L’insurtech tedesca è stata recentemente valutata 4,5 miliardi di dollari. Tuttavia, secondo i media, la società potrebbe essere insolvente già in estate

Secondo quanto riporta Sky News, il nuovo amministratore delegato di Wefox Mark Hartigan avrebbe avvertito gli investitori di una possibile insolvenza della compagnia assicurativa nei prossimi mesi.

L’insurtech tedesca, che è stata valutata 4,5 miliardi di dollari nell’ultimo round di finanziamento, è attualmente alle prese con una serie di sfide finanziarie e normative.

Come riporta Sky News, Hartigan ritiene che Wefox potrebbe scivolare verso l’insolvenza in estate se la start-up berlinese non riuscirà a vendere alcune delle sue attività in perdita. Un insider ha confermato ad Handelsblatt che l’avvertimento di Hartigan è in effetti oggetto di discussione nel comparto. Alla domanda sia di Sky News che di Handelsblatt, un portavoce dell’azienda ha risposto che Wefox non commenta voci e speculazioni.

Fondata nel 2015, la start-up era stata lanciata con grandi ambizioni dal suo ex CEO e co-fondatore Julian Teicke. Teicke voleva digitalizzare e trasformare completamente l’obsoleto settore assicurativo. A tal fine, ha raccolto più di un miliardo di dollari USA da investitori in diverse fasi, tra cui il fondo sovrano di Abu Dhabi Mubadala, Omers Ventures, Target Global e Chrysalis Investments. Recentemente – riporta Handelsblatt – si sono aggiunti come finanziatori anche Barclays e JP Morgan. Secondo Chrysalis, gli azionisti hanno iniettato altri 20 milioni di euro solo nelle ultime settimane.

Negli ultimi anni, Wefox era cresciuta fortemente attraverso l’acquisizione, tra l’altro, di  broker (come ad esempio nel 2021 in Italia Mansutti). Tuttavia, Teicke non è riuscito a mantenere molte delle sue promesse, in particolare per quanto riguarda l’uso di tecnologie altamente innovative. Ha subito crescenti pressioni fino a quando, nel marzo 2024, ha ceduto la posizione di CEO a Hartigan.

Lo stesso co-fondatore Teicke rimane nel Consiglio di Amministrazione del Gruppo. Nella sua ultima intervista rilasciata all’Handelsblatt questa primavera, aveva già annunciato che si stavano esaminando “opzioni” per alcune aree aziendali. Ad esempio, è stata discussa una possibile vendita dell’attività di brokeraggio nel segmento delle assicurazioni commerciali e industriali, che non fa parte del core business di Wefox. Alla fine di aprile, il Gruppo Ardonagh ha poi annunciato l’intenzione di rilevare l’attività commerciale del broker Mansutti (Mansutti srl, la divisione commerciale di Mansutti spa, dedicata al mercato corporate), che appartiene a Wefox.

Hartigan sta pianificando passi ancora più radicali per far fronte all’attuale crisi dell’azienda. Sky News cita una nota che sarebbe circolata di recente tra gli azionisti. Secondo la nota, la holding svizzera potrebbe diventare insolvente in agosto o anche prima. Da quanto riporta Sky News, Hartigan avrebbe scritto agli azionisti, riguardo alla situazione italiana che: “La mia deduzione chiave è che l’Italia ha funzionato su presupposti operativi sistematicamente falsi… e ora è insolvente senza il continuo sostegno di cassa del Gruppo”. Hartigan, che in precedenza ha lavorato, tra gli altri, per l’assicuratore LV, ha riferito che erano in corso trattative urgenti per arginare le perdite in Italia, chiudere le attività in Germania, vendere parti delle attività in Polonia e chiudere una joint venture in Svizzera.

I primi azionisti hanno già reagito. L’investitore britannico Chrysalis ha ridotto la sua partecipazione di un terzo dalla fine del 2023.

Secondo Sky News, nella nota Hartigan ha anche espresso agli azionisti la speranza che nel corso della ristrutturazione possa emergere un gruppo di società sostenibile e riorganizzato. Questa ristrutturazione dipenderà in larga misura da quando Wefox potrà disporre di ulteriori fondi grazie alle vendite previste.