In un contesto di continua instabilità globale, le aziende intensificano la loro attenzione alla gestione del rischio, adattando le strategie per far fronte alle minacce in evoluzione, secondo quanto riportato dal broker assicurativo e riassicurativo WTW.

Dopo un anno in cui quasi un quinto delle aziende ha dovuto ridimensionare gli utili a causa di eventi geopolitici, anche il 2024 si è rivelato impegnativo, con il 69% delle aziende che ha segnalato interruzioni della catena di approvvigionamento causate da questioni geopolitiche, secondo il nuovo rapporto “How are leading companies managing today’s political risks?” di WTW.

La settima indagine annuale sui rischi politici condotta da WTW ha rivelato che le aziende sono passate da uno stato di allarme a uno di preparazione. Circa il 96% degli intervistati ha dichiarato di aver investito quest’anno in nuove strategie di gestione del rischio politico, come il miglioramento dei processi aziendali e la formazione di team interfunzionali.

A causa delle perturbazioni nel Mar Rosso, l’interruzione della catena di approvvigionamento sponsorizzata dallo Stato è diventata una delle principali preoccupazioni aziendali per il 2024. Inoltre, le “aggressioni in zona grigia” – azioni che minacciano un Paese senza un conflitto diretto – sono entrate per la prima volta nella top 10 dei rischi aziendali.

Altri risultati includono che il 47% delle aziende ha subito una perdita per rischio politico superiore a 50 milioni di dollari. Il conflitto a Gaza ha avuto un impatto finanziario minore rispetto al conflitto in Ucraina: solo il 4% delle aziende ha riportato perdite finanziarie significative a causa di Gaza, mentre il 20% ha riportato perdite simili a causa dell’Ucraina. Le tendenze alla competizione geostrategica e al populismo sono destinate a rafforzarsi. Con le prossime elezioni negli Stati Uniti, il 64% delle aziende è preoccupato per il rischio politico in Nord America, la stessa percentuale che ha segnalato preoccupazioni per il rischio politico in Asia.

Il conflitto in Ucraina rimane il rischio principale dell’anno, seguito dalle preoccupazioni per le elezioni. Con un numero record di cittadini che si prevede voteranno nel 2024 in diversi Paesi, la gestione dell’incertezza politica e delle sue potenziali ripercussioni commerciali è stata identificata come una sfida significativa. I partecipanti al sondaggio hanno anche espresso preoccupazione per le guerre commerciali, il crescente protezionismo e il populismo.

Il sondaggio e le interviste, condotti a marzo e aprile 2024 da Oxford Analytica, si basano sulle risposte di 50 aziende di tutto il mondo, il 64% delle quali ha un fatturato superiore a 1 miliardo di dollari.