La campagna di rinnovo delle immatricolazioni Orias (il Registro unico degl intermediari francese) per il 2023 si preannunciava difficile con l’entrata in vigore della riforma dell’intermediazione. I dati quasi definitivi di cui L’Argus de l’assurance ha preso visione lo confermano.
Secondo le informazioni pubblicate dal settimanale francese, tra il 12 e il 14% degli intermediari assicurativi e bancari non ha rinnovato la propria registrazione entro la scadenza del 31 marzo, vale a dire tra gli 8.000 e i 10.000 intermediari interessati. Si tratta di una cifra elevata, più del doppio rispetto al tasso di mancato rinnovo osservato negli anni precedenti, che si aggirava intorno al 5%.
Questo dato complessivo riflette forti disparità tra le diverse categorie di distributori. In particolare, gli agenti presentano il tasso di mancato rinnovo più elevato, pari a circa il 21%.
Per quanto riguarda i broker assicurativi, i loro tassi di rinnovo sono più alti, pari all’89%, con l’11% di cancellati. Tuttavia, questo livello rimane significativamente più alto rispetto all’anno scorso. Tra gli intermediari dei servizi bancari e di pagamento (IOBSP), i tassi di mancato rinnovo sono più elevati: il 20% degli agenti non ha rinnovato in tempo, rispetto al 19% dei mediatori creditizi.
Negli ultimi giorni di marzo, Orias ha dovuto gestire un’ultima ondata di ritardatari, 4.600 pratiche presentate tra il 20 e il 30 marzo. Per consentire ai team Orias di elaborare queste domande, la commissione di registrazione del 7 aprile è stata posticipata al 21 aprile, in accordo con il Tesoro.
Cosa succederà ai 10.000 iscritti cancellati?
Ci saranno due scenari. Alcuni intermediari non si iscriveranno nuovamente e getteranno la spugna. Nell’altro caso, i broker e gli agenti che vorranno continuare la loro attività dovranno ripartire dal punto di partenza come se fossero iscritti per la prima volta, presentando tutti i documenti giustificativi: assicurazione di responsabilità professionale, garanzia finanziaria, capacità professionale, certificato di appartenenza a un’associazione professionale, casellario giudiziale…. Questa procedura richiede un termine legale di due mesi.
In entrambi i casi, gli intermediari saranno informati ufficialmente della loro cancellazione e non potranno quindi più esercitare la professione né ricevere compensi dagli assicuratori.