CASSAZIONE: INDENNIZZO DOVUTO PERCHÉ CON MAGGIORE PRUDENZA IL PAZIENTE SI SAREBBE SALVATO
di Dario Ferrara
Medico incauto, paziente risarcito. Il professionista è condannato a pagare i danni perché, se fosse stato più prudente, l’ammalato si sarebbe salvato. Risulta prescritto il reato di omicidio colposo contestato al sanitario di bordo, dopo che un passeggero della nave in crociera muore per ischemia. Ma sono confermate le statuizioni civili a carico dell’imputato e della compagnia di navigazione: se dopo il primo attacco il paziente fosse stato subito trasferito in un ospedale specializzato, il decesso si sarebbe potuto evitare, almeno secondo un alto grado di credibilità razionale. E ciò perché l’interessato avrebbe potuto ricevere le cure necessarie in caso di aggravamento delle condizioni di salute.
È quanto emerge dalla sentenza 47804/22, pubblicata dalla terza sezione penale della Cassazione, che interviene su di una questione già finita all’attenzione della Suprema corte.
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