Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

È stato il manager che ha messo in sicurezza Eurovita e i 400 mila clienti che avevano comprato le sue polizze. Prima prendendo la guida della compagnia finita in amministrazione straordinaria, poi assumendo l’incarico di direttore generale di Cronos, la newco che è nata su iniziativa delle cinque big assicurative. Ora Alessandro Santoliquido ha deciso di lasciare la guida di Cronos per accettare un nuovo incarico di peso nel settore assicurativo. Gli indizi, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, ricadrebbero sul gruppo Unicredit. Il manager sarebbe stato scelto per guidate le attività assicurative della banca. Non è un mistero che l’istituto guidato da Andrea Orcel punti a riportare in casa le fabbriche assicurative. A prendere il timone della compagnia, che ha un capitale versato di 220 milioni, sarà ora l’attuale cfo, Enrico Mattioli, destinato ad essere nominato direttore generale.
La gestione finanziaria assume valore centrale nel meccanismo dei fondi pensione che si strutturano sulla capitalizzazione dei contributi versati. MF-Milano Finanza ne ha parlato con Alberto Massa, head of sales & marketing di Quaestio sgr, società di gestione i cui principali azionisti sono sono Dea Capital, Fondazione Cariplo, Cassa Geometri, Opere Don Bosco e Fondazione CariForlì, che ha lanciato il modello della gestione ibrida.
Si profila un anno d’oro per le società quotate di raccolta e gestione del risparmio. E i numeri iniziali emersi dai bilanci del primo trimestre ne danno un assaggio. Il 2024 si è infatti aperto ancora con il vento in poppa per i mercati azionari e obbligazionari, il che ha contribuito al miglioramento dei flussi sul risparmio gestito dopo un 2023 che invece aveva visto dominare la raccolta sull’amministrato, in primis sui Btp, per via del rialzo dei tassi che ha fatto tornare in auge l’investimento in titoli di Stato dopo anni di rendimenti rasoterra.
La tutela del patrimonio è un tema cruciale per tutte le famiglie, specie alla luce dei recenti avvenimenti (su tutti, pandemia ed eventi bellici), i quali hanno significativamente influenzato il panorama geopolitico ed economico. Tra gli strumenti giuridici più diffusamente impiegati per raggiungere questo obiettivo vi sono il trust e la società semplice siccome idonei, date le caratteristiche e peculiarità, ad assicurare la tutela e la protezione degli asset familiari. Inoltre in entrambi gli strumenti è possibile apportare-conferire ogni tipologia di bene e/o diritto, quali immobili, denaro, opere d’arte, oggetti da collezione eccetera. Il trust è quel negozio giuridico che consente a un soggetto (il disponente) di trasferire, per atto inter vivos o mortis causa, a un altro soggetto (il trustee) la proprietà di tutti o parte dei propri beni e/o diritti affinché li amministri con le modalità e finalità indicate dal disponente nell’atto istitutivo del trust a favore di uno o più beneficiari o per il raggiungimento di un determinato scopo (anche avente natura caritatevole o filantropica).
Prosegue il percorso di razionalizzazione della struttura societaria di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking (Ispb). Il gruppo ha avviato l’iter per un’operazione che prevede la fusione per incorporazione di Iw Private Investments in Fideuram Ispb, che già la controlla al 100%. Il percorso, analogo a quello già realizzato con la rete Sanpaolo Invest nel 2022, porterà sotto l’unica entità legale di Fideuram Ispb tutte le reti di consulenti finanziari e agenti: Fideuram, Sanpaolo Invest e Iw Private Investments.
  • La stabilità di SuperBoost 24
SuperBoost 24 è una polizza a vita intera e a premio unico con capitale rivalutabile emessa
da Italiana Assicurazioni (gruppo Reale Mutua). Il prodotto prevede di investire il premio unico iniziale al 50% nella gestione separata Prefin Plus e al 50% in una specifica provvista di attivi. Il prodotto ha come obiettivo la protezione del capitale e la parallela ricerca di un incremento dello stesso, attraverso la duplicità del motore finanziario su una componente molto stabile ed una più dinamica. Alla scadenza della specifica provvista di attivi (in data 24 febbraio 2031), l’importo assicurato verrà trasferito nella gestione separata Prefin
Plus mediante operazione di switch automatico, il 25 febbraio 2031

L’amministratore condominiale è tenuto a risarcire alla compagine i danni provocati dal suo comportamento inadempiente rispetto agli obblighi che derivano dal suo ruolo, compresi i comportamenti di tipo omissivo. Il principio di natura penale della responsabilità omissiva, in base al quale non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire equivale a cagionarlo (art. 40 cp), si applica infatti anche al rapporto di mandato che sussiste con l’amministratore e può essere traslato sul ca mpo civilistico. È questo, in sintesi, quanto stabilito dal Tribunale di Nocera Inferiore con la sentenza n. 683 emanata lo scorso 22 marzo. Una pronuncia che permette altresì di comprendere che quando i condòmini si trovano nella situazione di aver perso l’accesso a un bonus edilizio (ad esempio perché il costruttore ha abbandonato il cantiere), essi possono rivalersi anche sull’amministratore, se questi non ha fatto tutto il necessario per impedirlo.
Ispettori sul lavoro «difficilmente sostituibili» dall’Intelligenza artificiale, tuttavia le azioni di prevenzione degli incidenti (nonché delle malattie professionali) potrebbero essere più efficaci grazie all’impiego delle nuove tecnologie. Senza, però, che «il controllo umano» nella vigilanza venga meno. È il pensiero espresso dal direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) Paolo Pennesi nella seconda giornata della 15ª edizione del Festival del lavoro, che chiuderà i battenti oggi, nella Fortezza da Basso, a Firenze; un’iniziativa, quella promossa dal Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, che si è focalizzata sui diversi impieghi degli strumenti innovativi, analizzando le transizioni in corso verso modelli produttivi e di sviluppo professionale in parte ancora inesplorati. «So quanto ci siamo impegnati nel formare i 900 ispettori tecnici assunti quest’anno», ma ciò è avvenuto con «metodi tradizionali», però «credo siano moltissime le potenzialità dell’Intelligenza artificiale», ha proseguito Pennesi, parlando della presenza delle «prime applicazioni» sul versante della sicurezza sul lavoro, ad esempio riguardanti i cantieri edili digitali.
Solo una Pmi su tre è pronta a cogliere le innovazioni dell’intelligenza artificiale, mentre una su quattro è scettica e non è interessata. Il 29,1% delle aziende esprime un forte interesse, riconoscendo le potenzialità e l’utilità dell’IA per la crescita aziendale. Al contrario, il 23,3% delle Pmi adotta una posizione più distaccata: il 16% è scettico sull’utilità e l’affidabilità di queste tecnologie, mentre il 7,2% dichiara di non essere affatto interessato. Il restante 47,6% manifesta comunque una certa curiosità. Questo è quanto emerge dallo studio «Le Pmi nell’era dell’IA: diffusione, opportunità e prospettive», realizzato da Fondazione Studi Consulenti del Lavoro e Confapi.

Quali sono le conseguenze sulla vita degli intermediari assicurativi degli impegni presi dalle compagnie assicurative sul fronte Environmental Social & Governance (Esg)? Del tema si discuterà alla presentazione dell’Annual report 2023 del Centro Studi Intermediazione Assicurativa (Cesia) martedì 21 maggio a Roma con un programma ricco di eventi tra cui una tavola rotonda sulle clausole “claims-made” a cui parteciperanno tra gli altri Elena Bellizzi (Ivass) e Umberto Guidoni (Ania).
Di fronte all’aumento delle catastrofi naturali e dei danni ingenti che si stanno registrando in determinati settori vengono in aiuto le polizze parametriche che consentono (a fronte budget massimo prestabilito di ristoro) di tariffare polizze con prezzi più sostenibili. Il terremoto in Marocco del settembre 2023 è stato un importante test: grazie ad un’assicurazione parametrica il Governo ha ricevuto un pagamento di 275 milioni di dollari per assistere la popolazione priva di copertura. Del tema, al centro di un seminario tenuto dall’Ivass il 10 maggio, è di stretta attualità visto il perdurare di episodi meteo estremi e visto lo scarso grado di copertura di questi fenomeni.
C’è un modo per contenere l’inefficienza delle linee garantite da parte degli aderenti dei fondi pensione? Assodato che sono costose e poco performanti, finché il legislatore non interviene, bisogna attivare il fai-da-te che dovrà fondarsi su un’informazione imprescindibile: la conoscenza della convenzione del proprio fondo con la società di gestione o assicurazione che garantisce la restituzione del capitale. Ci sono infatti tante condizioni che non fanno scattare la garanzia e occorre conoscerle. Le linee garantite non sono adatte ai giovani ma soltanto a coloro che stanno per andare in pensione. Chi è a pochi anni dalla pensione, fa bene a restare nella linea garantita. Al giovane aderente invece è vivamente consigliato di cambiare comparto o fondo perché sul lungo periodo conviene investire una percentuale in azioni. Il cambio di comparto è meglio effettuarlo quando i rendimenti della linea garantita sono positivi; in caso contrario, la garanzia non scatta e si va in rosso.
Gli aderenti ai fondi di assistenza del gruppo Ubi e dell’ex fondo pensione Bre Banca erano coperti da Long term care (Ltc), polizze collettive contro i rischi di non autosufficienza: ricevevano rispettivamente una rendita di 500 e 1500 euro mensili a fronte di un premio annuo di 39 e 70 euro. Questi contratti hanno chiuso i battenti il 31 dicembre 2023. E i sindacati bancari, in maniera congiunta, hanno preso carta e penna e scritto un comunicato rivolgendosi direttamente a IntesaSanpaolo a cui fa capo oggi l’ex gruppo Ubi. Motivo della nota? Non abbandonare i più fragili.
Assogestioni ha messo in guardia casse di previdenza e fondi pensione sull’utilizzo dei fondi di private equity. «Non è un asset liquido. E, se si sbaglia, si paga», hanno dichiarato i rappresentanti dell’associazione italiana di risparmio gestito davanti a parlamentari della Bicamerale sugli enti previdenziali.
Come verrà illustrato il prossimo 23 maggio nel IX Workshop di economia in odontoiatria, organizzato da Andi, il reddito fa la differenza sul sorriso: tra i più abbienti e i meno abbienti il gap si quantifica in otto denti in più ancora in salute all’età di 60 anni, per chi si può permettere cure di qualità. Inoltre è da tempo in atto un fenomeno del tutto controverso: il turismo sanitario.  Anche per risolvere il problema che affligge in particolare gli italiani ossia il “caro dentista” Andi (l’Associazione Dentisti Italiani) sta progettando un sistema innovativo pensato per i cittadini che si alleano al professionista di fiducia e scelgono di entrare in un percorso virtuoso e premiale in cui a fronte di un impegno alla prevenzione (con igiene orale annuale a proprie spese) viene offerta la possibilità di aderire a un fondo il Fas (unico fondo odontoiatrico puro iscritto all’Anagrafe fondi B non Doc ai sensi dell’articolo 51 comma 2 lettera A del Tuir).
Ad aprile sono usciti altri 114 milioni dalle casse dei gestori di Pir. Un altro mese impietoso che non accenna ad arginare un’emorragia che ormai va avanti ininterrottamente da due anni. Nei primi quattro mesi del 2024 il saldo dei piani individuali di risparmio ha toccato la soglia dei -472 milioni. E il bilancio di aprile avrebbe potuto essere ancora peggiore se non ci avesse pensato nuovamente il fondo obbligazionario targato Eurizon (Edizione 6) che da solo ha incassato 74 milioni. È l’unico prodotto ad aver raccolto una cifra simile: l’altro Pir (obbligazionario) con il saldo più alto ha totalizzato 1,8 milioni. Un divario abbastanza netto. Salvo rare eccezioni, quindi, lo scenario non cambia, i segni negativi prevalgono.
Le prestazioni della unit linked Active4Life (Usl5S02) di Allianz Global Investor sono espresse in quote del fondo interno scelto tra quelli della famiglia “Allianz Strategy Select” per i primi 15 anni di contratto e del fondo interno “AGL Allianz Short Term Bond” per gli anni successivi, fatto salvo la possibilità di effettuare switch tra i fondi della famiglia. L’importo minimo del versamento è di 25mila euro, con la possibilità di effettuare versamenti aggiuntivi per un importo minimo di 1.500 euro. Inoltre, c’è la possibilità di attivare la garanzia di durata annuale prevista per il fondo interno scelto, un’opzione volta a limitare le perdite del fondo da una ricorrenza annua all’altra.