Lo Swiss Re Institute ha rivelato le tendenze dell’inflazione nell’area dell’euro, prevedendo un ritorno alla soglia del 2%, in linea con le aspettative di normalizzazione dell’economia.
Secondo una recente analisi, redatta da Timothy Mallor, P&C Analytics Consultant, Solutions, e Daniele Burgin, Junior Economist, Swiss Re Institute, le attuali previsioni di mercato per l’inflazione su base annua entro settembre sono allineate intorno al 2%, con alcuni rischi di rialzo percepiti.
Il colosso della riassicurazione si aspetta che l’inflazione dell’area dell’euro scenda temporaneamente sotto il 2% all’inizio della seconda metà del 2024, seguita da una riaccelerazione guidata dagli effetti base e dalla persistenza dell’inflazione dei servizi.
Inoltre, a febbraio 2024, l’inflazione dell’area dell’euro era pari al 2,6% su base annua, in calo rispetto al 5% leggermente superiore osservato la scorsa estate, segnando in definitiva un significativo progresso verso la disinflazione.
Swiss Re ha spiegato che si aspetta che questa tendenza al ribasso continui, con un’inflazione che probabilmente scenderà sotto il 2% nella seconda metà dell’anno a causa degli effetti di base dei prezzi dell’energia.
Tuttavia, si prevede una ripresa quando questi effetti si attenueranno e l’inflazione dei servizi rimarrà elevata a causa della persistente crescita dei salari.
L’Istituto ha inoltre osservato che il potenziale di continue interruzioni dei trasporti marittimi pone ulteriori pressioni inflazionistiche, soprattutto durante l’alta stagione dei trasporti marittimi più avanti nel corso dell’anno.
In seguito ai recenti commenti del presidente della Banca Centrale Europea (BCE) Christine Lagarde, Swiss Re ha dichiarato di aspettarsi che la BCE possa iniziare a ridurre i tassi di interesse già nella riunione di giugno. Si tratta di un momento degno di nota, poiché i tagli dei tassi arriverebbero non molto prima del momento in cui il riassicuratore si aspetta che l’inflazione raggiunga il fondo e poi risalga.
Tuttavia, Swiss Re mette in guardia dall’interpretare un temporaneo rialzo dell’inflazione come precursore di una seconda ondata inflazionistica diffusa. Il riassicuratore sottolinea che un tale aumento a breve termine, dovuto in gran parte a effetti base, non dovrebbe avere un impatto significativo sui sinistri assicurativi sensibili all’inflazione.
“La nostra visione di base è ancora quella di una normalizzazione dell’inflazione nel medio termine. Riteniamo che una temporanea e trascurabile riaccelerazione, dovuta principalmente agli effetti base, abbia un effetto marginale sui sinistri assicurativi nei rami sensibili all’inflazione”, osserva l’Istituto.
Infine, Swiss Re osserva che l’inflazione nell’area dell’euro è in via di normalizzazione, con una media di circa il 2,1% nel prossimo decennio.
Tuttavia, la transizione dagli aumenti dell’inflazione registrati nel 2022-23 dovrebbe essere irregolare, con potenziali deviazioni a breve termine al di sotto e al di sopra dell’obiettivo del 2%.