Secondo un report di S&P Global Ratings, i recenti eventi meteorologici estremi verificatisi a partire dal 1° giugno nelle regioni meridionali e orientali del Sudafrica mettono alla prova la capacità degli assicuratori di adattarsi ai cambiamenti climatici.
Le forti piogge e le inondazioni in alcune aree della provincia Eastern Cape, insieme ai tornado nel KwaZulu Natal, hanno causato perdite di vite umane e danni a case, veicoli e infrastrutture pubbliche come scuole, strade e strutture sanitarie.
S&P precisa che è ancora troppo presto per valutare l’impatto finanziario degli eventi e gli eventuali effetti sul rating sul settore assicurativo sudafricano. Attualmente, non esiste il rischio di downgrade, soprattutto per gli assicuratori con solide riserve finanziarie. Tuttavia, osserva S&P, se gli eventi meteorologici estremi dovessero persistere i profitti degli assicuratori potrebbero risentirne e le riserve finanziarie indebolirsi nel lungo termine, in particolare se dovessero continuare a coincidere con condizioni socio-economiche complesse, inflazione elevata e disoccupazione.
S&P prevede di monitorare da vicino gli sviluppi nella seconda metà dell’anno, in particolare con il previsto passaggio a La Niña che probabilmente peggiorerà le condizioni meteorologiche estreme.
Negli ultimi anni, il Sudafrica ha registrato un aumento dei disastri legati alle condizioni meteorologiche estreme come inondazioni, incendi e tempeste, portando ad aumenti significativi dei costi ri/assicurativi e dei livelli di franchigia.
Nel 2023, gli assicuratori primari hanno leggermente ridotto la loro dipendenza dalla riassicurazione, scendendo a circa il 30% dal 32% del 2022. Secondo la South African Reserve Bank, il combined ratio medio per gli assicuratori primari è aumentato al 100,6% entro a fine 2023, rispetto al 98,2. % del 2022.