L’Unione europea ha raggiunto un accordo per alleggerire le norme sul capitale delle compagnie assicurative. I rappresentanti degli Stati membri e del Parlamento europeo ieri hanno infatti concordato le modifiche alle norme Solvency II.
Le modifiche potrebbero incoraggiare il settore assicurativo ad investire fino a 100 miliardi di euro nell’economia, pari a circa lo 0,6% del prodotto interno lordo dell’Ue, ha detto in un comunicato la commissione per gli affari economici del Parlamento europeo.
Le modifiche includono anche nuove disposizioni che richiederanno alle compagnie assicurative di tenere maggiormente conto dei rischi legati alla sostenibilità e di fornire maggiori informazioni su tali rischi.
Gli Stati Ue e il Parlamento devono ancora votare formalmente le modifiche.
Il settore assicurativo europeo ha accolto con favore la conclusione della revisione della direttiva Solvency II approvata ieri dall’UE. Insurance Europe ha accolto con particolare favore i miglioramenti apportati dai colegislatori dell’UE – il Consiglio europeo e il Parlamento – nelle aree del capitale, della volatilità e della proporzionalità. Secondo la federazione, queste modifiche possono aiutare gli assicuratori a servire meglio i clienti, a sbloccare maggiori investimenti per le transizioni verdi e digitali e a sostenere i progressi verso il completamento dell’Unione dei mercati dei capitali dell’UE.
La revisione, iniziata nel febbraio 2019, modifica le modalità di regolamentazione prudenziale del settore assicurativo e riassicurativo dell’UE. Il direttore generale di Insurance Europe, Michaela Koller, ha commentato: “Sin dal primo giorno, gli assicuratori europei hanno sostenuto l’obiettivo di creare un quadro normativo che funzioni per i consumatori, per le imprese e per l’Europa. Le modifiche apportate possono consentire al settore di servire meglio i clienti e di sbloccare maggiori investimenti nell’economia europea a sostegno delle transizioni verdi e digitali. Solvency II è e rimarrà lo standard di riferimento per la protezione dei clienti”.
Insurance Europe accoglie con favore le modifiche che affrontano alcuni dei difetti di misurazione esistenti in Solvency II e che si traducono in requisiti patrimoniali più adeguati e in una minore volatilità. Olav Jones, vicedirettore generale di Insurance Europe, ha dichiarato: “Queste modifiche possono ridurre gli inutili ostacoli normativi all’offerta di prodotti, garanzie e investimenti a lungo termine che i clienti desiderano e di cui hanno bisogno. Possono aiutare il settore a mantenere gli investitori chiave a lungo termine che agiscono come forza stabilizzante durante i periodi di volatilità del mercato”.
Tuttavia, facendo riferimento alla prossima fase di discussioni tecniche di “livello 2” che inizierà l’anno prossimo, Olav Jones ha aggiunto che “il diavolo si nasconde nei dettagli e per realizzare i potenziali benefici, l’ambizione politica concordata ieri deve riflettersi nei dettagli tecnici che seguiranno”. ”
Il settore assicurativo è favorevole all’inclusione di ulteriori elementi di sostenibilità basati sul rischio e sull’evidenza e attende di esaminare le proposte dei colegislatori in modo più dettagliato. Infine, Insurance Europe accoglie con favore lo sforzo di integrare meglio il principio di proporzionalità, che dovrebbe ridurre gli oneri eccessivi per gli assicuratori piccoli e non complessi. Allo stesso tempo, il settore si rammarica del fatto che per la maggior parte delle compagnie l’impatto complessivo della revisione sarà un aumento degli oneri operativi e di rendicontazione, in contrasto con l’impegno più ampio della Commissione europea di ridurre gli oneri di rendicontazione del 25%.
L’ANIA ritiene positivo l’accordo raggiunto: “Dopo lunghi mesi di negoziato, è importante che il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione abbiano raggiunto una posizione comune. È emersa una linea che mantiene elevati livelli di protezione per gli assicurati e, al contempo, consente al settore di incrementare il suo contributo al finanziamento dell’economia reale. Inoltre, vengono confermati e rafforzati i meccanismi anticiclici, come il Volatility Adjustment, in particolare, attraverso l’introduzione di un limite alla risk correction sia per i titoli di Stato sia per i titoli corporate. Questi meccanismi sono fondamentali per attenuare gli impatti delle turbolenze di breve termine sulla situazione patrimoniale delle Compagnie d’assicurazione. I dettagli saranno definiti nelle misure di secondo livello che auspichiamo – conclude – specificheranno rapidamente la linea delineata dall’accordo. Ringrazio i rappresentanti italiani in Parlamento e nel Consiglio che hanno contribuito al raggiungimento di questo importante risultato”, commenta la Presidente di ANIA, Maria Bianca Farina.