di Filippo De Bellis
La Corte dei Conti ha pubblicato nei giorni scorsi, approvandola con la Deliberazione n. 13/202, la Relazione al Parlamento sulla gestione finanziaria delle Regioni/Province autonome per gli anni 2019/2022.
Sul sito istituzionale della Corte dei Conti è possibile leggere la relazione, sicuramente notevole sia per le dimensioni che per i risultati portati all’attenzione del Parlamento.
Al di là delle più generali risultanze finanziarie – dalle quali emerge che l’impatto socioeconomico della spesa pubblica vede, nel 2020, tutto il Nord, eccetto il Veneto, ma compresi Lazio e la Basilicata, al di sopra del valore mediano dei pagamenti di cassa pro capite per la spesa primaria del Settore Pubblico Allargato, mentre sia il Centro che il Mezzogiorno (salvo Lazio e Basilicata), si collocano al di sotto della mediana, con i pro capite più bassi in Sicilia, Calabria e Campania – merita un opportuno approfondimento lo specifico tema della materia sanitaria gestita da Regioni e Provincie Autonome, atteso che la Corte ha dedicato un ampio capitolo all’argomento a partire da pag. 267, corredando la pubblicazione con dati di dettaglio e allo stesso tempo significativi, in quanto l’esame non si sofferma solo sui costi per ogni singola Regione, ma entra nel merito della qualità dei servizi offerti ai cittadini, aprendo finalmente uno squarcio sulla qualità della spesa sanitaria.
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