IL CASO

Autore: Luca Cadamuro
ASSINEWS 353 – giugno 2023

Rct o Rca? 

IL FATTO

Tizio, venditore ambulante di ritorno da una fiera, nota, l’accensione di una spia sul cruscotto del proprio furgone che, poco dopo, si spegne all’improvviso, obbligando il conducente ad arrestarsi sul margine della carreggiata. Riscontrata l’impossibilità di proseguire oltre ed esauriti i tentativi di riavviare il motore, Tizio decide di richiedere l’intervento di un mezzo di soccorso.

Giunto sul posto, l’autocarro del soccorso stradale si posizionava immediatamente davanti al furgone di Tizio e abbassa la pedana idraulica onde procedere al carico del veicolo. Nell’effettuare questa operazione, il mezzo di soccorso impiegava, oltre alla sola pedana idraulica, anche un verricello, la cui estremità viene fissata grossolanamente al di sotto del vano motore del furgone di Tizio. Dopo i primi metri di traino, l’estremità del verricello si stacca improvvisamente, danneggiando alcune parti meccaniche del furgone di Tizio e una parte della carrozzeria.

Dopo le scuse del caso, Tizio, dopo aver scattato alcune fotografie, decide di non avvalersi del soccorso stradale, preferendo spostare il furgone in una zona non trafficata per recuperarlo nei giorni successivi.

Trascorse alcune settimane dall’evento, Tizio decide di rivolgersi al proprio legale al fine di valutare la possibilità di ottenere un risarcimento del danno, considerando che l’intervento del mezzo di soccorso rendeva necessari svariati ripristini meccanici e di carrozzeria.

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