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Intervista con Salvatore Punzo direttore commerciale di AmTrust

“Crescita, diversificazione e innovazione, questi i capisaldi della nostra strategia per i prossimi anni” afferma Salvatore Punzo, direttore commerciale di AmTrust Assicurazioni. “Abbiamo consolidato la nostra presenza in Italia, dove abbiamo iniziato a operare, come rappresentanza straniera, quindici anni fa. E lo abbiamo fatto dedicandoci alla Medical Malpractice, un’area dalla quale anche le maggiori compagnie erano – per dirla con un eufemismo – in abbastanza precipitosa uscita. Tutti ricorderanno come il rapporto sinistri a premi, nel particolare ramo, fosse arrivato a livelli macroscopici, insostenibili.”

Assinews: E infatti l’arrivo di AmTrust sul mercato italiano per dichiaratamente dedicarsi a raccogliere affari proprio nella Medical Malpractice venne giudicato estremamente temerario.

Gli operatori erano increduli: AmTrust, oltretutto proveniente dall’estero e dunque non addentro alla specificità della realtà italiana, come sarebbe riuscita a assumere rischi proprio nella MedMal senza pagare un grave scotto?

Punzo: Ricordo quelle opinioni sospettose. I fatti le hanno smentite e ci hanno dato ragione. Eravamo attrezzati, determinati a far fronte a quello che sembrava un gorgo infernale, dal quale siamo usciti dando fondo al nostro know-how fatto di competenze tecniche e assuntive di assoluto livello. E infatti abbiamo dimostrato di essere stati in grado, fin da subito, di rispondere alla sfida di tutela dai rischi nei vari ambiti di Responsabilità Sanitaria, Infortuni e Malattie, Tutela Legale e Rischi Speciali, offrendo soluzioni assicurative mirate a rispondere ai bisogni specifici di Ospedali pubblici e privati, cliniche e laboratori, medici e altri professionisti.  Al punto che abbiamo oggi acquisito una quota di mercato di assoluto rilievo nell’ambito della Medical Malpractice e delle coperture di Responsabilità Sanitaria, con oltre il 40% degli ospedali pubblici italiani assicurati e oltre 100.000 medici che hanno sottoscritto una polizza AmTrust. Ci collochiamo infatti “In Prima Linea” nel tutelare medici e infermieri che si prendono cura degli italiani operando con professionalità, dedizione, umanità.  E lo abbiamo raccontato anche allo scoppio della pandemia, in una campagna in cui abbiamo voluto esprimere la nostra vicinanza alle donne e agli uomini in camice bianco che hanno sorretto il settore sanitario nazionale in un momento particolarmente critico. Il nostro messaggio per loro è ancora questo: “Siamo in prima linea con voi, come abbiamo saputo dimostrare anche, nei recenti anni sconvolti dall’emergenza pandemica”. Già ai tempi della campagna avevamo ricevuto molti riscontri positivi e questo ci ha reso particolarmente orgogliosi perché il messaggio che volevamo trasmettere è risultato efficace ed è stato ben recepito.

Assinews: Tanto è che– sulla base delle esperienze cumulate nel corso di quindici anni – avete messo sul mercato alcune polizze “arricchite” di speciali coperture….

Punzo: Mi viene spontaneo citare un prodotto che abbiamo introdotto sul mercato durante l’emergenza pandemica. E’ la copertura speciale (attivata in collaborazione con la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e Odontoiatri e con Consulbrokers, l’intermediario di riferimento della stessa Federazione) per proteggere tutti i medici impegnati nella campagna vaccinale, senza limiti di età, coprendo anche chi, già pensionato, era rientrato in attività per via dell’emergenza, prevedendo anche un’opzione di estensione per gli eventi eventualmente denunciati nei dieci anni successivi alla scadenza della polizza, con l’aggiunta di una garanzia postuma.

Assinews. Diventa qui utile e necessario citare i dati/risultati più significativi che – a partire dall’emissione della prima polizza in data 1° dicembre 2009: – AmTrust ha conseguito.

Punzo: Ci tengo a ricordare che il Gruppo AmTrust Financial è presente sul mercato internazionale da venticinque anni e che, nel 2024, – come già anticipato – festeggia i 15 anni di presenza sul mercato italiano. La raccolta premi lordi per l’esercizio 2022 è arrivata a 263 milioni di euro con ottimi livelli di profittabilità del business e di solvibilità che dimostrano la forza di AmTrust.

Mi piace sottolineare che in questi quasi 15 anni abbiamo gestito oltre 100mila sinistri e che in questo stesso arco di tempo, sono stati pagati 1.875.000.000 euro. Mediamente, ogni anno, AmTrust chiude più sinistri di quanti ne vengano aperti.

Numeri che parlano da soli e che abbiamo presentato nel corso della Convention, organizzata allo Stadio San Siro in autunno, dedicata a tutti i nostri intermediari (agenti e broker assicurativi).

Abbiamo inteso chiamarli “la nostra fascia d’attacco” nel gioco di squadra capace di produrre sinergie di rilievo, puntando sull’entratura garantita dal primato di AmTrust, dalla credibilità dei risultati e dei servizi ottenuti nella Medical Malpractice.  È questo lo zoccolo duro da cui partire per formulare il nuovo piano strategico della Compagnia e i programmi futuri che comportano la condivisione dell’impegno degli agenti e dei broker che operano con AmTrust. Sono loro che costruiscono e mantengono il rapporto con la clientela e sono in grado di raccogliere i riscontri necessari a migliorare e semplificare processi e prodotti oltre che rispondere adeguatamente alle esigenze dei clienti acquisiti e potenziali.

Proprio il fatto che gli intermediari si configurino come “squadra di attacco” ci ha convinti a utilizzare lo Stadio di San Siro come palcoscenico, dal quale ci siamo lasciati ispirare per declinare il tema delle strategie future della Compagnia, determinati a estendere la nostra capacità di dare copertura a nuovi e diversi segmenti di mercato.

E i segmenti, le aree su cui abbiamo già iniziato a intervenire sono quelle immediatamente praticabili del mercato del credito, con polizze per la cessione del quinto, ma non sarà l’unica novità in cui saremo impegnati nel 2024.

Da qualche tempo possiamo dire la nostra anche con prodotti sulla Responsabilità Civile che riguardano i commercialisti e gli avvocati, in un’estensione quindi della responsabilità professionale anche al di fuori del settore della MedMal.

È evidente che la Compagnia in questi 15 anni di presenza nel mercato italiano ha sviluppato una conoscenza specialistica unica e riconosciuta, che la rende uno dei primi player assicurativi per il settore sanitario nazionale. Abbiamo dimostrato, anche durante l’emergenza della pandemia, di avere l’expertise, la dimensione e la struttura necessaria per offrire ai nostri agenti, broker e assicurati le migliori protezioni del rischio.    E mi piace dire– senza per questo arrogarmi di essere originale – che chi come me ha la responsabilità dell’area commerciale, l’obiettivo primario è la soddisfazione di tutti i nostri assicurati e di tutti i nostri intermediari, con i quali, nel corso dalla Convention ci siamo confrontati. Una platea di oltre 150 persone che ricevono il mandato da AmTrust e che hanno condiviso tutti i nostri aggiornamenti anche sui temi di innovazione dei processi e delle piattaforme informatiche interne. Dotazioni che ci consentono di coadiuvare l’operato delle reti con risparmi di tempo significativi. Permettendo allo stesso tempo di semplificare e rendere maggiormente efficiente la determinazione delle tariffe e la vendita dei prodotti.

Assinews: Non può omettere la notizia della presenza, alla Convention, di un testimonial di particolare significato….

Punzo: Certo fa notizia che i lavori della giornata allo Stadio San Siro abbiamo avuto l’intervento di un ospite speciale come Fabio Capello, celebre ex calciatore e allenatore vincente, ora commentatore Sky. Intervistato dal giornalista sportivo Alessandro Alciato, ha rievocato alcune delle tappe più significative della sua carriera calcistica, mettendo in luce alcune attinenze con la storia di AmTrust Assicurazioni. Ma soprattutto ha evidenziato i valori della collaborazione all’interno di una squadra, della condivisione per superare sfide e raggiungere obiettivi. Puntando sull’approccio mentale più utile ad affrontare le difficoltà, che comprende naturalmente la dedizione al lavoro e la capacità di sapersi distinguere.