tempo queste sfide esplorando nuove strategie di gestione del rischio e di determinazione dei prezzi per mantenere una buona redditività a fronte dei cambiamenti climatici”.