Swiss Re ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un utile netto di 1,1 miliardi di dollari e un ROE del 21,3%, mentre la raccolta premi è stata di 11,67 miliardi di dollari.
In una nota il riassicuratore di Zurigo informa di aver utilizzato per la prima volta gli standard IFRS e pertanto i dati non sono paragonabili con quelli del primo trimestre 2023, redatti ancora secondo gli US GAAP.
Il combined ratio del settore danni e infortuni (P&C) è stato dell’84,7%, per le assicurazioni aziendali questo indicatore ha raggiunto l’89,9%.
Nell’attività di riassicurazione Danni, l’utile netto ha raggiunto i 552 milioni di dollari, principalmente grazie a una sottoscrizione disciplinata e a un basso numero di catastrofi naturali di grandi dimensioni, supportato da un solido risultato d’investimento.
Nell’ambito delle attività di riassicurazione L&H, l’utile netto ha raggiunto i 412 milioni di dollari, in linea con le aspettative, mentre i ricavi del segmento sono stati di 4,8 miliardi di dollari.
I risultati di Swiss Re sono superiori alle previsioni degli analisti che si aspettavano una volume di premi pari a 11,05 miliardi di dollari e un utile netto di 995 milioni.
Per il 2024, Swiss Re prevede un utile netto di oltre 3,6 miliardi di dollari e a un combined ratio della riassicurazione Danni inferiore all’87%.
All’inizio di aprile, il gruppo ha annunciato l’uscita del Ceo Christian Mumenthaler, che ha diretto l’impresa per otto anni e vi ha lavorato per 25 anni. Andreas Berger gli subentrerà il primo luglio.