Aon prevede un conto salato per gli assicuratori. I danni maggiori si registrano in Germania, con ulteriori perdite nei paesi vicini come Danimarca, Francia e Austria
Gli ultimi giorni dell’anno sono stati caratterizzati dalla tempesta Zoltan che ha spazzato l’Europa occidentale, settentrionale e centrale con forti raffiche di vento superiori a 100 km/h (con punte di 185 km/h nel Regno Unito), precipitazioni torrenziali e inondazioni tra il 21 e il 22 dicembre.
Gravi disagi per la popolazione e forti danni, in particolare in Germania, dove si sono verificate numerose inondazioni lungo la costa del Mare del Nord e nella città di Amburgo. La tempesta ha inoltre provocato interruzioni nel traffico ferroviario, con conseguenti cancellazioni e ritardi nei trasporti regionali e a lunga percorrenza, soprattutto in Germania e Olanda, mentre nel Regno Unito decine di voli sono stati cancellati.
Decine di migliaia di famiglie nel Regno Unito, Austria, Slovacchia e Danimarca hanno dovuto fare i conti con black out elettrici.
Sono cinque le persone decedute a causa della tempesta, una in Danimarca, Austria, Belgio, Paesi Bassi e Repubblica Ceca.
Secondo l’ultimo report di Aon del 29 dicembre scorso, i danni assicurati saranno misurabili nell’ordine delle centinaia di milioni di euro. Dal punto di vista finanziario, la tempesta Zoltan è destinata a diventare il secondo sinistro più rilevante tra quelli legati al vento in Europa nel 2023, dietro solo a Ciarán.
La Germania ha sopportato il peso maggiore dell’impatto di Zoltan, con ulteriori perdite nei paesi vicini come Danimarca, Francia e Austria. Perdite relativamente modeste sono invece attribuibili alle inondazioni che hanno interessato varie regioni.