Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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L’intelligenza artificiale (AI) può avere «un impatto sostanziale sul sistema finanziario». Di conseguenza «potrebbe essere necessario valutare iniziative mirate se dovessero emergere preoccupazioni che non possono essere affrontate dall’attuale quadro normativo». È quanto sottolinea la Bce in un capitolo del rapporto di stabilità finanziaria che sarà pubblicato oggi. La banca centrale sottolinea che l’AI comporta «sia vantaggi che rischi per il settore finanziario» e che «l’impatto complessivo dipenderà da come verranno affrontate le sfide legate ai dati, allo sviluppo dei modelli e alla loro diffusione». I benefici principali sono quelli legati a maggiore efficienza e minori costi. I rischi invece riguardano le singole banche e anche la stabilità finanziaria nel complesso.
Le liquidazioni giudiziali, che nel nuovo diritto fallimentare vanno a sostituire i fallimenti, registrate nel primo trimestre del 2024 in Italia sono 2.104, un valore in crescita a doppia cifra (+12,6%) rispetto allo stesso periodo del 2023, ma comunque in netta diminuzione (-26,61%) rispetto al 2019 pre-pandemico. Pesano «gli strascichi della crisi post-Covid, dalla crisi energetica alle difficoltà di approvvigionamento delle merci, e i problemi di liquidità e di accesso al credito dovuti all’incremento dei tassi». Si aggiungono poi le incertezze e «le criticità, che contribuiscono a minare la competitività delle imprese italiane» legate alla guerra in Ucraina e in Medio Oriente. Da non dimenticare poi l’impatto del calo dei concordati preventivi che sono stati 86, il 39,86% in meno rispetto al primo trimestre 2023. Lo ha anticipato a MF-Milano Finanza, Marco Preti, ad di Cribis, società del gruppo Crif specializzata nel fornire informazioni, soluzioni e consulenza alle imprese
UnipolSai Assicurazioni si prepara ad emettere un bond subordinato (Tier 2) a tasso fisso fino a 750 milioni di euro, che sarà collocato presso investitori qualificati, italiani ed esteri e quotato al Luxembourg Stock Exchange. Bnp Paribas, Goldman Sachs International, Imi Intesa Sanpaolo, Jp Morgan e Mediobanca sono i joint lead manager dell’emissione e sono già partiti gli incontri dei vertici del gruppo assicurativo con gli investitori istituzionali per presentare l’operazione. L’emittente si attende che le obbligazioni abbiano un rating Ba1/BBB- (Moody’s/Fitch) e l’operazione «contribuirà al contenimento della leva finanziaria», hanno fatto sapere da UnipolSai che, come noto, è oggetto di offerta pubblica di acquisto da parte della controllante Unipol.
Nel primo trimestre Allianz ha riportato un aumento del 6,8% dei profitti, sostenuti da risultati solidi nel business delle assicurazioni non-life e dagli afflussi registrati dal gestore obbligazionario Pimco. L’utile operativo del gruppo è salito invece a 3,99 miliardi di euro grazie a risultati migliori del previsto nelle assicurazioni sulla proprietà e sugli infortuni. Pimco ha attratto 32,4 miliardi di euro da clienti esterni – il miglior trimestre degli ultimi cinque anni – invertendo le uscite alla fine dell’anno scorso.
Si chiude a un passo dai 24 miliardi di euro di masse gestite e collocate e con un utile netto di 17 milioni di euro il 2023 di Bcc Risparmio&Previdenza, la società di gestione del gruppo Bcc Iccrea. Si tratta di un incremento di 2,8 miliardi da fine 2022. Merito di una raccolta netta che (in forte controtendenza rispetto al mercato) è stata positiva per 1,2 miliardi. «Nel 2023 l’attività di raccolta è stata complessa, ma abbiamo fornito alle bcc del gruppo tutto l’ascolto e il supporto per offrire una gamma di prodotti completa alla clientela», dice a MF-Milano Finanza Andrea Cecchini, direttore generale della sgr.
Renault frena sulla guida autonoma per le auto e cambia la sua strategia scommettendo sui minibus senza pilota. La casa francese guidata dall’italiano Luca de Meo ha spiegato che non punterà più sulle vetture a guida autonoma di livello 3 ma concentrerà piuttosto i suoi sforzi per lo sviluppo di mezzi di trasporto pubblico che operano su rotte definite con un livello 4 di autonomia. Nella scala internazionale sulla guida autonoma si va dal livello zero, senza alcuna assistenza, al 5, l’ultimo livello nel quale il veicolo sarebbe completamente autonomo in tutte le situazioni e senza operatore a bordo. Sulle auto finora Renault si è concentrata sul livello 2, con diversi dispositivi di assistenza alla guida, come il Cruise Control contestuale e l’assistenza al mantenimento all’interno della corsia o la funzione di sorpasso automatico. Una situazione nella quale, per quanto «assistito», il conducente resta responsabile della guida.
Il crollo del ponte Morandi avvenuto a Genova il 14 agosto del 2018, oltre che una tragedia immane, ha rappresentato per la città e il suo porto un’occasione per ottenere fondi e deroghe finalizzate a realizzare e accelerare nuove opere infrastrutturali. Molti degli interventi sui quali indaga la Procura del capoluogo ligure (riempimenti di specchi acquei, banchine, bacini di carenaggio, nuova diga, trasferimenti di depositi costieri e tunnel subportuale) sono appalti relativi a opere da realizzarsi anche a beneficio (diretto o indiretto) di alcuni grandi gruppi come Psa, Msc, Spinelli, Fincantieri, Gavio, Pizzarotti, Webuild, Vitali e molti altri. Benefici che si inseriscono in guerre di potere e soprattutto di interessi economici con protagonisti alcuni dei maggiori imprenditori dello shipping italiano e internazionale come Aponte (Msc), Spinelli, Schenone (Psa) e Grimaldi.«La rilocalizzazione dei depositi di prodotti chimici all’interno del porto di Genova», scrivono i giudici del Tar, «non è compatibile con gli obiettivi indicati dal legislatore: in particolare, essa non è coerente con le finalità di ripresa e sviluppo del porto sottese al programma straordinario, da intendersi rispettivamente quale recupero dei traffici perduti a seguito del crollo del viadotto Polcevera e acquisizione di nuovi traffici». I trasferimenti dei depositi costieri «non corrispondono agli obiettivi cui era tenuto a conformarsi il commissario straordinario nella definizione dei contenuti del programma di investimenti».

Stretta contro i reati informatici. Raddoppiano le pene per gli accessi abusivi ai sistemi. Arriva il reato di estorsione digitale. Nuova aggravante di truffa online che fa scattare la confisca su pc, tablet e smartphone usati per compiere il reato. Si allungano i tempi delle indagini, affidate alla Procura distrettuale. La disciplina delle intercettazioni prevista per i fatti di criminalità organizzata è estesa ai reati informatici rimessi al coordinamento del procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo. È il ddl cybersicurezza approvato alla Camera con 149 sì, 109 astenuti e 8 contrari: il testo passa al Senato.
Le compravendite immobiliari continuano a diminuire facendo registrare nel 2023 un calo del 7% e toccando così numeri addirittura più bassi degli anni pre-Covid (2016-2019). Ma a scendere sono anche le donazioni di beni immobili che in un anno sono diminuite del 4,2%. Sono questi i dati pubblicati dal Notariato che evidenza una flessione anche per quanto riguarda le richieste di mutui, scese del 26% rispetto al 2022. Il consiglio nazionale del notariato ha pubblicato ieri i dati statistici 2023 relativi alle compravendite di immobili, mutui, donazioni e alle operazioni societarie. Il 2023, si legge nella nota dei notai, registra in assoluto numeri più bassi rispetto al 2022, peraltro inferiori anche rispetto a ciascuno dei quattro anni (2016 – 2019) precedenti gli eventi pandemici. Nel 2023 sono infatti state rilevate 1.030.507 compravendite immobiliari rispetto alle 1.108.081 del 2022 (-7%).
Stop alle prime cessioni delle rate residue delle detrazioni per i bonus edilizi: una volta che sarà convertito in legge il dl 39/2024 sarà comunque consentito compravendere le quote di crediti già presenti nella piattaforma dedicata ed originati da prime cessioni o sconti in fattura. Non sarà più possibile quindi trasformare in credito cedibile le quote di detrazione che residuano dopo l’utilizzo diretto. Resta però attiva la circolazione dei crediti all’interno del circuito dei soggetti “qualificati”, ovvero banche/gruppi bancari, intermediari finanziari ed imprese di assicurazione, con possibilità per questi ultimi di pianificare e sviluppare anche la compravendita verso i propri correntisti diversi dai consumatori finali. Tra i crediti interessati ricorrono quelli derivanti dallo sconto in fattura, anche ove trasferiti verso “cessionari non qualificati” (cioè non intermediari finanziari). Questi sono gli effetti prodotti dall’emendamento approvato al decreto legge 39/2024 che, con il neo articolo 4-bis, al comma 7 ha sancito in maniera definitiva l’impossibilità di procedere a nuove cessioni dirette delle rate non ancora fruite delle detrazioni concesse per i bonus edilizi, non interferendo però con le cessioni successive alla prima, nel rispetto dei limiti stabiliti all’articolo 121 c.1 lettera b) del dl 34/2020 (il decreto rilancio).

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Il Pil cresce ma le retribuzioni no. E quindi l’Italia, certifica il Rapporto Annuale Istat 2024, riesce a recuperare il livello di produzione pre-Covid e anche quello precedente alla crisi del 2008, ma il potere d’acquisto dei salari in dieci anni crolla del 4,5%. Complice l’inflazione, che stritola soprattutto le famiglie meno abbienti, la povertà non risparmia neanche i lavoratori. Tra i 5,7 milioni di poveri rilevati nel 2023 – il 9,8% della popolazione, il dato più alto degli ultimi 10 anni – c’è anche l’8,2% dei lavoratori dipendenti, e il 14,6% degli operai. Il salario, che secondo l’art.36 della Costituzione dovrebbe garantire al lavoratore e alla sua famiglia «un’esistenza libera e dignitosa», non riesce a garantire a molti la mera sopravvivenza.

Denatalità e “glaciazione demografica” sono l’emergenza nazionale ormai acquista (ma poco o nulla affrontata da politiche a lungo termine). Tuttavia c’è un dato che più di altri fa emergere la gravità del fenomeno: sono i giovani i protagonisti loro malgrado del calo demografico in atto nella società italiana. Nel 2023 – scrive il Rapporto Istat 2023 – in Italia si contano poco più di 10 milioni 330 mila giovani in età 18-34 anni, con una perdita di oltre 3 milioni dal 2002 (-22,9%). Rispetto al picco del 1994, il calo è di circa 5 milioni (-32,3%). La riduzione dei giovani dal 2002 al 2023 è stata del 28,6 per cento nel Mezzogiorno, a causa della denatalità e della ripresa dei flussi migratori, contro il 19,3 nel Centro-Nord, dove il fenomeno è attenuato da saldi migratori positivi e dalla maggiore fecondità dei genitori stranieri.
Assicurazione obbligatoria per gli operatori privati impegnati in attività spaziali. Ed immatricolazione, anche in questo caso obbligatoria, di tutti gli oggetti spaziali che dovranno in pratica avere una loro “targa” di identificazione. Sono due delle misure più significative che dovrebbero entrare nel disegno di legge sullo spazio in preparazione al ministero delle Imprese e del made in Italy. Se ne è parlato ieri in un incontro, aperto dal ministro Adolfo Urso, con i distretti tecnologici aerospaziali. Il provvedimento, che è in una lista di vari Ddl che il ministero intende portare in consiglio dei ministri nei prossimi mesi, conterrà la regolamentazione del sistema di autorizzazione delle attività spaziali condotte dagli operatori privati, prevedendo requisiti di capacità tecnica e professionale, con una valutazione preventiva dei rischi collegati. In particolare, la definizione di regole sulla responsabilità per danni causati nell’ambito di un’attività spaziale autorizzata, intervenendo anche sui sistemi di garanzia assicurativa a copertura dell’importo risarcibile, è in fase avanzata e ci sarebbe stato già un confronto con l’associazione delle imprese di assicurazione.

Handelsblatt

 

I conflitti tra gli assicuratori e i loro clienti riguardano sempre più spesso la sfera digitale. Recentemente, l’ombudsman delle assicurazioni ha ricevuto un numero significativamente maggiore di reclami relativi a perdite causate da furti di dati e phishing. Lo ha annunciato mercoledì il collegio arbitrale dei consumatori. Anche i contratti online nel settore delle assicurazioni auto hanno fatto aumentare il numero di reclami negli ultimi tempi, ha dichiarato Wilhelm Schluckebier. Egli ha ceduto la carica di ombudsman delle assicurazioni al suo successore Sibylle Kessal-Wulf in aprile. Tuttavia, Schluckebier ha comunque presentato la relazione per il 2023. Il risultato in cifre: L’anno scorso l’organo di conciliazione ha ricevuto un totale di 18.037 reclami. Si tratta del 13,4% in più rispetto all’anno precedente. Di questi, 13.205 casi sono stati ammessi. E la tendenza al rialzo continua: il numero di casi è aumentato anche nel primo trimestre del 2024.