Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Il broker indipendente inglese Ardonagh studia il dossier Wefox, l’insurtech tedesca in cerca di acquirenti, con un’operazione destinata a coinvolgere il mercato italiano. La trattativa, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, è in fase avanzata; l’intenzione è arrivare a un accordo il più rapidamente possibile, magari già entro il mese di giugno o al più tardi nei primi giorni di luglio. A farsi avanti, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, è stato appunto il broker indipendente Ardonagh, che in Italia tra l’altro nelle scorse settimane ha già rilevato alcuni asset ceduti da Wefox. Si tratta in particolare di Mansutti srl, la società di brokeraggio attiva nel segmento linee commerciali che intermedia premi lordi annuali per circa 45,5 milioni. Per entrare in Italia, nel 2021, Wefox decise infatti di rilevare lo storico broker Mansutti; in seguito a ciò Tomaso Mansutti è diventato azionista dell’insurtech ed è entrato nel consiglio di amministrazione del gruppo in Germania.
Entro il 2030 il 55% delle polizze assicurative avrà componenti di intelligenza artificiale che rivoluzionerà la gestione dei sinistri ma anche la relazione con i clienti. Una stima che emerge dall’analisi realizzata dall’Italian Insurtech Association (IIA), che sarà presentata oggi nel corso dell’evento «Beyond Claims & Customer Centricity», organizzato a Milano. Secondo il campione analizzato da IIA, che ha coinvolto oltre 30 player tra grandi compagnie e i principali broker assicurativi, con una copertura di circa il 90% dei premi assicurativi in Italia, l’intelligenza artificiale, come detto, rivoluzionerà in particolare due aspetti del settore: la gestione dei sinistri e la centralità del cliente.
Ifondi comuni tornano alla ribalta nei portafogli di private banking, quelli della clientela con una ricchezza investibile che generalmente si colloca tra i 250 e i 500 mila euro. Secondo quanto svelato da Aipb, associazione di categoria dell’industria presieduta da Andrea Ragaini (Banca Generali) nel primo trimestre 2024 la raccolta in fondi comuni è aumentata su base trimestrale dell’8,1%, contribuendo (con la spinta dell’effetto mercato) alla crescita delle masse totali per 19,4 miliardi. La quota di fondi comuni nel portafoglio medio del private banking sale così al 22%: quasi un quarto dell’asset allocation complessiva. Così come cresce l’apporto al portafoglio totale di titoli di Stato e azioni, entrambi all’11%.

Se hai 30 anni, hai cominciato a lavorare all’inizio del 2022 e sarai in possesso di almeno 20 anni di contribuzione potrai andare in pensione nel dicembre del 2063 con 69 anni e 10 mesi d’età. È ciò che emerge dalla proiezione del simulatore Inps «Pensami», elaborata in virtù degli adeguamenti agli incrementi alla speranza di vita, in base allo scenario demografico Istat mediano (base 2022) relativo alle tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario. Lo strumento utilizzato per determinare la propria pensione è, però, considerato di fatto «superato» dallo stesso Istituto nazionale della previdenza sociale.